6.
Rose entrò, nella sua camera, sbattendo la porta violentemente e, come una bambina, si buttò sul suo letto, si sedette ed incrociò le gambe e poi le braccia.
Aveva un espressione buffa. Il labbro inferiore copriva quello superiore e andava scendendo, le sopracciglia erano corrucciate, il naso arricciato e le guance erano leggermente più "gonfie" e di un rosa acceso.
Sembrava davvero una bambina.La porta si aprì, ma Rose non cambiò espressione.
"Rose?"-fece Danielle divertita, posando la borsa con i libri sul suo letto, seguita da Caroline.
Appena Caroline la vide, si mise a ridere di gusto. La sua risata fu così contagiosa che contagiò anche Danielle.
"Che c'è? Perché ridete?"-fece.
"Sei...sei buffa."-disse Caroline, in preda alle risate.
Entrambe si piegarono in due dalle risate.
Rose era talmente orgogliosa che non iniziò a ridere, trattenne la risa e fece un sorrisino, poi, non facendocela, iniziò a ridere anche lei.
Rose cadde dal letto e Danielle e Caroline si stesero a terra. Insieme formarono un triangolo.La porta si aprì, e le tre ridevano ancora.
"Non mi interessa sapere perché state ridendo."-fece Scorpius.
Le tre finirono e respirarono affannosamente.
"Che vuoi Scorp?"-domandò Danielle, respirando rumorosamente per prendere fiato.
"Potter mi ha chiesto il favore di chiamare la Granger."-lo scimmiottò.Rose si alzò e Scorpius le tenne la porta per farla uscire.
"Che vuole Albus?"-domandò, frustata, mentre Scorpius chiuse la porta.
Aveva interrotto la sua "felicità". Si stava divertendo, per la prima volta, con le sue prime amiche.
"E che ne so. Ti aspetta in sala comune."-rispose facendo spallucce.
Rose fece per andarsene ma la voce di lui la fermò e disse, ghignando,:"Aveva il suo baule."
Non si girò, accelerò il passo e in pochi secondi si ritrovò davanti a lui.
"Perché hai il baule?"-chiese, spostando lo sguardo dal baule a lui.
"Mi ha scritto mio padre. Ha detto che ha chiesto un permesso alla McGranitt di andare a casa una settimana, non so perché."-sospirò.
"Cosa? Ma perché?"
"Te l'ho detto, non lo so."
"È colpa mia.."-sussurrò.
"Cosa? No! No, ovviamen.."-ma lo interruppe:"Si Albus! Ti sei avvicinato a me, James se ne è accorto e lo ha detto a tuo padre.."-si passò le mani sulla faccia, frustata.
Albus gli prese i polsi e allontanò le mani dalla sua faccia.
"Non è colpa tua. Okay?"-fece, calcando le parole, poi continuò:"Sono stato io ad avvicinarmi a te. Sono stato io a non ascoltare mio padre. Sono stato io e solo io."Rose stette zitta, lui le lasciò i polsi e lei li fece aderire al corpo.
Di scatto lo abbracciò, senza parlare, senza aprire bocca. Albus fece cadere il baule a terra e ricambiò l'abbraccio."Mi mancherai."-sussurrò Rose.
"Anche tu."-sussurrò Albus.Si staccarono e la "piccola" Serpeverde aveva il capo basso.
Albus gliela alzò, con due dita sotto al suo mento. Aveva il labbro tremolante, gli occhi lucidi e gonfi.
Sorrise amaro nel vedere una sola lacrima sul suo viso. Gliela asciugò e le diede un lieve bacio sulla fronte."Potrei vomitare."-fece Malfoy, appoggiato all'entrata della porta che porta ai dormitori femminili, con le braccia incrociate al petto, un espressione disgustata stampata in viso e i piedi incrociati.
"Zitto Malfoy."-ringhiò Rose, non degnandolo di uno sguardo.
Scorpius le fece una smorfia e rimase a fissarli."Dai, è solo una settimane...passerà in fretta."-sospirò lei, ignorando il biondo, cercando di auto convincersi.
"Già, passerà in fretta..."-e riprese il baule-"Ciao Rose..ci vediamo."-e si girò, sorridendole amaro.
Mentre Albus usciva dalla Sala Comune Rose sussurrò, impercettibilmente, un:"Ci vediamo..."Asciugò, violentemente, un'altra lacrima scappata al suo controllo.
A testa bassa sorpassò, con una spallata, Malfoy, e salì di fretta le scale che portavano al suo dormitorio."Che voleva Alb...cioè Potter?"-domandò Danielle, alzandosi da terra, seguita a ruota da Caroline.
Rose la ignorò e si stese sul suo letto, portando le gambe al petto e tenendole ferme dalle mani, con lo sguardo, e il resto del corpo, rivolto al muro.
"Rose?"-fece Caroline.
"Rose, stai bene?"-domandò, preoccupata Danielle, avvicinandosi.
"Ros..."-iniziò, di nuovo Danielle, ma Rose si girò violentemente e mostrò il suo viso rigato di lacrime.
"No! Non sto bene! Albus se ne va per una settimana, per colpa mia."-sottolineò, urlando-"Siamo al primo giorno di scuola e si e no avrò già pianto quattro
volte! Non oso immaginare cosa succederà nei prossimi mesi!"-si sfogò.-"E ora voglio restare da sola! Per quanto possibile!"Danielle e Caroline indietreggiarono e si stesero sul loro letto, consapevoli del malessere dell'amica.
Rose venne coccolata dalle sue stesse lacrime, che scendevano sulle guance e morivano sulle labbra, mentre alcune morivano sulla federa del cuscino.
Voleva solo che quella giornata finisse presto.
Non si svestì neanche, rimase nella stessa posizione in cui si era messa appena era entrata, subito dopo la notizia datale. Non si mosse e si addormentò così come era arrivata.
Non era triste. Non era arrabbiata. Non era felice. Non era calma. Non era niente. Era solo stanca.
Stanca il primo giorno.E chissà cosa succederà nei prossimi giorni. Mi aspetto il peggio. E si addormentò, cadendo tra le braccia di Morfeo, con quei pensieri.
SPAZIO AUTRICE=
Questo capitolo è più corto ma doveva finire così, eh ahimè.
Sono al sesto capitolo ed è ancora il primo giorno...devo velocizzare un po' le cose. Farò dei capitoli più lunghi, se è necessario.
Andate a fare un giro sulla mia Dramione! Domani pubblico il terzo capitolo!
Comunque spero vi sia piaciuto e niente!
Dubaiiiiiii

STAI LEGGENDO
An Error ||Rospius||
Fiksi PenggemarRose Minerva Granger Weasley sembra vivere in una continuità solita e monotona, con gli insulti di James Potter e l'odio di tutti ad incomberle sulle spalle. La sua vita verrà stravolta quando Scorpius Hyperion Malfoy entrerà in scena, difendendola...