Quando si svegliò si trovò in un letto, bendata nelle parti dove era stata ferita. Aveva dovuto fare uno sforzo enorme per alzarsi perché a quanto pare il veleno le era ancora rimasto in circolo seppure in quantità leggera.
- Se vuoi guarire in fretta ti conviene stare ferma lì dove sei-
Disse Beren mentre entrava nella stanza.- Di certo non mi farò guarire da chi mi ha attaccato e per di più con il veleno...-
Disse con il suo solito sorriso ironico stampato sul volto. Cercò di mettersi in piedi ma notò che era legata ai polsi.- Ah...vi sono così simpatica che mi volete far restare qui? Che gentile da parte vostra...mi facilitate il lavoro-
- Cosa sei venuta a fare? Perché ci hai attaccati?-
Disse Alcarin appena entrato.- Non dovresti stare qui, la tua gamba sanguina ancora-
Gli disse Beren.- Già...la tua gamba sanguina ancora-
Ripeté la ragazza con il sorriso di prima.
- e comunque credo proprio che i pugnali si usino per uccidere...-- Perché ci hai attaccati?-
Ripeté Alcarin.- Quante domande...il perché credo che tu lo sappia molto bene, Alcarin-
- Come fai a sapere il mio nome?-
- Sono una persona molto informata...e poi sono io che faccio le domande-
Beren premette sulla ferita della ragazza e le fece scappare un gemito.
- Beh allora vorrà dire che ti dovrai abituare a rispondere perché ti interrogherò giorno e notte fino a che non mi dirai tutto-
- Allora comincia a metterti comodo, perché trascorreremo molto, ma molto tempo insieme-
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Nessa
FantasyLa storia di una guerriera. Il suo passaggio tra il bene e il male. Se gli assassini potessero provare emozioni? Quale sarebbe il loro destino? -È tutto frutto del male, ma un frutto prima o poi marcisce.-