La mattina seguente, quando mi sveglio, la prima cosa che vedo sono gli occhi di Justin puntati sul mio viso.
<<Buongiorno>> mormora lui con una voce roca, ancora impastata dal sonno, ma anche terribilmente sexy.
Emetto un verso di lamento contro la sua spalla; non sono proprio un esempio di eleganza e grazia appena sveglia e un'ora di sonno in più non mi sarebbe certo dispiaciuta, dopo tutto è sabato. Lentamente, riesco a superare lo stordimento mattutino e a mettere insieme i pezzi della sera precedente. <<Ti senti meglio?>> gli chiedo apprensiva, sbattendo più volte le palpebre per abituarmi alla luce del giorno che filtra attraverso la finestra.
Lui mi sorride, portandosi il braccio sinistro -il destro è avvolto intorno al mio corpo ed accarezza ripetutamente il mio fianco- dietro la testa. <<Mai stato meglio.>>
Non posso fare a meno di lasciarmi scappare un sorriso a quell'affermazione; sono felice che il Justin sobrio sia tornato, anche se credo che un po' mi mancherà quello ubriaco o, almeno, mi mancherà il suo lato dolce. <<Da quanto mi stavi guardando?>><<Da un po'>> ammette ed il suo sorriso si allarga sempre più.
Alzo leggermente la testa, allontanandomi dal suo petto duro ma anche inspiegabilmente comodo e poggiandomi sul gomito.
<<È inquietante>> commento scherzosamente, ma tentando di apparire seria.
<<È romantico>> ribatte lui.
Sollevo le sopracciglia, incredula, cercando di nascondere il lieve rossore che sono sicura sia presente sulle mie guance adesso. <<Sicuro di non essere ancora ubriaco?>> gli domando facendomi un po' beffa di lui. Il fatto non deve andare molto a genio a Justin che mi guarda con un'espressione torva, quasi rabbiosa e in un attimo piomba sopra di me, le mani ai lati della mia testa per non gravarmi col suo peso, esattamente come ieri sera. Il suo cambio repentino di umore quasi mi spaventa e per un attimo temo che voglia darmi uno schiaffo, ma poi qualcosa cambia nel suo atteggiamento ed il suo viso si fa meno duro.<<Voglio essere migliore per te>> mi dice. Adesso ho le guance in fiamme. La sua suona come una supplica, ma anche come una promessa solenne, la promessa che ci sarà e che lotterà per questo complicato ed un po' strambo amore che è il nostro e questo è tutto ciò che volevo sentirgli dire. Non ho idea di cosa la vita ci riserverà, dove saremo tra uno, cinque o dieci anni, non so se la nostra storia avrà un lieto fino oppure no. Mi piace credere di sì, ma non voglio pensarci, non adesso, almeno: voglio solo vivere quello che abbiamo, il presente, dimenticando del passato ed ignorando il futuro. So per esperienza quanto le dipendenze siano nocive, eppure non posso, né voglio fare a meno di lui: è come se fossi un'alcolista e lui la mia bottiglia di vodka preferita.
Si china su di me, ancora immersa nel fiume di emozioni che scorre nel mio cuore, e unisce le sue labbra alle mie. Le nostre bocche si muovono in sincronia l'una sull'altra. Poggio le mani sul suo viso, mentre lui mi tiene sempre più stretta sotto la morsa creata dal suo corpo. Afferra il mio labbro inferiore coi denti ed io gemo leggermente. Quando, poi, le sue labbra passano in rassegna tutta la pelle rimasta scoperta, lasciandovi sopra baci umidi e bramosi, veniamo interrotti da una voce che risuona dall'altra parte della porta.
<<Papà sarà qui a momenti, sarà meglio per voi che siate presentabili>> il tono che è un misto tra un consiglio ed una minaccia bella e buona.
Trovo divertente il modo in cui Tyler cerchi di ricoprire il ruolo del fratello geloso ed apprensivo, sebbene quello è un compito che spetta a me, essendo io la maggiore tra i due. Ci siamo sempre coperti le spalle a vicenda, soprattutto durante gli anni di convivenza forzata con nostra madre, ma non aveva mai mostrato alcun interesse per la mia vita sentimentale prima d'ora, forse perché non c'era alcuna vita sentimentale di cui interessarsi fino a qualche mese fa. Le cose sono cambiate, in gran parte, quel giorno, quando fu costretto a smettere di essere un ragazzino e a diventare un uomo. Non avrebbe dovuto essere lì, in quel momento, ma se non ci fosse stato probabilmente io non sarei qui, adesso, con il ragazzo che amo, oppure sarei stata una persona diversa. Gliene sarò sempre grata e gli sono grata di come continui a prendersi cura di me su questo aspetto.
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Disaster
FanfictionCOMPLETA. #1 in Teen Fiction il 7.02.19 #1 in Fan Fiction il 21.04.20 All'apparenza Cassie Anderson e Justin Bieber non potrebbero essere più diversi. Lei è una studentessa modello, dalla spiccata curiosità e la lingua tagliente, che fin da piccola...