25.

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Quando vide il sole sorgere, Rose capì che poteva alzarsi da quel letto verde-argento.
Tutto in quella casa era verde-argento. Le pareti, i mobili, i lampadari, persino i pavimenti erano d'argento!
Scese al piano di sotto e non si meravigliò nel trovarci Draco Malfoy, intendo a sorseggiare una bottiglia di firewisky.

"Ubriaco?"-chiese, guardandolo inclinando il capo.
"Oh no. Sopporto l'alcol molto bene. Sono sobrio."-rispose con sincerità. Posò la bottiglia sul tavolo e l'allontanò con un gesto indifferente.
"Vuoi che ti spieghi qualcosa?"-chiese dopo un po'.
"Vorrei tanto che tu mi spiegasti qualcosa perché non sto capendo più niente."-lo guardò, non nascondendo la sua vulnerabilità e il suo dolore.-"Sei davvero mio...mio padre?"-chiese dopo un po', titubante.
"A quanto pare."-alzò le spalle.
"E tu mi hai lasciato da sola? Facendo andare via il mio finto padre e non degnandoti di un 'Sai, sono tuo padre, scusa se non ci sono stato'? Se avessi amato così tanto mia madre..."-non terminò la frase che lui la interruppe.
"Stupida ragazzina"-ringhiò, battendo un pugno sul tavolo-"Non osare insinuare il falso. Non sai quanto ho amato tua madre. Non sai quanto è stato difficile starti lontano, starle lontano. Non sai quanto è stato difficile essere costretto a dare un erede a mio padre."-disse vulnerabile e arrabbiato allo stesso tempo, poi si addolcì, guardandola-"Non era facile vederla. Io avevo, e ho sfortunatamente, Astoria e lei aveva quel Weasley..."-sputò il suo nome-"Non potevamo vederci spesso, non potevo vedere te. Poi Weasley ci ha scoperto e l'ha lasciata, portandosi via l'altro bamboccio, e la strada si è spianata. Potter e compagnia varia l'anno iniziata ad odiare, e per questo mi odiavo io in primis, ma lei ha scelto me. Continuava a scegliere me, come se fossi qualcosa di prezioso, come se, senza me, lei non sapesse cosa fare. La questione era che io avevo bisogno di lei ed ero talmente egoista dal non voler lasciarla andare. Lei sceglieva me e io sceglievo lei, e sarebbe andato così all'infinito."-sussurrò.
"Lei ha perso tutto, per te. Ha perso i suoi migliori amici, si è guadagnata il loro odio, ha perso suo figlio, ha perso la dignità, ha perso la sua vita, ha perso tutto. E tu? Tu cosa hai perso?"-disse sprezzate.
"Lei."-sussurrò solamente.-"Ho perso mio padre, ho perso il rispetto, ho perso mia madre, ho perso molte cose, ma ho perso lei, e credimi, avrei preferito perdere qualunque altra cosa."
Rose rimase in silenzio. Non sapeva che dire o addirittura se dire qualcosa.
Capì che doveva stare zitta quanto Draco ricominciò a parlare.
"Sei innamorata di Scorpius?"-chiese, congiungendo le mani sotto al tavolo.
Quella domanda la spiazzò.
Avrebbe potuto dirgli di no, tanto non lo conosceva, ma qualcosa le disse che non doveva mentirgli.
In realtà neanche lei sapeva se era davvero innamorata di lui. Forse le piaceva, ma arrivare all'amore?
"Non lo so."-disse sinceramente, guardandolo negli occhi.
"Io credo di si."-disse, sospirò e aggiunse-"E credo che lo sia anche lui."
Rose avvampò, spostò lo sguardo sul pavimento e respirò piano. Alzò nuovamente il capo, cercando di tenere ferma la voce.
"Anche se fosse, siamo fratelli. Sarebbe una relazione incestuosa."-sussurrò Rose fragile, con le lacrime agli occhi, alzando le spalle cercando di sembrare menefreghista.
Era suo fratello.
Le faceva così male essere consapevole di ciò. Le faceva così male pronunciare quelle parole. Loro non avevano futuro. Doveva dimenticarselo, ed al più presto.
Ci furono momenti di silenzio, poi Draco sospirò rumorosamente.
"Rose, io non sento di essere tuo padre."-sussurrò, stringendole una mano.
"Ma lo sei. Io sto cercando di accettarlo e tu dovresti fare altrettanto."-disse fredda, non ricambiando la stretta.-"Anche perché tu lo sai da quando sono nata, io no."-aggiunse.
"Anch'io sento che non è mia sorella."-irruppe una terza voce nel discorso.
Scorpius era appoggiato allo stipite della porta, con le braccia incrociate al petto, guardando dritto verso Rose.
Essa si girò, incatenando i loro occhi.
Così simile, eppure così diversi.
"Beh, dovrete accettarlo. Io sono tua figlia."-disse verso Draco.-"Ed io..."-spostò lo sguardo su Scorpius e la voce le si bloccò in gola. Una lacrima silenziosa sfuggì al suo controllo e la voce le tremò, riducendosi ad un sussurro.-"Ed io sono tua sorella."
Si asciugò violentemente la lacrima, sorpassò Scorpius con la testa china, urtandolo lievemente, e corse nella sua stanza.
"Povera ragazza..."-sussurrò Draco.
"E a me non ci pensi?"-affermò Scorpius, avanzando.
"Le è morta la madre."-disse Draco, scioccata dell'affermazione del figlio, indicando le scale con un braccio.
"E a me hanno levato la speranza di una possibile vita con la persona che amo."-disse Scorpius.-"Così come a te, d'altronde."
"Non puoi mettere a confronto la tua sofferenza e la sua. Devo dire che il tuo egoismo l'hai preso tutto da me."-esclamò indignato, alzandosi e tornando in camera sua.
Scorpius si prese la testa fra le mani, imprecando.
Lui e Rose non avevano nulla in comune, solo la casa di appartenenza. E tantomeno Rose aveva qualcosa a che fare con suo padre, come poteva essere sua sorella? Il sangue del suo sangue?

