"Hey. Non so di preciso come funzionino queste cose. Anzi, a dire il vero lo so, ma con te è... diverso. Quindi... mi daresti il tuo numero?" Chiede esitante grattandosi la nuca con la mano destra, un occhio più chiuso dell'altro in una smorfia imbarazzata e il cellulare nella sinistra.
Alzo gli occhi al cielo fingendo di pensarci.
"No." Rispondo sorridendo giuliva.
Spalanca gli occhi. "Come? Cosa... no? Hai detto di no?"
Annuisco.
Lui alza gli occhi al cielo spalancando le braccia. "Perché?" quasi grida.
Un uomo qualche sedile avanti a noi si volta guardandoci scocciato. È la prima volta che lo vedo, ovviamente non è abituato a sentirci chiacchierare come ormai lo sono tutti gli altri passeggeri del bus.
"Perché devi chiedermelo per davvero."
"Te l'ho chiesto per davvero."
"Me l'hai chiesto come se fossi tua sorella."
"Okay allora."
Si schiarisce la voce, prima di raddrizzare la schiena e chiedermi. "Oh Jane, Janie, Janie, luce che mi sorride ogni mattino, speranza che accende ogni mio giorno..."
"No, non voglio sposarti." Lo interrompo mettendocela tutta per non scoppiare a ridere.
"Lasciami finire! La mia creatività si sta impegnando."
Annuisco.
"Dicevo... Jane, ricordo la prima volta che ti ho parlato come se fosse ieri. I tuoi capelli d'ambra raccolti in una coda di cavallo alta sulla tua testa e gli occhi castani persi fra le nuvole che ricoprivano il cielo.
Ed è stato da quel cielo nuvoloso che è caduto il fulmine. Il fulmine che mi ha fatto capire quanto saresti stata fondamentale per me, quanto sarebbe diventato importante tenerti stretta senza lasciarti scendere dall'autobus in corsa che è la mia vita.
Quindi, Jane Hailee Watson, mi dai il tuo numero di telefono?"
Scuoto la testa.
"Bel tentativo, comunque. Un po' sdolcinato, ma se fossi stata un'altra ragazza mi sarei sciolta ai tuoi piedi."
"Non potresti darmelo... per pietà?" Chiede esasperato.
"Io non ho pietà."
"No, hai ragione. I sociopatici iperattivi non hanno pietà."
Gli prendo il cellulare dalle mani accedendo alla rubrica, colta di sorpresa dalla citazione.
"Ti sei appena guadagnato il mio numero."
***
Woah, il numero di telefono.
Le cose si fanno serie *ammicca*. Ahahah no dai, scherzi a parte, cosa ne pensate?Jane è ogni volta meno chiusa e scontrosa, che si sita affezionando anche lei al moro che si ritrova di fianco ogni volta che sale in autobus?
E cosa farà Oliver ora che ha il suo numero?!
Con affetto,
That_Ravenclaw_Girl
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Weather Talks
Short Story"Gli sconosciuti parlano del tempo" *~*~* Highest rank: #53 in Short Story