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"Shadowhunters?"-disse, confusa, Caroline.
"Cacciatori, o Cacciatrici, di demoni. Si, esistono anche i demoni. Noi abbiamo un patto con loro, non scritto, ma vocale, hanno giurato sull'Angelo di proteggerci da qualsiasi demone. E no, non sono quei demoni che avete sempre immaginato da bambini, non si nascondono sotto i letti o dentro gli armadi. Ci sono Shadowhunters anche in questo Castello, ma voi non li vedete. Ne vedete solo uno, uno che stranamente è anche un mago. Ha sangue magico nelle vene, ma ha anche il sangue dell'Angelo. È uno Shadowhunter molto abile e ha ucciso gran parte dei demoni che volevamo insidiarsi in questo castello, ma non è importante."-raccontò con ammirazione e rispetto.
"Quindi voi pensate che uno di loro abbia rapito Rose?"-domandò Scorpius.
"È l'unica possibilità che abbiamo."-sospirò-"Hermione saprà dove cercare. Conosce tutti i suoi nemici. Tutte le persone che avrebbero voluto lei e non trovandola avrebbero preso sua figlia, la cosa più importante e preziosa che ha. Conosce tutti i luoghi dove potrebbero averla nascosta, lei sa dove cercare."-disse, e sembrò stesse convincendo solo se stessa.

Hermione sentì un incessante picchiettare alla finestra della sua camera.
Si alzò dal letto, assonnata, cercando di capire chi, alle quattro di notte, le avesse mandato una lettera o un pacco.
Aprì la finestra e il sonno le passò in un istante. Sbiancò di colpo.
Il gufo della McGranitt entrò, lo carezzò prendendo la lettera dal suo becco e subito dopo si appollaiò sulla sua spalla.
Sussurrò:"Rose si sarà cacciata nei guai..."
Appena aprì la lettera vide la grafia tutta disordinata e si allarmò. La McGranitt non scriveva mai in modo disordinato. L'aveva scritta di fretta.
Dopo aver letto la lettera sussurrò:"Avrei preferito che si fosse messa nei guai..."
La lettera recitava:"Cara Hermione,
mi duole dirti che la piccola Rose non si trova, è stata rapita, stasera alla festa di Halloween. Vieni ad Hogwarts, subito. Ti aspetto. Scusami, dovevo ascoltarti e non l'ho fatto.
Corri ad Hogwarts.
Distinti saluti,
Miverva McGranitt."

"Rose..."-sussurrò mentre calde lacrime le solcavano le guance-"La mia bambina."
Sembrava che la voce le fosse scomparsa da un momento all'altro, apriva la bocca ma non usciva nessun suono.
Voleva urlare, sussurrare, sfogarsi, fare qualcosa, ma era immobile mentre le lacrime scorrevano veloci.
Non ci pensò due volte, prese un borsone ed aprì le ante dell'armadio.
Aprì il borsone e infilò ogni cosa che le capitava sotto tiro il più velocemente possibile.
Prese una maglia e un jeans e li infilò velocemente, quasi si dimenticò di mettersi le scarpe.
Ritornò indietro e si mise le scarpe, uscì dalla camera e corse di sotto.
Scese in cantina e prese una vecchia Nimbus2001.
Il gufo la seguì.
Prese una pergamena e scrisse in modo incomprensibile e tremendamente veloce poche parole:"Ciao Professoressa
Sto arrivando.
Ci vediamo tra poco."
La chiuse in malo modo e la diede al gufo che spiccò il volo, così come fece lei.
Si sedette sulla scopa e iniziò a volare, dritta verso Hogwarts.

