32.
"Cosa devo fare, preside?"-chiese Madame Prince, con il respiro pesante.-"Quella povera ragazzina ha bisogno di una mano."
"Lo so."-sussurrò la McGranitt, con le mani sulle tempie.-"Devo solo chiedere ad uno stregone se lo yin fen funziona anche su noi maghi."-sospirò poi.-"Ma non so chi."-esclamò frustata, avanzando verso la scrivania e dandole un pugno deciso.
"Chiedete alla ragazzina che mi ha informato della ciocca grigia; sa il fatto suo."-propose.
"Andatemela a chiamare."-disse secca.
"Certo."-annui Madame Prince, girandosi per andare, ma una voce irruppe nella stanza poco illuminata e decisamente fredda.
"Non ce ne bisogno, sono qui."-disse Francesca, appoggiata allo stipite della porta con le braccia allargate e un ghigno stampato sul viso. Ma la McGranitt sapeva leggere le emozioni, anche attraverso un muro: quel ghigno faceva da scudo ad una profonda tristezza.
"Madame Prince, potete andarvene. Signorina Bravi, avanzi."-disse con un tono autoritario.
Le due interpellate fecero quello ordinate e Francesca guardò la preside con un'espressione che la invitava a continuare.
"Come hai fatto ad entrare? Serve la parola d'ordine e non penso tu la sappia."-le chiese, curiosa.
Francesca estrasse lo stilo dalla tasca posteriore del jeans; un bastoncino inciso da rune, della grandezza di una penna troppo grossa e fatto di adamas. Lo fece oscillare tra l'indice e il medio, con un sorriso soddisfatto.
"Giusto, lo stilo."-sorrise la McGranitt, volando con la mente lontano da quello studio.
"Volete che vi dia il nome di uno stregone, giusto?"-cercò conferma nei suoi occhi, che trovò subito. Sospirò.-"Bene, Magnus Bane. Sommo stregone di Brooklyn. Nei confini di Hogwarts non ci si può smaterializzare, ma con un portale si può entrare?"-chiese.
"Si, penso di si."-borbottò distante.
"Bene, se così non sarà, mi aspetta una bella strigliata."-mormorò Francesca tra sé e sé. Si avvicinò alla scrivania.-"Posso prendere una pergamena?"-chiese poi.
"Certo."-acconsentì la preside.
Estrasse una penna babbana dalla tasca anteriore dei suoi jeans.
Scrisse velocemente un messaggio per Magnus che diceva:"Potresti venire ad Hogwarts? Vorremmo sapere se i maghi possono usufruire dello yin fen se colpiti dalla sifilide demoniaca.
Rispondi in fretta.
-Francesca."
Vi disegnò una runa e scomparve in un lieve crepitio di fuoco.
"La risposta dovrebbe arrivare a momenti, sperando."-la informò, iniziando a girovagare per lo studio e studiarlo; era molto ampio, constatando che la preside, la maggior parte del tempo, la passava nelle aule.
Vide il quadro dove sarebbe dovuto esserci Albus Silente, ma era vuoto. Tutti dicevano che era stato il più grande mago di tutti i tempi, e lei avrebbe voluto conoscerlo, se non fosse morto ancor prima della sua nascita.
"Silente non c'è quasi mai. Passa la maggior parte del suo tempo passando di quadro in quadro."-la informò la preside, avvicinandosi a lei fino ad arrivarle alle spalle, notando il suo interesse per quel quadro vuoto.
Francesca sentì la McGranitt sospirare, poi dire:"Credi che se la caverà?"
"No, non lo credo."-sussurrò Francesca, invasa improvvisamente da un senso di tristezza opprimente."Credi che morirò?"-sussurrò Danielle, guardando Rose, seduta al suo capezzale, mentre le teneva una mano; aveva le lacrime agli occhi, ma non si sarebbe mai lasciata andare. Se davvero fosse stata malata di una malattia incurabile, sarebbe stata forte per lei, non versando neanche una lacrima.
"No, non morirai."-nonostante le lacrime non scendessero dai suoi occhi, non riusciva a controllare la sua voce. Tremava.
"Francesca dice di si."-spostò lo sguardo negli occhi ghiaccio di Rose, prima posati sulla coperta bianca immacolata.
"Francesca si sbaglia."-sbottò subito, poi si addolcì nuovamente.
L'infermeria era tremendamente silenziosa, Caroline se n'era andata dopo che Francesca, prima di andare dalla McGranitt, le aveva sussurrato un qualcosa che si avvicinava ad un "Chloe ti sta cercando."
Erano uscite insieme, subito dopo Madame Prince, ed erano rimaste sole.
"Puoi andare a chiamare Scorpius?"-chiese Danielle, pregandola con lo sguardo.-"So cosa sta succedendo ma..."-tentò di dire, ma Rose la interruppe.-"Non ti lascerò mai da sola."
"Ti prego..."-la pregò.
"Non avevate litigato?"-disse subito Rose, ricordandosi.
"Delle volte bisogna mettere da parte l'orgoglio."-accennò un sorriso.-"Se davvero sono malata, allora non mi manca molto."
