- Fëanor! Diamine, ci hai fatto spaventare! Dove eri finito?-
- Sto bene, non è importante, è lei che ha bisogno di aiuto-
Aiutò Nessa a raggiungere la stanza dove era solita stare e la fece sedere per poi dargli una carezza dolce sulla guancia prima di andare a prendere la cura dall'armadio di Beren. Quel gesto aveva fatto distrarre per un momento Nessa dal dolore. Fëanor tornò subito con in mano l'ampolla e gliela porse mentre Alcarin entrava in stanza.
- Fëanor tua sorella ti sta aspettando fuori, vuole parlarti-
- Torno subito-
Disse riferendosi a Nessa, la quale stava ora guardando Alcarin.
- Ti ringrazio Nessa...se non fosse stato per te rischiava di mettersi nei guai-
Lei non rispose e continuò a bere la cura.
- Ascolta...non abbiamo più parlato riguardo a ciò che ci siamo detti quel giorno...-
- Di cosa altro dobbiamo parlare? Tuo figlio poteva rischiare la vita e tu te ne sei stato lì fermo, ciò conferma che non sei cambiato da quando lo hai fatto con me-
- Io sto cercando in tutti i modi di farlo-
- Ah si? Nascondendogli la verità?-
Fëanor rientrò interrompendo il discorso, che non continuarono più.
- È tutto ok?-
- Si, aiutami ad alzarmi-
- No, me ne vado io. Devi riposarti.-
Disse Alcarin. E li lasciò soli. Si aspettava di trovare Lùthine, ma Beren gli disse che l'aveva vista uscire e andare verso il fiume, il che era normale e non lo fece preoccupare.
Entrambi si misero seduti vicino al camino a godersi quel momento di riposo.- Cosa c'è amico? Ti vedo preoccupato.-
- Mi conosci bene. È che...Nessa ha ragione. Sono grandi e meritano la verità.-
- Nessa te lo ha detto?-
- È ancora arrabbiata per ciò che le ho fatto a lei e alla sua famiglia e non vuole che la verità venga nascosta anche a Fëanor...ma sono sicuro che l'unica cosa che porterà sarà sofferenza e io non voglio questo. -
- Hai tanto temuto questo momento ma...è giusto che sappiano-
E rimasero in silenzio per il resto del tempo.
Lùthine aveva cercato per l'ennesima volta di parlare a Fëanor ma lui non aveva voluto ascoltarla. Era troppo indaffarato a prendersi cura di quell'assassina.
Uscì di casa e si incamminò verso il fiume, con passo molto veloce e agitato. Era in anticipo ma sapeva che l'avrebbe trovato lo stesso. Ed ecco infatti una figura che si avvicinò a lei, coperta in volto da un cappuccio, che continuava a guardarsi intorno.- Posso fidarmi?-
- Ssi...ma voi mi dovete assicurare che ciò che vi ho detto venga rispettato-
- Ma certo...puoi fidarti della mia parola-
E come la figura apparve così si dileguò. Faceva paura, ma presto Lùthine non l'avrebbe più vista...
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Nessa
FantasyLa storia di una guerriera. Il suo passaggio tra il bene e il male. Se gli assassini potessero provare emozioni? Quale sarebbe il loro destino? -È tutto frutto del male, ma un frutto prima o poi marcisce.-