22.

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22.

Quanto tempo era passato? 3 ore? Forse anche 4. Rose non lo sapeva con certezze, andava per un'idea.
Era stesa sul pavimento, ormai insensibile al freddo. Guardava il soffitto con la luce che emanava la stregaluce. Aveva un sassolino in mano che buttava in alto, lo riprendeva al volo e lo faceva volare nuovamente.

"Un sassolino."-sussurrò-"Due sassolini. Tre sassolini. Quattro sassolini."

Sentì un gran trambusto al piano di sopra, come un portone che esplode.
Un portone che esplode.
Rose si drizzò a sedere, poi si alzò in piedi, correndo verso le sbarre.

"Mamma! Mamma vattene! Non mi faranno del male!"-urlava, sperando che la sentissero.
"Non hai....contro..."-sentiva a tratti, come quando sei a telefono e c'è un interferenza.
"Dio Santo, mamma vattene via!"-sbatteva le sbarre.
Vide dei simboli incisi, non erano di sua conoscenza e poco cose non sapeva.
Sentì qualcuno scendere le scale.
"Jace!"-lo richiamò-"Tirami fuori di qui! La uccideranno!"
"E chi è Jace?"-chiese una voce in un flebile sussurro.
"Scorpius..."-sussurrò Rose-"Vattene! Ti uccideranno! Io sto bene, non mi stanno facendo niente!"-cercava di convincerlo.
Entrò nel suo campo visivo e dietro di lui comparvero Danielle, Albus e Caroline.
"Dio che idioti."-sbottò.
"Dopo un viaggio di circa 3 ora e mezza me ne vado? Ma anche no."-disse divertito.-"Allontanati."-disse poi, tornando serio.
Lei lo fece, cosa ci guadagnava ad opporsi?
Scorpius sguainò la bacchetta e andò vicino alla serratura.
"Alohomora."-pronunciò.
"Vabeh, buonanotte Scorp. Non vedi queste rune incise? Servono di sicuro per rafforzare la sicurezza."-gli fece notare con la stregaluce in mano.
"Ma ci deve essere una...una soluzione per tirarti fuori!"-esclamò Danielle.
"Servono delle altre rune..."-sussurrò Rose, pensando.-"Jace! Ovvio! Le rune centreranno qualcosa con gli Shadowhunters!"
"Jace, quindi, è uno Shadowhunters?"-chiese Caroline.
Conoscevano gli Shadowhunters?
"Si! Andatelo a cercarlo, uno solo però. Insieme siete...ben visibili."-diede un consiglio.
"Mi avete chiamato?"-esplose una voce alle loro spalle.
"Jace! Dio!"-esclamò Rose e lui passò avanti.
"Cosa vuoi? Non posso stare qua sotto, c'è tua madre e tu sai..."-si bloccò, poi continuò, guardando gli altri quattro ragazzi.-"E se è per questo, neanche loro."-li indicò.
"Jace, Clary vorrebbe che tu facessi la scelta giusta. Sento che queste sono rune vostre, disinnescale o cose del genere."-cercò di levare sull'argomento 'Clary'.
"Non parlare di lei."-le disse tra i denti, scandendo ogni parola.
"Clary vorrebbe che tu stessi dalla parte dei Buoni. Vorrebbe che tu facessi la cosa giusta, non uccidere una persona per avere lei."
"Tu non la conosci..."-sussurrò minaccioso.
"No, ma ogni eroina è fatta così."-constatò.-"Ti aiuterò, te lo giuro. Farò di tutto per farla resuscitare, ruberò le cose che devo rubare quando il Ministero manderà i rinforzi. Ti prometto che farò di tutto per aiutare te e lei, ma fai la cosa giusta."-lo pregò.
Scorpius, Danielle, Caroline e Albus erano rimasti inebetiti. Non sapevano cosa stesse succedendo, chi fosse Clary o proprio il ragazzo difronte a loro.
Jace mise una mano in tasca e ne estrasse un oggetto grande quanto la sua mano. A prima vista sembrava una penna, invece guardando meglio era più un segmento di forma cilindrica.
Incise sulle sbarre delle linee e la porta balzò via dai cardini di pochi centimetri.
Rose ne uscì illesa.
"Sapevo avresti fatto la cosa giusta."-gli sorrise, abbracciandolo.
Scorpius aspettò che si staccasse per correrle incontro, abbracciandola.
Le accarezzò i capelli e la schiena, sussurrandole all'orecchio:"Mi sono preoccupato come mai prima d'ora. Ho temuto di perderti."
Jace si rispecchiava in quel ragazzo. Rispecchiava sé stesso e Clary, ma essa non c'era più. Erano innamorati, molto.
"Mi sei mancato."-sussurrò Rose.
Si staccarono giusto quel poco per guardarsi negli occhi.
Venne quasi spontaneo. Scorpius si avventò sulle sue labbra e lasciò di sasso tutti, anche Jace.
Pensava fossero fidanzati, invece non lo erano. Quel gesto era stato impulsivo, lo aveva fatto per dimostrarle quanto lui la sosteneva. Sembrava un normale bacio, ma i loro sguardi prima di esso avevano detto tutto.
Gli occhi sono lo specchio dell'anima.
Jace aveva letto tutta la preoccupazione, la solitudine che avevano provato in quelle poche ore di distanza, l'amore.
Ma non è Jace il protagonista.

