Capitolo trentatré.

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«Tornate insieme, scopate come conigli, e gli amici non esistono più, vero?» Diedi un buffetto sulla nuca di Niall.

«Esatto.»

«Louis!» Louis scoppiò a ridere, mantenendosi la pancia. Niall fece lo stesso e Luke rise sotto i baffi. Sospirai, scuotendo la testa, però col sorrisino sulle labbra.

«Il tuo ragazzo almeno dice la verità, prendi esempio Hazza.» Niall s'imbronciò e bevve la sua birra.

«Il mio ragazzo è uno stronzo.»

«Il tuo ragazzo è qui.» Lo guardai e ridacchiai.

«Davvero? Scusa, non ti avevo notato.»

«Che simpatico, eh?» Louis si rivolse a Niall e Luke che guardavano la scena sorridendo.

«Io vi shippo.» Alzai entrambe le sopracciglia e guardai Niall stralunato.

«Eh?» Chiesi.

«Vi shippo. Siete la coppia che più amo, più di Angelina Jolie e Brad Pitt, più di Obama e Michelle.»

«Tu sei fuori di testa, amico.» Parlò Luke, ridacchiando e annuii in assenso, pensandola allo stesso modo.

«Non capisci un cazzo. I Larry sono splendidi, cioè guardali Luke. Non sono meravigliosi?»

«Larry?» Chiesi, confuso.

Annuì, euforico. «L di Louis, arry di Harry. Quindi, Larry. E' perfetto!»

Louis, seduto al mio fianco, scoppiò a ridere, e mi avvicinò a se cingendomi la spalla con il braccio, mentre io guardavo il mio amico ad occhi sgranati. «Questo è pazzo.» Gli sussurrai all'orecchio, mentre Niall continuava a parlare di quella storia con Luke.

«Questo si droga.» Rispose. Risi e gli morsi la guancia. Mugugnò di fastidio, allontanando il viso. «Smettila.» S'imbronciò e sorrisi, togliendogli quel broncio con un bacio che cercò di approfondire subito. Glielo concessi, in un primo momento, perché mi sembrò che in quel bar eravamo solo io e lui, mi sembrò di essere in un mondo parallelo solo con lui, ma il tossicchiare di Niall e Luke mi riportò alla realtà e allontanai subito le labbra da quelle di Louis, che non ne voleva sapere di interrompere quel contatto e infatti tentò di riappropriarsi delle mie, ma misi la mano davanti alla sua bocca, bloccandolo. Si lamentò, sbuffando.

«Non so, volete scopare su questo tavolo?» Chiese Luke, disgustato.

«Magari.» Fulminai Louis con lo sguardo, mentre solo Niall rideva a quell'affermazione, ovviamente lui trovava tutto divertente.

Guardai l'orario, 19:50, e sospirai, prendendo la giacca poggiata dietro la mia sedia. «Io scappo, tra dieci minuti attacco il turno.» Mi alzai e Louis s'imbronciò nuovamente. «Anche tu dovresti andare.» Gli sorrisi dolcemente e gli lasciai un bacio sulle labbra. «Mi vieni a prendere?» Annuì.

«Si, anche perché devo parlarti e darti una cosa.» Corrugai la fronte e pensai alle cose peggiori, ma il suo sorriso mi rasserenò, anche se la curiosità e l'ansia di sapere che cosa dovesse dirmi e darmi era alle stelle.








Entrammo in casa sua, ed io ero nervosissimo ed era palese anche a lui, infatti non appena arrivò al locale ridacchiò. Mi disse di rilassarmi ma non ci riuscii, anche se ci misi tutta la buona volontà, ma nulla. Ero tesissimo e in più eravamo da dieci minuti in casa e lui aveva preferito andarsi a fare una doccia piuttosto che parlarmi. Sospirai, frustrato, e inizia a camminare per l'intero salone, avanti e indietro. Di tanto in tanto mi mordicchiavo le pellicine ai lati delle unghie, per ammazzare il tempo, ma questo sembrò non passare mai.

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