Capitolo cinque

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"Quindi? Com'è andato l'appuntamento?"

"Wow. Me l'hai chiesto sul serio? Continui a sorprendermi, Jane."

Lo guardo torva, ed in risposta ridacchia. Ha una risata piuttosto roca. Calda e dolce come il ripieno di caramello in un tortino al cioccolato, gli accarezza le corde vocali e pastosa gli rotola sulla sua lingua rimbalzando sul palato.

È bello quando ride. Stringe gli occhi fin quasi a chiuderli e alza gli zigomi scoprendo una fossetta sulla guancia sinistra.

"-giallo stretto in vita e con lo scollo a cuore, ma il ristorante non era male."

Merda. Mi sono lasciata distrarre dalla sua risata, ma che dire? Non me l'aspettavo così.... Così.

"Huh, sì. Bene." Rispondo incerta.

"Non hai ascoltato una singola parola di quello che ho detto, vero?"

"Già. Mi dispiace."

"No che non ti dispiace."

"Come fai a dirlo?"

"Non sei l'unica capace di leggere le persone, qui."

Sposto lo sguardo fuori dal finestrino. "Credi che smetterà di piovere?"

"Forse no. Non nei prossimi mesi, in ogni caso. Dovresti rassegnarti."

Pausa.

"Sei mai stato al mare?"

"Siamo in vena di domande?"

"Può darsi... allora?"

"Quando ero piccolo mio padre mi portava in Sussex tutte le estati."

"Brighton?"

"Quasi. Eastbourne."

"E poi?"

"Poi ha trovato una segretaria con sette anni e dieci chili meno di mia madre e se l'è sposata subito dopo aver divorziato."

"Scontato."

"Non immagini quanto."

"Non ci sei più tornato?"

"Ho perso interesse. E tu? Ci sei mai stata?"

"A Eastbourne? No. Al mare? Sì. Io e i miei ci andiamo tutte le estati, ma raramente nella stessa località per più di una volta."

"Suona come la classica famiglia da pubblicità."

Lo guardo un attimo, indecisa su cosa rispondere. "Abbiamo alti e bassi."

Annuisce. Oggi è meno sorridente del solito. Sempre che cinque giorni possano essere considerati il solito.

"L'appuntamento non è andato granché bene, non è vero?"

Scuote la testa. "Avevamo idee diverse."

Gli do una pacca sulla spalla. Non so nemmeno da dove arrivi tutta questa confidenza e nemmeno lui sembra averne idea, perché alza le sopracciglia, sorpreso.

"Vedrai che troverai qualcuno."

"Non è questo che mi preoccupa. Non ho paura di rimanere solo. L'ho scaricata io, sai?"

"Non c'è bisogno di essere così sulla difensiva."

"È solo che odio essere commiserato. La pietà è un sentimento subdolo."

"Devo andare, questa è la mia fermata."

"A lunedì?"

"A lunedì."



***



Hey! Sono tornata.


Che dire? I due cominciano a conoscersi, a parlare sul serio... cosa ne pensate?


Sarebbe carino avere una vostra opinione, anche solo per sapere se scrivo per qualcuno o se le poche visualizzazioni che ho mi vengono date per pietà.

Insomma... sarebbe bello sapere che non sono da sola.

The_Ravenclaw_Girl


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