"Nulla. Avevo solo... voglia di sentirti. Sono passati giorni dall'ultima volta che ci siamo visti."
"Eh, lo so. Ho questo effetto sulle ragazze."
"Stupido."
"E invece è la pura verità. Ricordi Roxanne?"
"Roxanne la ragazza dell'appuntamento? Vestito giallo stretto in vita con scollo a cuore?"
"No, Roxanne la canzone dei Police. Certo, Janie, quante Roxanne conosci?"
"Il tuo sarcasmo è seducente."
"Mai quanto la tua ironia."
Silenzio.
"Comunque, mi ha scritto, ieri."
"Non avevate idee diverse?"
"Sì, le abbiamo ancora."
"Ah."
"Non fare la gelosa."
"Come potrei esserlo?"
"Sei gelosa."
"Ammettilo, ti piacerebbe."
"Sei gelosa."
"Non ne avrei ragione."
"No, infatti. Ho rifiutato l'offerta e sono andato avanti."
"Ah."
"L'avevo detto io che eri gelosa."
Riesco a sentire il suo sorrisino furbo all'altro capo del telefono.
E con quello, la chiamata è chiusa.
***
Ooooookay. Filling chapter. Sorry Darling.
Aaaanyway, siamo tornati alle origini della Joliver, huh? Solo discorsi, descrizioni quasi assenti... mi mancavano.
Il capitolo non ha molto senso, ma sì, di tutto pur di allungarla. Eh già, ci stiamo avvicinando alla fine. Questa era una storia scritta così, per passare il tempo, per divertimento, nulla di serio. Però la sto potando in fondo e sono felice di non averla abbandonata a metà e cancellata come ammetto di aver pensato di fare parecchie volte.
Credo che il prossimo aggiornamento lo vedrete nel 2017, dato che andrò via per capodanno.
(Sì a quanto pare ho una vita sociale anche io, PARTY HARD)
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
