Capitolo ventuno

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"Kelly, huh?" Mi chiede Oliver alzando e abbassando le sopracciglia, facendo ballare i grossi occhiali neri.

Rido.

"Non sapevo cosa dirgli! Insomma, come pensi avrebbe reagito sapendo che la figlia diciassettenne ha passato l'intero pomeriggio a casa da sola con un ragazzo più grande?"

"Forse mi avrebbe ringraziato per averti dato un riparo dalla tormenta!"

"Non essere così drammatico."

"E tu non usare le mie battute!"

"Allora non servirmele su un piatto d'argento."

"La neve si è sciolta."

Gli punto l'indice sul petto, il calore della sua pelle manda brividi attraverso il mio corpo anche attraverso la pesante felpa che indossa.

"Non cambiare argomento. Lo sai che deve esserci un vincitore."

"Non avrai mai l'ultima parola."

"Non ne sarei così sicura."

"Scommetto che se ti baciassi proprio qui, ora, non avresti una risposta pronta."

Il mio cuore perde un battito. Il suo viso è pericolosamente vicino al mio, i suoi occhi più brillanti che mai, accesi da una scintilla che ho visto solo un'altra volta, neanche ventiquattro ore fa.

Sia allontana di scatto sorridendo sornione.

"Ora hai il tuo vincitore." Mi schernisce facendomi l'occhiolino.

Sbuffo indignata incrociando le braccia e voltandomi verso il finestrino come farebbe un bambino capriccioso.

Qualcosa dentro di me è precipitato quando l'ho visto tirarsi indietro, come se il mio stomaco avesse deciso di capovolgersi come si fa con le magliette quando si mettono nella lavatrice.

"Janie..."

Silenzio.

"Perché fai così?"

Nessuna risposta.

"Eddai, non te la sarai mica presa!"

Mi volto, sempre corrucciata, ma decisa a non fargli vedere quanto mi abbia toccata. Decisa a non farmi vedere quanto mi abbia toccata.

"Hai giocato sporco."

"E tu hai preteso un vincitore."

"Avrai vinto una battaglia, ma la guerra è ancora lunga."

"Ci vediamo sul campo, allora."


***


E niente. Ho fatto oggi l'esame in conservatorio.

Amen.

Voti e commenti hanno sempre il potere di migliorare la mia giornata. Sta a voi decidere se valga la pena di perdere quaranta secondi per scrivermi due parole.

Vostra,

That_Ravenclaw_Girl

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