"Ehi, non dirlo neanche per scherzo."-sussurrò.-"Non ti rimane affatto poco tempo. Okay?"
"No, non è okay. L'hai vista la faccia di Madame Prince."-sbottò Danielle.-"Prima lo accetti, meglio sarà."
"Non potrò mai accettare la morte della mia migliore amica."-mormorò, rimanendo senza respiro dopo aver pronunciato quella frase. Una frase che metteva a nudo tutto il suo cuore, mostrandole tutte le sue sfumature, che ormai lei conosceva bene, tante le volte che glielo aveva mostrato.
Non riuscì a trattenersi, le lacrime iniziarono a sgorgare copiose dai suoi occhi, mentre si portava la sua mano e quella di Danielle-che ne avevano formata una, tanta la forza che ci avevano messo stringendosele-sulla fronte, singhiozzando e cercando di fare meno rumore possibile.
Danielle si mise seduta, cercando di avvicinarsi il più possibile a lei.
"Non piangere Rose..."-sussurrò, mettendole la mano libera sulla guancia.
"E ancora una volta, sono io quella che dovrebbe consolare te, ma succede il contrario."-alzò il capo, incontrando i suoi occhi.
Danielle sorrise amara, sporgendosi per abbracciarla, e Rose si lasciò andare in un pianto liberatorio.
Una risata provenne dalla soglia della porta dell'infermeria e Rose si girò di scatto, incontrando lo sguardo di James Potter.
"Molto commovente."-rise, battendo la mani.
Rose si alzò subito, impettita, azzerando la loro distanza in poche ed ampie falcate; lo prese per il bavero del maglione, alzandolo da terra giusto quello che bastava per non farlo camminare con i suoi piedi, e lo bloccò al muro del corridoio.
James rise ancora, divertito dalla situazione.
"Insultami, prendimi in giro, feriscimi, ma lascia stare Danielle. Non ridere di lei. Sta morendo, e tu non le rovinerai i suoi ultimi giorni di vita. Non te lo permetterò, fosse l'ultima cosa che faccio."-disse tra i denti, mentre le lacrime le si asciugavano sul viso.
"Morendo? Cosa? Godric..."-balbettò.-"Io non..."-si interruppe quando la terra tremò e Rose lo lasciò subito andare, barcollando; quasi cadde a terra, ma riuscì a tenersi in equilibrio. Cosa non successe a James, che rovinò a terra, sbattendo la testa contro il muro dietro stante. Si portò una mano alla nuca, massaggiandola e facendo una smorfia di dolore, imprecando:"Ma che diavolo...?"
"Non ci sono terremoti ad Hogwarts, giusto?"-mormorò Rose tra sé e sé.
La scossa proveniva di sicuro dall'infermeria e vi entrò subito, preoccupata per Danielle.
Si ritrovò dinanzi un buco comparso da una parente, che più che un buco era un vorticare di aria. Spostò lo sguardo sulla figura che stava uscendo da esso, che si richiuse subito dietro egli con un altro scossone, meno violento di quello precedente, in una vortice di scintille azzurrine e violacee.
Era alto, superava il metro e novanta con molta facilità probabilmente. Era magro, nonostante una grande tonaca nera con un cappuccio gli coprisse tutto il corpo. Levò lentamente il cappuccio, guardando Rose, incontrando il suo sguardo.
La bocca di Rose formò una O perfetta quando incontrò due occhi gialli, asiatici e simili a quelli di un gatto.
"E tu chi diavolo sei?"-sbottò, avvicinandosi a Danielle, e coprendola con il suo corpo come per proteggerla.
"Voi maghi non avete mai sentito parlare di Magnus Bane?"-si avvicinò, con i palmi delle mani alzati verso l'alto ed un'espressione di superiorità-o spavalderia, Rose non capì-stampata sul viso. Un ghigno si fece largo sul suo volto. Non era un ghigno malefico, più che altro ironico, e Rose sorrise, e capì che di lui ci si poteva fidare.ANGOLO AUTRICE:
Ehilà gente, scusate per l'ora, ma domani è sabato e quindi per molti non penso sarà un problema. Mal che vada, leggerete domani pomeriggio il capitolo!
Sia chiaro, Magnus comparirà molto probabilmente questa volta e basta, quindi, giovani Shadowhunters, non sperate in una scena Malec.
Secondo voi questo Sommo Stregone riuscirà a salvare Danielle?
Ci saranno tanti colpi di scena, che davvero non vi aspetterete, spero.
Comunque credo di aver detto tutto.
Spero vi sia piaciuto e niente...
Dubaiii.
Scusate per eventuali errori ma è mezzanotte e sono un po' stanca, quindi può essere che non abbia fatto caso a qualche errore mentre rileggevo.

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An Error ||Rospius||
FanfictionRose Minerva Granger Weasley sembra vivere in una continuità solita e monotona, con gli insulti di James Potter e l'odio di tutti ad incomberle sulle spalle. La sua vita verrà stravolta quando Scorpius Hyperion Malfoy entrerà in scena, difendendola...