Rose si svegliò.
Rise del suo strano sogno, qualcuno l'aveva stordita e poi vide il buio.
Appena aprì gli occhi si rese conto che forse non era un sogno.
Si svegliò su un pavimento duro e irregolare. Le lievi escrescenze le pungeva la guancia. Si mise a sedere sul gelido pavimento e la poca luce che le arrivava le fece notare di avere il palmo delle mani leggermente graffiato. Si alzò e iniziò a camminare, non sapeva dove stesse andando o dove volesse andare.
Poi vide delle sbarre. L'avevano rinchiusa, probabilmente in una segreta. La cella era molto spaziosa, di sicuro più grande della sua camera.
Avvolte le mani attorno alle sbarre di ferro, fredde ed arrugginite. Le agitò e si mossero quasi impercettibilmente.
Sentì una risata levarsi davanti a lei, ma non vide nessuno.
Una sagoma alta e sconosciuta emerse dal buio, o forse comparve all'improvviso, non riuscì a capire. Non riuscì a mettere a fuoco la persona sconosciuta in quanto il suo volto era ancora risucchiato dall'oscurità.

"Ti sei svegliata."-la sua voce era così tagliente che sembrò spaccarle i timpani, nonostante non stesse urlando.
"Chi sei e cosa vuoi da me? Dove sono?"-domandò, sapendo già che non avrebbe ricevuto risposta.
"Non importa chi sono, non mi conosci neanche. Da te non voglio assolutamente niente, neanche il mio padrone, ma ci servi. E dove sei...lo capirai da sola quando tua madre verrà a salvarti e sarà costretta a spiegarti tutto."
"Spiegarmi cosa? Ma che stai dicendo?"
"Tutto a suo tempo, strega. Già ti ho detto troppo."-sputò.
Aveva sputato la parola "strega" come fosse un insulto.
"Perché pensi che strega sia un insulto? Sei un magonò?"-domandò, era semplicemente curiosa.
"Non sono un mago o una strega. Non ho sangue magico nelle vene, non discendo da nessuna famiglia di maghi."
"E allora cosa sei?"
"Cosa sono? Uno Shadowhunters."-le rispose sinceramente.
"Credo di non aver capito."-disse confusa.
"Invece hai capito benissimo. Sono un cacciatore di demoni, ho sangue dell'Angelo nelle vene."
"Tu sei completamente pazzo, mi hai sentito? Pazzo!"-urlò.-"I demoni non esistono."-abbassò la voce.
"O si che esistono, ma tu non puoi vederli, e se io non volessi, non vedresti neanche me."
"Tu sei pazzo."-disse solamente, fece dietro-front e andò verso la fine della cella, che sembrava essere infinita.
Appena scontrò contro un muro, si sedette a terra.
Si sentiva strana.
Non aveva paura, non le veniva da piangere, non era arrabbiata o frustata, era stranamente calma.
Di solito le persone rapite iniziavano ad urlare, gridare, piangere, lei era completamente e stranamente calma.

"Mia madre verrà a salvarmi, Scorpius si accorgerà della mia assenza."-si ripeteva, ma non era impaurita.
Era combattuta, voleva andarsene ma non voleva mettere in pericolo sua madre o Scorpius o chiunque altro.

Intanto Hermione era arrivata ad Hogwarts, tutta trafelata ed affannata, ma era arrivata.
Era direttamente comparsa fuori la finestra dell'ufficio della McGranitt.

"Oh eccoti Hermione."-sospirò di sollievo la McGranitt.
"Minerva."-la salutò frettolosamente, lisciandosi i vestiti, spiegazzati dal vento, e i capelli arruffati con le mani.
Si rivolse ai quattro ragazzi immediatamente.
"Cosa è successo?"-domandò-"Dov'è la mia Rose?"
"Non lo sappiamo Hermione, mi hanno detto tutto quel che sapevano. Tu sai dove potremmo cercare?"-domandò precipitosamente l'anziana preside.
"Prima tappa: Malfoy Manor."

ANGOLO AUTRICE:
Ehy ragassuoli
Non ho capito bene se vi vada a genio sto fatto degli Shadowhunters ma mi piace mischiare i vari fandom, far incontrare persone di saghe con delle altre.
Comunque Dylan O'Brien sta a Roma e indovinate la sfigata che non può andarci nonostante stia a 2 ore e mezza da casa sua? ECCOMIIIII
Comunque spero vi sia piaciuto e niente
Dubaiii 

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