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Scorpius scese in sala comune, sedendosi sulla poltrona davanti al camino. Sospirò afflitto, passandosi una mano tra i capelli

"Come sta?"-chiese una voce alle sue spalle.
Albus lo affiancò, sedendosi accanto a lui.
"Male. Come può stare?"-sospirò, prendendosi la testa tra le mani.-"Tu come stai, invece?"-continuò.
Albus aggrottò la fronte, inarcando le sopracciglia confuso.
"Era pur sempre tua zia."-si spiegò.
"Non era mia zia."-fece spallucce.
"Ma lo hai creduto fino alla sua morte."
"Non la conoscevo bene."-mormorò Albus.-"Non la vedevo mai, mio padre me lo vietava. Le uniche volte che andai, andai con mia madre di nascosto in estate. Due volte, e basta, per un'ora scarsa. Sto male solo perché anche Rose soffre, altrimenti mi scivolerebbe addosso."-spiegò.
"Capisco."-sussurrò Scorpius distante.
"Cosa?"-chiese, curioso.
"Non ti dispiace perché non sei il cugino di Rose. Questa felicità sovrasta qualunque tristezza, giusto? Il nemico è stato sconfitto, hai via libera."-disse acido, ghignando falsamente divertito.
"Ma cosa stai blaterando?"-disse Albus con voce stridula, alzandosi.
"Credi che non abbia visto come la guardavi? Sapevi che era tua cugina, ma questo non ti ha fermato dall'innamorarti di lei. E ora che tutti sanno che io e lei siamo fratelli e tu e lei non avete legami di parentela, hai via libera no?"
"Tu non stai bene."-disse incredulo, scuotendo la testa.
"Sto benissimo. Questa è una catena sai? Danielle-Albus-Rose-Scorpius-Rose."-disse meccanicamente.
"Che c'entra Danielle?"-sussurrò infastidito.
"Oh, non te ne sei accorto?"-chiese retoricamente.-"Lei è innamorata di te e questo tuo comportamento le porta solo dolore."
In quel momento Danielle stava entrando in Sala Comune e subito gli occhi le si inumidirono.
"Scorpius..."-sussurrò.
Il diretto interessato portò lo sguardo sulla figura biondo fragola all'ingresso e aprì la bocca, cercando di parlare, ma nessun suono ne fuoriuscì.
"Scorpius, io mi fidavo di te."-disse con voce rotta, mentre le lacrime le rigavano le guance.
"Danielle, io...giuro, non volevo. Scusami Danielle, ti prego..."
Scorpius si avvicinò a lei, ma ella indietreggiò.
"No, non scusarti. Non le accetto."-sussurrò, correndo su per il dormitorio femminile.
Albus era immobile, stupito.
Danielle era innamorata di lui? E da quando? Come? Perché non se n'era mai accorto?
"Danielle! Aspetta!"-urlò Albus, correndole dietro, non prima di aver incendiato Scorpius con lo sguardo.

Corse su per le scale, e la fermò appena fuori la porta del suo dormitorio, prendendola per un polso.
"Lasciami."-mormorò Danielle, cercando di divincolarsi dalla sua presa.
"Perché?"-disse semplicemente.
"Perché stavo ascoltando?"-mormorò, rimanendo ancora di spalle.
"Perché tu provi qualcosa per me?"-chiese ingenuamente.
"Non è così."-mentì.
"Ok, perché provavi qualcosa per me?"
"Non voglio parlarne."-sbottò girandosi, scoprendo tutta la sua fragilità e le sue lacrime.
"Senti Danielle per favore, parliamone. Dimmi come, dimmi perché. Ti prego, fammi capire come ho fatto a non accorgermene."
"Che razza di stupida domanda è questa?"-sbottò, strattonando il suo polso dalla presa di Albus.-"Perché provavo qualcosa nei tuoi confronti? Forse perché pensavo che fossi qualcuno per cui valesse la pena provare qualcosa. Forse perché quando Scorpius e Rose si sono avvicinati, escludendomi, tu mi sei stato affianco, non mollandomi neanche per un minuto. Forse perché praticamente eri il mio migliore amico e di te mi fidavo."-straripò come un fiume in piena.
"Mi dispiace. Non me ne sono accorto. Mi dispiace di non..."-balbettò Albus ma Danielle lo interruppe.-"Ricambiare?"-disse amara, sembrava quasi divertita da quella situazione. L'imbarazzo era scomparso, facendo posto alla rabbia.
"No, non ho detto questo. Io non so cosa provassi, ero piombato in una totale confusione. Ma sono molto dispiaciuto per il modo in cui ti ho trattata."
"Si beh, io so cosa provavi Albus. Perché anche se una minuscola parte di te provava per me quello che io sentivo per te, te ne saresti accorto. Ed io non ti odio per questo. Non ti odio perché ami Rose. Non ti odio per essere stato il più gran bastardo che si possa trovare sulla Terra. E accetto le tue scuse."-ormai la voce si era stabilita e le lacrime si erano asciugate.
"Ma comunque mi odi."-sorrise amaro.
"Si...si, ti odio. Perché se non ti odiassi per aver rovinato la nostra amicizia, allora dovrei odiare me stessa per averlo fatto. E penso di meritare qualcosa di più.*"-cercò la maniglia con la mano e aprì la porta, entrando e chiudendola alle sue spalle.
Una volta dentro, si appoggiò ad essa, scivolando a terra e singhiozzando silenziosamente, cercando di non svegliare Rose. Anche Albus stava facendo lo stesso, e nello stesso momento pensava che quella si che era un'uscita di scena con i fiocchi.
Danielle invece pensava solo che immaginava una sua futura dichiarazione in un modo totalmente diverso da quello vissuto e, contemporaneamente, cercava di non svegliare la sua compagna di stanza che, chissà come, era riuscita a calare in un sonno senza sogni o incubi.

ANGOLO AUTRICE=
*parte presa da The Vampire Diaries, scena Steroline.
So che il capitolo è corto, ma dovevo finirlo così. Da un po' sto facendo dei capitoli molto corti, quindi il prossimo lo farò di 2.000 parole, promesso.
Ho lasciato spazio un po' ad Albus e Danielle, anche se l'amore di lei non è mai stato messo troppo in evidenza, se non all'inizio proprio. Però volevo staccare la spina dai Rospius ma anche far litigare Danielle e Scorpius e Scorpius e Albus per far avvicinare ulteriormente gli Scorose.
Cooooomunque ho voluto inserire il dialogo Steroline, a parte perché era azzeccatissimo, ma anche perché ho amato quella parte.
Comunque vi ringrazio per gli 11k, grazie davvero.
Credo di aver detto tutto.
Spero vi sia piaciuto e niente
Dubaiii

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