Non basterebbe una giornata per elencare tutte le caratteristiche di Justin, caratteristiche, ovviamente, per niente positive.
Eppure, nonostante ciò, mi ritrovo alle tre del mattino a guardare il soffito della mia stanza, pensando a quell'irritante biondo ed odiandomi per questo.
Mentre mi giro da un fianco all'altro cercando di prendere sonno continuo a domandarmi chi possa avergli procurato quell'occhio nero e perché, ma non penso che né lui, né nessun altro sia disposto a darmi una spiegazione; negli ultimi giorni il ragazzo non ha fatto altro che ignorarmi a lezione, ma, se ci penso, ci conosciamo a malapena e di certo non sono nella posizione perché possa raccontarmi i suoi fatti personali. Nemmeno io gli racconterei i miei.
C'è qualcosa, però, qualcosa che mi spinge a voler capire perché si comporti come si comporti, scavando a fondo.
L'altra mattina l'ho visto fuori dall'istituto con un tipo dai tratti vagamente mediterranei: capelli scuri, carnagione olivastra e numerosi tatuaggi, così numerosi che non saprei dire chi ne abbia di più tra lui ed il biondo. Non credo, comunque, che frequenti la nostra scuola, dato che non l'ho mai visto aggirarsi per i corridoi insieme a quello che suppongo essere il suo amico, nelle ultime settimane.
Quando Justin ha notato che stavo raggiungendo il cortile nella loro direzione, -ma solo perché mi stavo dirigendo verso la mia auto, parcheggiata non molto lontano da loro- mi ha lanciato un'occhiata indecifrabile, quasi raggelante e, insieme allo sconosciuto, si è allontanato in maniera sospetta. Forse è merito del mio sesto senso, o forse del fatto che sono figlia di un poliziotto, ma so riconoscere quando qualcuno non vuole che la sua conversazione possa essere sentita da orecchie indiscrete, orecchie che, in quel caso, erano le mie.
Da allora nuovi dubbi si sono insidiati dentro di me.
Cosa avevano da nascondere?
Quella che fino a poco tempo fa era solo morbosa curiosità, dovuta alla mia indole di ficcanaso, è diventata qualcosa di più: mi rivedo sempre più nelle sue parole, nei suoi occhi colmi di dolore e, per quanto mi costi ammetterlo, credo di iniziare a tenere a lui, nonostante faccia di tutto per rendersi odioso.
Assurdo, vero?
Un mese fa avrei venduto un rene affinché Justin non mi rivolgesse la parola, ma adesso... Adesso è diverso: prima pensavo che fosse solo un idiota dall'ego smisurato, ora mi rendo conto che sì, è un idiota dall'ego smisurato, ma che c'è anche del buono sotto quelle macchie di inchiostro e l'aria rude; ed io sono più che determinata a scoprire la verità, in un modo o nell'altro.
Non sono una persona che si arrende facilmente quando si mette in testa qualcosa e non mi arrenderò nemmeno con lui. Questo è ciò che mi riprometto prima di cadere tra le braccia di Morfeo.
***
«Dunque, la duplicazione del DNA si dice semiconservativa, perché, nel generarsi, mantiene un filamento originario e uno sintetizzato» sorride la rossa mentre ripete esattamente le parole del manuale; queste tre ore di studio hanno finalmente dato i loro frutti e l'allieva ha quasi superato la maestra.
«Bene, direi che il mio lavoro qui è finito» affermo soddisfatta, chiudendo l'enorme libro di fronte a me.
Sam afferra le mie mani, gesto che mi coglie di sorpresa; non sono abituata a questo genere di contatto caloroso con le persone, per me è già difficile abbracciare mio padre e non perché non gli voglia bene. «Ti sono debitrice: adesso ho una possibilità di passare il test di scienze!» esclama speranzosa.
«Oh, ne sono certa» le mostro un sorriso rassicurante. «Comunque, hai davvero una bella camera» commento, poi, alzandomi dalla scrivania e guardandomi intorno: dalle tende color lavanda alla pila di trofei e medaglie per l'equitazione: tutto di queste quattro mura sembra gridare ''Samantha Hemmings'', eccetto i poster di Adam Levine, quelli sembrano dire tutt'altro.
«Oh, beh, grazie».
La mia attenzione cade su una piccola palla di vetro che prendo e inizio ad agitare, «Sam... Posso farti una domanda?» domando titubante, senza alzare gli occhi dalla neve artificiale che cosparge una riproduzione in miniatura del Golden Gate Bridge.
«Certo, tutto quello che vuoi» risponde lei.
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Disaster
FanfictionCOMPLETA. #1 in Teen Fiction il 7.02.19 #1 in Fan Fiction il 21.04.20 All'apparenza Cassie Anderson e Justin Bieber non potrebbero essere più diversi. Lei è una studentessa modello, dalla spiccata curiosità e la lingua tagliente, che fin da piccola...