Un rumore fastidioso si propagò nella stanza buia, fredda e silenziosa. Era il campanello.
Scorpius avanzò verso il portone e lo aprì, rivelando la figura ossuta della preside di Hogwarts.
"Malfoy, vada a chiamare la signorina Granger. Dobbiamo ritornare ad Hogwarts. Vi do il consenso di non partecipare alle lezioni per la prossima settimana, ma dovete tornare."-disse con fare materno.
"Sono la signorina Malfoy, d'ora in poi."-disse una voce lontana, che precedette quella di Scorpius.-"Prima lo accetterò, meno soffrirò. Sono Rose Minerva Malfoy, non Granger. Mia madre avrebbe voluto che io usassi quel cognome. So che l'avrebbe voluto, me lo sento."
La voce le tremava, ma gli occhi erano completamente asciutti.
Quelle parole stupirono la McGranitt e Scorpius, ma ancor di più Rose stessa. Non riusciva a capacitarsi di aver davvero pronunciato quelle parole, non credeva di aver avuto quel coraggio.
Era una Malfoy, e lo sarebbe sempre stata.

ANGOLO AUTRICE:
*Si protegge dalle varie sprangate* Scusate per l'enorme ritardo! Vi chiedo umilmente perdono!
Questo capitolo è corto e fa un po' schifo, ma ho un blocco... Erano le vacanze di Natale e mi ero già detta "oh si, ora aggiornerò più spesso"...Cazzate...
Penso che per colpa di questo blocco non pubblicherò molto spesso...mi dispiace, davvero.
Spero che abbiate passato delle feste serene e vi auguro un bellissimo 2017.
Credo di aver detto tutto
Spero vi sia piaciuto e niente
Dubaiii

An Error ||Rospius||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora