«Grazie.» Dissi a mezza voce porgendogli il casco e avvicinandomi alla mia moto che avevo abbandonato, fortunatamente, in un posto ben nascosto. Lo sentii scendere dalla moto e sospirare rumorosamente.
«Harry.» Non gli risposi, mi limitai a prendere il mio, di casco, e a metterlo, ma mi bloccò prontamente facendo in modo che i nostri sguardi si incontrassero. E rabbrividii dinanzi a quel blu accecante.
«Dimmi quanto hai pagato, che ti do almeno la mia parte.» Non sapevo nemmeno io cosa mi aspettavo mi dicesse, ma sicuramente tutto tranne quello che in realtà mi disse. Ancora una volta ci rimasi male, e allontanai il braccio lontano dalla sua presa, distogliendo gli occhi dai suoi.
«Non fa nulla. Non ti preoccupare.»
«Invece fa, eccome.» Sospirai.
«Ti ho detto di no, Louis. Va bene così.» Misi il casco, senza essere interrotto quella volta, e salii sulla moto.
«Vorrà dire che ricambierò.» Certo.
«Fa come vuoi.» Misi in moto e partii, senza aggiungere nient'altro.
Sbuffai, non sapendo cosa fare. Erano le 11:13 e tredici minuti prima avevo l'appuntamento con Louis per l'allenamento. Ma non mi andava. Dovevo evitare il più possibile di vederlo, quindi avrei dovuto cancellare gli allentamenti. Tutti. Mi morsi il labbro e decisi di andare in spiaggia per comunicarglielo. Quando arrivai lo trovai con le braccia strette al petto, e lo sguardo perso. Mi avvicinai e non alzò lo sguardo.
«Sei in ritardo. Ma non m'importa. Inizia il riscaldamento.» Disse, senza guardarmi. Infatti non notò che indossavo dei jeans, e non la tuta.
«Louis..» Sospirai. «Voglio annullare tutti gli allenamenti.» Alzò di scatto il viso, guardandomi a bocca socchiusa, e quasi sobbalzai notando i suoi occhi rossi, contornati da due profonde occhiaie, ed uno sguardo gelido.
«Per quale motivo?» Chiese, atono.
«Perché..mi sono allenato abbastanza.» Rise amaramente, e guardò altrove. Il vento gli scompigliò i capelli ed era, se possibile, ancora più bello.
«Nemmeno dieci allenamenti e ti senti già pronto? Wow.» Scosse la testa. «Non lo sei per niente. Sei solo un illuso del cazzo, un principiante che crede di poter diventare chissà chi. Apri gli occhi, guardati allo specchio e vediti per come sei realmente. A tutti piace immaginare di essere qualcosa di diverso da quello che in realtà si è. Vuoi scegliere la strada più facile? Bene, fallo. Cazzi tuoi. Rimarrai sempre e solo un principiante. Scendi dal piedistallo, idiota.» Boccheggiai. Sicuramente non mi aspettavo parole confortevoli, ma nemmeno parole del genere. «Vaffanculo. Mi hai fatto solo perdere tempo, testa di cazzo.»
«Sei incazzato col tuo fidanzatino e te la prendi con me? Regalagli una sana scopata, magari si rilassa. O non lo sai fare e per questo il tuo ragazzo è sempre così nervoso?» Mi guardò e gli occhi erano iniettati di rabbia e respirò profondamente. Li chiuse all'istante e mi diede le spalle. Non rispose, e ciò non era da lui, si limitò ad osservare il mare, in silenzio. «Vaffanculo.» Dissi sottovoce, per poi allontanarmi e tornare alla moto.
Presi il casco e me lo rigirai tra le mani, indeciso su cosa fare. Mi morsi il labbro e sospirai, ripensando a quegli occhi rabbiosi ma anche visibilmente tristi. Posai il casco e tornai in spiaggia. Si era seduto, con le ginocchia alzate e i gomiti poggiati su di essi. Mi sedetti accanto a lui, senza aver anticipato il mio arrivo, e ciò lo fece sobbalzare. Mi guardò di striscio, poi tornò a rivolgere lo sguardo al mare, respirando profondamente. Mi strinsi le ginocchia al petto e lo guardai, continuando a torturare il labbro.
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I like the way it hurts.
FanfictionCiò che accomuna Harry Styles e Louis Tomlinson è la loro passione per le moto, le corse. Per il resto, i due sono totalmente diversi. Louis è il fenomeno delle corse clandestine, nessuno è mai riuscito a batterlo, ed Harry lo sa. Anche lui sa guida...