Capitolo sedici

113 28 26
                                    

Sento il sedile incurvarsi sotto al peso di Oliver, ma con mia sorpresa dalle sue labbra non esce nemmeno una parola.

"Olls?"

Lui non si volta. È girato verso l'interno del bus e non sembra avere intenzione di guardarmi.

"Qualcosa non va?" chiedo di nuovo.

"Prometti che non riderai?"

"Ma cosa- Oliver, va tutto bene? Mi stai spaventando."

"Promettilo."

"Ehi." Gli poggio una mano sulla spalla, obbligandolo a girarsi.

Tutta l'aria che ho nei polmoni sembra improvvisamente sparire, perché mi trovo senza fiato davanti a quello che vedo.

"Lo sapevo. Sapevo che avresti reagito così." Si nasconde il viso fra le mani. "Sono orribili. Orribili." Continua a ripetere.

Sposto la mano sul suo braccio destro in modo da abbracciargli le spalle.

"Ma cosa dici? Ti stanno bene!"

Non si decide a sollevare lo sguardo, così, con delicatezza, gli sposto le dita dagli occhi e lo obbligo ad alzare la testa.

Mi guarda.

I suoi occhi blu risplendono sotto alle due lenti sottili.

"Io... trovo che ti stiano davvero bene." Ammetto finalmente, accarezzando con un dito la montatura in plastica nera del paio di occhiali squadrati che indossa.

Ammetto di aver sempre avuto un debole per i ragazzi con gli occhiali, li ho sempre trovati sexy, ma su di lui... non c'è partita: ha già vinto.

"Sei sincera?" chiede guardandomi preoccupato, come se fosse un bambino che, dispiaciuto per aver rotto un vaso, chiede conferma alla madre di essere stato perdonato.

"Assolutamente." Sorrido.

Anche lui sembra ritrovare il buonumore, perché sorride seppure a labbra strette.

"Non potevo più rifiutarmi di portarli."

"Miope?"

"No. Ipermetrope." Parte a macchinetta. "In pratica ci vedo troppo. Tredici decimi. Può sembrare un vantaggio, ma in realtà è più una tortura. A volte fatico a mettere a fuoco e spesso mi viene mal di testa quando leggo o guardo la televisione."

"Non capisco perché ti vergogni così tanto."

"Sembro un nerd. O un hipster."

"Forse perché lo sei."

"Nerd o Hipster?"

"Un po' tutti e due."

"Dici?"

"Già."

"Fantastico. Mi sto inabissando negli strati più bassi della piramide sociale."

"Non dire così."

"Perché no? I nerd non piacciono a nessuno."

"Be', se conta qualcosa, a me sì. A me piacciono."


***


Hey!!!

So... Oliver con gli occhiali? How 'bout it?

E... l'ipermetropia esiste. Ed è una grande rottura, soprattutto quando l'80% delle persone che incontri ti dicono "Wow! Allora sei perfetto per fare il pilota di caccia!" convinte di essere le prime a rivelartelo (per quanto mi alletti l'idea di pilotare un caccia, sentirselo ripetere cento volte al giorno dà abbastanza fastidio. E sì, sono ipermetrope. 15 decimi.)

Okay, chiudendo la parentesi... l'allenamento di baseball di oggi è andato alla grande e su Focus fanno un documentario sulle tombe dei vampiri che mi lascia qualche dubbio sulla sanità mentale di certe persone. Spero che anche voi abbiate avuto un bella giornata, ve lo meritate. Sarebbe il minimo con tutto l'appoggio che mi date. Ve ne sono davvero grata.

Spero che il capitolo vi sia piaciuto!

Con affetto,

That_Ravenclaw_Girl


P.S: Weather Talks è entrata nella top100 in storie brevi!!! Non potrò mai ringraziarvi abbastanza! Ogni voto, commento, visualizzazione significa molto.

Weather TalksDove le storie prendono vita. Scoprilo ora