Capitolo 28

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Era la seconda volta che cambiavano casa e sempre per colpa di Otharion, ma dovevano lasciarsi i ricordi alle spalle se volevano sopravvivere.
Nessa li guardava sistemare le loro cose sui cavalli mentre lei affilava la spada.
Non li aveva mai visti così affranti.

- Siamo pronti per andare -
Le disse Alcarin.

E con il totale silenzio, tutti salirono sui propri cavalli ed iniziarono il loro viaggio. Non si parlarono per il tutto il giorno, tranne che per cose veramente necessarie, e quel silenzio faceva capire pienamente la tristezza che provavano. Come se non bastasse, quel trasferimento gli fece ricordare quello già avvenuto. Era un vuoto che non avrebbero mai saputo colmare.

Dopo praticamente un giorno intero di viaggio, si accamparono per la notte. Fëanor accese un fuoco e cominciò a cuocere un po' di carne.

- Per fortuna il tempo è buono, possiamo dormire tranquilli...farò io il primo turno di guardia -

Disse Nessa per rompere il silenzio.

- Conosco un posto sicuro dove potremmo andare ed è ad ovest del regno...ci metteremo un po' ma almeno saremo salvi -

- Finché ci sarai tu nessun posto sarà sicuro Nessa -

Le disse Lùthine. Lei lasciò stare e decise di non dire altro. Capiva il motivo del suo odio e lo rispettava.

Dopo aver mangiato, si misero a dormire tranne Nessa, che si era appostata davanti al fuoco.
In quella pace, il suo rumore era quasi una canzone.
Dopo circa un'ora vide Fëanor alzarsi rassegnato.

- Non riesci a dormire eh?-

- Già...una giornata a cavallo non è bastata a farmi stancare -

I due si scambiarono un sorriso mentre Fëanor si sedeva accanto a lei. Intanto il corvo di Nessa li aveva raggiunti con in bocca una preda.

- Mi piacerebbe conoscerlo in situazioni più carine -
Disse lui sorridendo.

- Si lui è così...è un po' come me in fondo...ci troviamo solo dove c'è morte -

- Non intendevo quello, io...-

- Tranquillo, so cosa intendevi. Mi dispiace solo che tu mi abbia conosciuto...-

- Beh a me no...-

Ripensò subito a cosa aveva detto e cercò di rimediare.

- Cioè, volevo dire...tu ci hai salvato la vita molte volte. Se non ci fossi stata tu non saremmo qui insomma...-

Tolsero lo sguardo entrambi. Ogni volta che Nessa guardava i suoi occhi e sentiva la sua voce qualcosa dentro di lei cambiava, ma sapeva che qualunque cosa fosse, non poteva esistere. Lei portava dietro di se solo una striscia di sangue, ovunque andasse e, prima o poi, sarebbe arrivata anche lì. Se li voleva veramente proteggere, doveva andarsene il più presto possibile.

- Vai pure a riposarti, qui ci penso io ora -

Lei annuì e si trovò un posto a terra. Si sdraiò e diede le spalle a Fëanor, ma non dormì per tutta la notte. Non voleva parlare con lui perché anche se non lo dava molto a vedere, era la persona a cui teneva di più.

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