Capitolo ventisei.

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Entrai in quel bar seguendo Luke, con Niall al mio fianco. Mi guardai intorno. In quel posto era estenuante la puzza di tabacco e alcol. Le luci erano soffuse, dando un atmosfera oscura e cupa. Non si potevano scorgere i volti delle persone da lontano. Una musica house impediva alle persone di parlare in maniera consona, spingendoli quindi ad alzare i torni, provocando un chiacchiericcio fastidioso. No, quel posto non mi piaceva. Luke si avvicinò ad un tavolo e abbracciò un ragazzo che si era alzato al suo arrivo. Dopo pochi secondi i due si staccarono e Luke si avvicinò di più al viso del ragazzo. Non riuscii a vederlo perché era più basso di Luke, e il suo corpo mi impediva di vedergli il viso.

«Loro sono Harry e Niall.» Luke si girò verso di noi e sorrise ampiamente, stringendomi le spalle con un braccio e avvicinandomi di più a loro. «Lui mi ha appena battuto alla gara, ed ora mi deve offrire da bere.» Sorrisi mostrando le fossette, e spostai lo sguardo sull'altro ragazzo, porgendogli la mano. Ma quando vidi bene il suo viso sgranai gli occhi e persi immediatamente il sorriso.

M'immobilizzai, con il braccio teso ancora verso di lui. Louis mi guardava inespressivo, con la mascella indurita, stringendo fortemente i pugni. Deglutii e non riuscii a distogliere lo sguardo dal suo viso. Aveva la barba più incolta, segno che non la faceva da giorni. Ma gli stava bene, lo faceva sembrare più maturo e, ahimè, più sexy. Mi morsi il labbro inferiore e abbassai lo sguardo.

«Che succede?» Domandò Luke, accigliandosi dopo aver visto i nostri sguardi. Louis lo guardò, duramente.

«Me ne vado.» Alzai di scatto lo sguardo e boccheggiai quando indossò la giacca.

«Cosa? Perché?» Luke lo trattenne per un braccio, provocando in lui un grugnito.

«Devo andarmene da qui dentro in questo istante, per il bene di tutti.»

Luke non rispose, si limitò a guardarlo per scorgere una qualche spiegazione dai suoi occhi. Osservai Niall che se ne stava con gli occhi rivolti al pavimento e con lo sguardo triste. Emisi un sospiro tremante, deglutendo subito dopo. «M-me ne vado io..» Annuii a me stesso, guardando Luke che non appena parlai mi prestò attenzione.

«Da qui non se ne va nessuno. E spiegatemi che cazzo sta succedendo.» Respirai profondamente e stavo per aprire bocca ma Louis mi precedette.

«Lui è quel lui.» Luke spalancò la bocca e lo guardò rammaricato. Louis distolse subito lo sguardo da quegli occhi e guardò altrove. «Quindi capiscimi se non voglio stare qui.» Luke annuì prontamente, senza obiezioni. Quindi gli aveva raccontato di me. Luke sapeva tutto, fantastico.

Io scossi la testa. «No, me ne vado io. Niall rimane.» Il biondo aprì bocca per interferire ma lo bloccai all'istante. «Non dire niente, non ti preoccupare. Pensa a divertirti, okay? So che lo vuoi. Ci vediamo domani.» Niall sospirò e si morse le labbra. Era giusto che lui restasse, lo vedevo nei suoi occhi che lo voleva. Non vedeva Louis da tempo e sapevo che tra i due era nato un particolare legame di amicizia.

Lanciai un'ultima occhiata a Luke, che mi guardò comprensivo, e a Louis che non incrociò il mio sguardo ma si ritolse la giacca e si sedette. Sorrisi tristemente a Niall e subito dopo mi avviai verso l'uscita.

Andai al parcheggio e dovetti appoggiarmi ad una macchina per chiudere gli occhi, per trattenere le lacrime, e respirare profondamente. Passai entrambe le mani tra i capelli. Rivedere Louis dopo più di una settimana era stato devastante. I suoi occhi ancora delusi, arrabbiati, a guardarmi con cattiveria. Scossi la testa e sospirai.

«Stai male, amico?» Sobbalzai e mi girai di scatto. Un ragazzo ridacchiava, visibilmente fatto o ubriaco.

«Sto bene.» Dissi, per dileguarmi.

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