Passai ore a fissare quei dannati libri, ma non riuscì a ricavarne una patata. E fu così per tutta la settimana, i miei voti erano diventati pessimi, le ore di recupero servivano solo a sfinirmi ed erano iniziate la materie alternative che servivano ad aumentare i punti di credito. Dovetti stalkerare Kate per non finire nel suo stesso corso. Ma per fortuna lei si era cimentata nel calcio; cosa che mi attreva poco fare. Siccome ho il permesso per non fare educazione fisica (non perché non stessi bene fisicamente, ma perché odio sudare e svolgere sport di gruppo) sarebbe stato un contro senso scegliere di partecipazione a qualsiasi sport, anche se ping-pong non mi sarebbe dispiaciuto, ma partecipare al corso d'arte mi si addice di più, adoro esprimere i miei pensieri e le mie emozioni disegnando.Le prime due ore volarono e come al solito cercai di evitare Kate. È dal giorno del ringraziamento che non le parlo. Mi aveva fatta sentire un idiota. La stavo evitando ma non potevo evitare di guardarla. È così bella, mi manca tutto di lei.
-"Alex. Non mi stai ascoltando. Oggi pomeriggio non mi fermerò a scuola." Disse Jodie scuotendo le mani davanti ai miei occhi.
-"Che? Sta tranquilla. Non fa niente." Dissi ritornando alla realtà posando i libri nell'armadietto. Jolie dopo avermi salutata con un bacio sulla guancia scomparve tra la folla.
Decisi di nascondermi nell'aria dei tossici. Fumai una sigaretta senza nessun inconveniente e decisi di andare in bagno prima del suono della campanella.
Entrai spavalda nel bagno. Ma quando vidi la bionda con gli occhi verdi guardarmi mi paralizzai.
-"Scusa. Me ne vado subito." Disse affrettandosi a lavare le mani.
-"Tranquilla." Risposi destabizzata dalla sua presenza. Non volevo che scappasse da me. "...Mi sono comportata da stronza la sera del ringraziamento." Dissi sentendomi in dovere di chiederle scusa.
-"È vero!" Rispose seria restando sulle sue, asciugandosi le mani.
-"...Sul serio? È tutto quello che hai da dire?" Chiesi stupita e un pò infastidita dal suo comportamento.
-"Che vuoi che ti dica? Non fa nulla se ci sono rimasta male?! Non fa nulla che ti scopi Jodie?! Tanto a me non interessa, no? Non fa nulla se mi ignori o se ti ostini a credere che provi ancora quelcosa per Austin? Cosa devo dirti?" Disse sarcastica con gli occhi lucidi facendomi capire che stesse soffrendo più di quanto dava a vedere; rimasi in silenzio capendo di non aver capito nulla, avevo gestito tutto questo nel peggior dei modi.
-"Kate io..." Dissi interrompendomi da sola vedendo gli occhi di quest'ultima grondanti di lacrime.
-"Ti prego dimmi che provi ancora qualcosa per me." Disse cercando di asciugare le lacrime inutilmente "Dimmi che Jodie non conta nulla. Ti prego!" Esclamò accasciandosi a terra, probabilmente perché le gambe non la reggievano più; sentì una fitta al centro del petto, come se avessi ricevuto una pugnalata al cuore; mi uccide vederla in queste condizioni, soprattutto se la causa sono io.
-"Hey?! Calmati." Dissi raggiungendola sul pavimento per avvolgerla nelle mie braccia; ma lei continuava a piangere stringendosi a me, era crollata, era arrivata al punto di rottura a causa mia "Kat guardami!" Prendendole la testa fra le mani "Jodie non significa niente, non sono andata a letto con lei." Lei si incominciò a diminare per allontanarsi dalla mia presa alzandosi in piedi, non credendo alle mie parole "Dico sul serio. Con Jodie non è successo niente. Non le ho mai permesso di provare a toccarmi, solo perché... io... ti amo. TI AMO... KATE TI AMO!" Dissi iniziando a piangere con lei scandendo bene ogni singole parola.
-"Sei un idiota!" Esclamò urlando spingendomi, era arrabbiata.
-"Lo so!" Dissi consapevole prima che lei mi spingesse nuovamente.

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CONFUSION...
RomanceQuesta è la prima storia che scrivo, abbiate pietà; spero vi piaccia e chiedo scusa per eventuali errori... Parla di Kate, una ragazza con una vita familiare un pò complicata; un padre egoista, assecondato dalla moglie, che con tutti i problemi che...