15) Un taglio alla routine...

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Avevo passato un giorno intero in quella casa e già rischiavo di diventare pazza... Dovevo uscire ad ogni costo.

Presi la mia borsa piena di cianfrusaglie e cartaccie rifornendola del carica batteria per il cellulare... sgataiolai di casa senza farmi sentire passando per il graticcio sotto la mia finestra cercando ci calpestare meno edera possibile...

Appena varcata la staccionata mi arrivò una chiamata di Rachel...

-"Ehi, come va? Ti va di venire da me? Perché hai il fiatone?" Domandò confusa "Sei con Austin? Ti chiamo in un altro momento!" Esclamò imbarazzata e frettolosa per chiudere la chiamata.

-"No tranquilla, sono per strada... Ho il fiatone perché ho fatto una corsetta. Quanto sei maliziosa..." aggiunti mettendola a disagio.

Arrivai a casa sua in poco tempo, siccome non avevo nessuna voglia di riunchiudermi in un'altra casa, convinsi a Rachel ad uscire... Parlando con lei capì che mi serviva un lavoro, dovevo cambiare la mia routine, avrei passato meno tempo in casa, avrei avuto a che fare con persone più cordiali dei miei genitori... così girammo in lungo e in largo per la città ma avevano già lo staff al completo; fino a quando non ci sedermmo davanti alla libreria della signora Fisher... Mia madre disse che cercava qualcuno per ordinare è spolverare gli scaffali, tanta re non nuove, pensai.

Una volta entrate la Campanella sulla porta suonò facendo attirare l'attenzione su di noi dalla signora Fisher, ci accolse calorosamente.

-"Salve giovanotte, posso esservi utile?" Domandò mettendosi sull'attenti con voce tremante, raggiunta dal suo gatto nero, salito sul bancone della cassa "Black non essere maleducato, scendi immediatamente." Ordinò al gatto che obbedì all'istante.

Percepivo Rachel sul punto di scoppiare a ridere come una pazza, così evitati di guardarla in faccia per non fare una pessima figura accompagnando la mia amica in una risata da schizzate mentali.

-"Credo di si... Volevo sapere se le serviva un aiuto per riordinare, spolverare, lavare a terra qualsiasi cosa va bene... Mi servirebbe un lavoro." Dissi sperando dicesse "Sei assunta!"

-"Vedi, una mano mi servirebbe, ma sei disposta a trascorrere l'estate in una libreria?" Domandò con uno sguardo inquisitorio "Non preferisci andare in piscina con i tuoi amici?" Aggiunse scrutandomi.

-"Preferisco guadagnare qualcosa. Almeno non sono obbligata a dipendere dai miei genitori." Risposi schiettamente.

-"Come vuoi. Vieni damani mattina alle 7:30; ci metteremo d'accordo sul salario e sulle ore lavorative." Disse la signora Fisher aprendoci la porta per farci uscire.

-"È svitata!" Esclamò Rachel scoppiando a ridere "Sei davvero convinta di voler lavorare qui?" Aggiunse tornando un se.

-"Credo di si. Sembra una signora simpatica... Arzilla e ancora piperina per la sua età." Dissi scioccata da come ci aveva cacciate dal negozio.

Passammo il resto del pomeriggio con i ragazzi che ci raggiunsero al grill, io e Rachel avevamo già spazzolato una porzione di patatine fritte prima del loro arrivo.
Appena arrivarono Austin si allontanò, andando a parlare con Jim il proprietario, mi parve strano... lasciando la curiosità a dopo.
Fu diverte e rilassante passare un pomeriggio con loro, soprattutto quando Andy, riaprì l'argomento sul bacio mancato di Alex.

-"Sei un pollo... Il play boy è stato capace di farsi snobbare da una ragazza." Disse Austin prendendolo in giro "Se fossi stato io al tuo posto me la sarei scopata alla nausea" aggiunse ridendo come un coglione...

-"Tu non avresti fatto nulla comunque." Dissi acida dopo avergli dato una calcio sotto al tavolo facendolo male. Attirando l'attenzione dei nostri amici che iniziarono a prenderlo in giro.

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