12) Peace...

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Mi svegliai tutta sudata, faceva caldissimo e girandomi dall'altro lato notai Alex che stava praticamente in intimo. Si sarà tolta quella specie di pigiama durante la notte. Sul suo fianco destro notai un tatuaggio, era una piccola scritta: Dreamer; chi sà cosa intendeva con quel tatuaggio? Ero incuriosita dal suo trascorso, ma mi parve da impicciona chiederle di raccontarmi la sua storia...
Così rimasi sdraiata nel letto a pensare cosa dire ad Austin... Non né avevo la più pallida idea.

-"La smetti di tremare?!" Sentì al mio lato una voce ancora assonnata mentre si girò per guardarmi.

-"Scusa... È una cosa che faccio quando sono nervosa." Risposi dispiaciuta di averla svegliata. Riferendomi al movimento con il piede che avevo smesso di fare.

-"Sembri un vibratore." Disse girandosi a pancia in su ridendo. Rimasi titubante a quelle parole, poi diventò seria "Austin?" Domandò guardandomi con aria dispiaciuta avava intuito il mio problema, ma chi non l'avrebbe capito...
Feci solo un cenno affermativo, poi lei continuò "Ascolta... cerca di parlargli senza aggredirlo, constata la sua versione e poi tira le somme. Se tra di voi c'è qualcosa di speciale, tranquilla che si sistemerà tutto." Disse stringendomi la mano per rassicurarmi.

La ringrazia di cuore, le sue parole mi erano servite, mi ero tranquillizzata. Vide l'orario e notò che era veramente presto per uscire di casa, così si alzò dirigendosi in cucina, Lucas stava ancora dormendo, solo che non si trovava più sul divano ma sul pavimento. Siccome non riuscivo più ad addormentarmi, mi alzai infilandomi il vestito da spiaggia... Alex girava per la casa in mutande con molta disinvoltura. Io non ci sarei mai riuscita, almeno in casa altrui.
Quando vidi Lucas sul pavimento mi spaventai, pensando fosse morto, siccome non rispondeva ai calci che Alex gli dava sulle gambe per svegliarlo.

-"Vuoi fare colazione? La casa offre: biscotti, brioche, latte e succo di frutta. A te la scelta." Disse con un sorriso smagliante aprendo la dispensa ed il frigorifero.

-"È normale che ancora non si sia svegliato?" Domandai preoccupata per le condizioni di Lucas, ma lei mi rassicurò dicendo che ogni volta succede così, per svegliarlo bestia un bicchiere di acqua fredda in faccia. Continuava ad insistere per farmi mangiare versandomi del succo di frutta all'albicocca, sembrava mia nonna che voleva imbottirmi di cibo.

Una volta finita la colazione mi squillò il cellulare, era Andy.
Che scocciatura, pensai tra di me. Risposi senza crearmi alcun problema.

-"Kate! Stai bene? Ma dove cazzo sei finita?" Domandò Andy preoccupato.

-"Sto bene... Fra poco sarò da voi." Risposi freddamente chiedendogli il cellulare in faccia.

-"Wow... Sei stata un pò stronza." Disse sollevando un sopracciglio.

La mia reazione fu di zittirla e lanciarle addosso un pezzo della carta dei biscotto che stavo mangiando.

Alex riuscì a svegliare Lucas usando il solito bicchiere d'acqua. Era assurdo, quale essere umano sano dopo una sbronza diventa letargico?
Subito dopo aver dato spiegazioni sulla nostra presenza a Lucas in casa sua, Alex andò a vestirsi... Uscimmo tutti e tre contemporaneamente da quel monolocale. Siccome Lucas era in ritardo a lavoro Alex si propose nel accompagnarlo. Una volta depositato l'unico presente in auto con il cromosoma Y; si diresse verso Santa Monica, dove i miei amici mi aspettavano.
Appena videro la macchina mi accolsero facendosi trovare all'entrata Rachel mi travolse, il suo abbraccio sembrava la presa di un anaconda, respiravo a fatica, ma per fortuna stava bene.
Contando le teste dei miei amici mi resi conto che mancava proprio quella brizzolata.

-"Dov'è Austin?" Domandai guardando i ragazzi, sperando fosse dietro alla porta.

-"È andato a fare un giro, ha detto che aveva bisogno di cambiare aria... Credo si sia incazzato." Disse Cooper passandosi la mano fra i capelli con faccia dispiaciuta.

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