Applaudii e sorrisi, fiero. Come al solito Louis vinse la gara, contro Luke. Mi avvicinai appena si fermò al traguardo. Si tolse il casco e mi sorrise. Mi schiarii la voce e mi grattai la nuca, imbarazzato. Non sapevo come comportarmi, dato che non eravamo da soli. «Ehm..complimenti.» Mi morsi il labbro e lui ghignò, divertito. Posò il casco e, prendendomi il viso tra le mani, mi tirò più vicino a se e poggiò le labbra sulle mie. Sorrisi, durante il bacio, stringendolo a me per i fianchi. Sentii fischi e urla alle mie spalle e così mi staccai, imbarazzato. Louis ridacchiò, mordendomi leggermente una guancia.
«Sei rosso come un peperone.»
Gli diedi una gomitata sullo sterno. «Vaffanculo.»
«Vaffanculo.» Mi imitò, camuffando la voce in una stridula e troppo femminile.
«Io non ho questa voce.»
Rise, annuendo. «Fidati, ce l'hai.» Sbuffai, roteando gli occhi, suscitando ulteriormente le sue risate. Ma sorrisi, vedendolo ridere, sapendo che la causa ero io.
«Lui è il tuo bottino, Tommo? Complimenti. Malik dove l'hai lasciato, a casa?» Luke si avvicinò, ghignando. Sospirai, e mi preoccupai quando vidi la mascella di Louis indurirsi.
«Cosa vuoi, Hemmings? La sconfitta non ti è bastata? Ne vuoi un'altra?»
«Se come premio ci metti lui, assolutamente si.» Mi indicò, squadrandomi leccandosi troppo esplicitamente il labbro. Lo guardai disgustato.
Louis rise amaramente. «Non è un premio, né un oggetto. Sparisci e non ti azzardare ad avvicinarti più a lui, se vuoi continuare a vivere.»
Luke sorrise strafottente, riportando lo sguardo su Louis. «Tanto cederà anche lui al mio fascino, così come ha fatto Malik.» Louis s'irrigidì e lo guardò in cagnesco, ma ciò fece solo ridere ulteriormente Luke. «Non lo sapevi? Io e Zayn ci siamo fatti le migliori scopate, e mi diceva che tu non lo soddisfavi, ecco perché veniva ogni volta da me.»
Louis lo guardò inespressivo e strinse i pugni fortemente. «Okay è abbastanza. Te ne vai a fanculo, ora?» Luke mi guardò e con l'indice si pulì il dorso delle labbra, cercando di apparire sensuale..ma riuscì solo ad essere più disgustoso del solito. Scosse le spalle e ridacchiando se ne andò. Sospirai di sollievo. «Lou..» Poggiai una mano sulla sua spalla, titubante, ma lui mi guardò e sorrise, sereno.
«Va tutto bene.» Annuì a se stesso e mi lasciò un bacio a fior di labbra. «Sali, ti accompagno a casa.»
Mi morsi il labbro e abbassai lo sguardo. «Non mi vuoi da te?»
Louis mi guardò, stralunato. «Ovvio!» Rispose con fin troppo entusiasmo, e ridacchiai quando tossì per nascondere l'imbarazzo. «Voglio dire..si, certo. Ma credo che tua madre mi odi, stasera continuava a lanciarmi sguardi di fuoco ogni volta che ti sfioravo. Quindi..forse è meglio se per stasera torni a casa.»
«Louis, mia madre non ti odia.»
Alzò un sopracciglio. «Andiamo Harry, non sono né cieco né scemo.»
«Louis..»
«Cosa ti ha detto di me?» Mi interruppe e sospirai.
«Non ti odia. E' solo iperprotettiva con me, crede ancora che io sia un bambino. Non le hai fatto una buona impressione, questo è vero. Ma sono io a decidere chi avere accanto e chi no, quindi adesso andiamo a casa tua e scopiamo tutta la notte, alla faccia sua.» Mi guardò alzando entrambe le sopracciglia, con gli occhi sgranati. Poi scoppiò a ridere.
«Wow, abbiamo un ribelle qui.» Gli diedi un pugno sulla spalla e salii dietro di lui.
«Sta' zitto e parti.»
STAI LEGGENDO
I like the way it hurts.
FanfictionCiò che accomuna Harry Styles e Louis Tomlinson è la loro passione per le moto, le corse. Per il resto, i due sono totalmente diversi. Louis è il fenomeno delle corse clandestine, nessuno è mai riuscito a batterlo, ed Harry lo sa. Anche lui sa guida...