Capitolo 11

113 13 3
                                    

Passavano le settimane e non c'era niente che si poteva fare per farle dire qualcosa. Era stata addestrata molto bene.
Mentre loro pensavano a dei modi per farla parlare, lei pensava continuamente a quel giorno in cui erano riusciti a catturarla.
Com'era possibile che tre sole persone erano riuscite a sconfiggere un'assassina come lei? Era abituata a qualsiasi tipo di arma o di veleno, ne conosceva ogni tipo e ogni effetto ma quello non l'aveva di certo mai visto. Era qualcosa di artigianale, fatto da mani molto abili ed esperte. Era praticamente impossibile creare un veleno così potente che non causava la morte e questo, seppur leggermente, la inquietava.
Non le era mai successo di trovarsi in catene per mano di qualcuno.
Era la prima volta che forse deludeva Otharion.

Beren era il più determinato a farla parlare, non c'era giorno in cui non pensava al momento in cui erano entrati in casa ed avevano ucciso la moglie del suo amico.
La ragazza doveva pagare a tutti i costi.
Non riusciva però a capire come Alcarin, colui che aveva sofferto più di tutti a causa di Otharion e dei suoi assassini, non volesse vendicarsi su di lei. Era come se la volesse salvare. C'era una sorta di protezione verso di lei e dopo un po' capì anche il perché.
Non ci aveva mai fatto caso ma c'era qualcosa di familiare in lei, qualcosa che la rabbia non gli aveva fatto notare. Ne parlò con Alcarin ed entrambi decisero di mantenerlo segreto.
Adesso tutti e due volevano salvare quella ragazza.
Pensavano che per ogni cosa fatta ce n'era sempre un'altra che poteva cambiarla e così doveva essere anche per l'incantesimo.
O almeno speravano.

NessaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora