N\a: volevo solo dire che so che i genitori di Justin si chiamano Jeremy e Pattie nella realtà, ma dato che questa è una Fanfiction e che, perciò, non corrisponde alla realtà, ho preferito cambiare i nomi. 😀
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Lascio la mia auto nel parcheggio e mi dirigo a passo incerto verso l'imponente edificio posto dall'altra parte della strada.
Ero ancora sconvolta per la scoperta fatta, quando mi appoggiai alla sedia.
<<Non può essere vero>> mormorai più a me stessa che al ragazzo vicino a me, come se dirlo bastasse per rendere tutto meno reale, ma la realtà era davanti ai miei occhi, probabilmente lo era sempre stata, solo che io ero stata troppo cieca per capirlo.Un brivido mi attraversa la schiena. Eppure l'avevo notata, la somiglianza tra Justin e Jason. Solo che, poi, ero stata così presa dal cercare ciò che li rendesse diversi, che non mi sono più soffermata sui tratti che, invece, li accomunano: come gli occhi, quegli occhi che richiamano molto il colore del caramello fuso o la mascella, quella mascella che ho visto serrare a Justin così tante volte da averne perso il conto e che, invece, in Jason è sempre rilassata, come se non avesse alcuna preoccupazione, come se non gli importasse di niente e nessuno. Persino le mani -me ne sono accorta la sera del ricevimento, quando Jason mi invitò a ballare- mi sembrano le stesse: stesse dita affusolate, stessa presa salda e decisa.. E, ancora, ci sono altre piccole cose che, lì per lì, mi sono parse solo coincidenze, ma che adesso mi fanno riflettere.
All'improvviso, qualcosa scattò in me ed ebbi come la sensazione di essere fulminata da un lampo. Mi ricordai della chiavetta USB e del suo contenuto e allora sobbalzai.
Quel contenuto è il motivo per cui non ho chiuso occhio la notte, da quando ho realizzato cosa possa significare: Se la prova del DNA fosse vera, stando a quanto riportato sul documento, e se Jason fosse effettivamente il padre di Justin, allora sarebbe lui l'assassino della madre e sarebbe a piede libero mentre un innocente sconta la sua pena.
Impallidii all'istante a quel pensiero, quando una mano si posò sulla mia spalla e il mio sguardo si incrociò con quello di Luke.
<<Che cosa credi di fare, ora?>>
Ripenso alla domanda del ragazzo, fermandomi di sasso, una volta giunta di fronte la scalinata.
Sono praticamente convinta della scoperta fatta, ma non posso averne alcuna certezza e, per questo motivo, ho preferito tacere la faccenda a Justin. Ha sofferto così tanto nella sua vita che non voglio procurargli altro dolore con una notizia che potrebbe sconvolgerlo, non finché non avrò appurato che sia vera al cento per cento.
Ecco perché adesso mi trovo all'ingresso del carcere di massima sicurezza di San Francisco, mentre lui mi crede barricata in casa come vorrebbe che fossi -dal momento che uno psicopatico mi ha minacciata senza mezzi termini- per avere delle risposte dall'unica persona che può dirmi la verità.
Esito sulla soglia, pensando di tornare indietro, ma poi rammento a me stessa che non posso farlo, non posso fare questo a Justin e neppure a me stessa. Così entro e mi avvicino alla segreteria.
<<Vorrei fare visita a Johnatan Bieber>>.
***
Un brivido di gelo mi attraversa, mentre un sorvegliante mi scorta fino alla stanza dei ricevimenti, se così si può chiamare. Fortunatamente, non sono stata così sprovveduta da presentarmi ad un orario che non fosse quello delle visite. L'unica volta in cui sono stata in carcere fu quando convinsi mio padre a pagare la cauzione di Justin, dato che venne arrestato a causa mia e della mia stupidità, però, in quel caso, papà preferì che aspettassi fuori dall'edificio ed io non me la sentii di obiettare, non solo perché mi sembrava di avergli già chiesto tanto, ma perché, all'epoca, ero troppo ferita da come il biondo si era comportato con me, dalle parole che mi aveva detto, in palestra, per poter accoglierlo a braccia aperte. Ma quelli, adesso, sono solo brutti ricordi.
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Disaster
FanfictionCOMPLETA. #1 in Teen Fiction il 7.02.19 #1 in Fan Fiction il 21.04.20 All'apparenza Cassie Anderson e Justin Bieber non potrebbero essere più diversi. Lei è una studentessa modello, dalla spiccata curiosità e la lingua tagliente, che fin da piccola...