Rose inizialmente sembrò sorpresa poi, però, chiuse gli occhi e schiuse le labbra, rispondendo al bacio.
Scorpius portò le mani sulle sue guance, accarezzandole gli zigomi.
Appena si staccarono, Albus ebbe un fremito, svegliandosi dal suo stato di stupore.

"Non abbiamo tempo! Tua madre è di sopra, insieme ci sono solamente Malfoy e la McGranitt!"-esclamò, risvegliando un po' tutti.
"Dalla vostra parte avete il miglior Shadowhunter di questo secolo, non temete."-si pavoneggiò Jace.
"Odio i palloni gonfiati."-sbuffò Scorpius, salendo le scale.
"Davvero? Tu lo sei, evidentemente."-rispose a tono Jace.
Scorpius non rispose perché ormai dovevano salire l'ultimo scalino.
"Mamma!"-esclamò Rose, correndo verso la madre al centro della sala.
"Rose."-sussurrò sua madre, incredula, stringendola tra le braccia.
Una risata si levò nell'aria.
"Uccidere mamma e figlia mi intriga tantissimo."-parlò un ragazzo.
Aveva i capelli così biondi da sembrare bianchi, gli occhi completamente neri, un fisico muscoloso ed era alto, molto alto.
"Sì ma...peccato che tu non ucciderai neanche una mosca, fratellino."-era una ragazza.
Rose si staccò dalla madre, guardando ovunque. Non vedeva ragazze all'infuori di lei, Danielle e Caroline.
"Mi sa che il Conclave ti butterà in una delle tante celle della Città Silente."-continuò un'altra voce.
Rose spostò lo sguardo su Jace. Era evidentemente sconvolto e boccheggiava, con le lacrime agli occhi.
Dal buio uscirono due sagome, completamente diverse.
Due ragazze, completamente diverse l'una dall'altra. Una bassa, non superava il 1.50, l'altra alta, sul 1.80 sicuramente. Una con una chioma rossa ribelle, l'altra con un chioma nera perfettamente ordinata. Lentiggini sul viso della rossa, occhi verdi, non una traccia sul viso della nera, occhi neri.
"Clary."-sentì dire da Jace.
"Jace."-sussurrò Clary, guardandolo.
"Jace ma tu eri..."-boccheggiò la nera.
"Isabelle, da quanto tempo..."-sussurrò Jace.
"Ma la smettete? Dopo fate quel che volete con chi volete, ora fatemi uccidere questa donna."-intervenne Lucius Malfoy, dalla cima della rampa di scale.
"Lucius."-disse Hermione, con la voce che spruzzava odio ovunque.-"Accordi con gli Shadowhunters? Astuto."
"Lo sono sempre stato."-alzò le spalle con fare ovvio.
"Sebastian, potresti dire ai demoni di uccidere tutti i presenti? Tranne mio figlio e mio nipote, che verranno qui, giusto?"-li guardò.
"Ora voglio scegliere io."-sputò Draco.
Lucius posò uno sguardo disgustato sul figlio, poi sorrise sghembo e posò lo sguardo su Scorpius.
"Scorpius, vieni."-lo invitò.
"Col cazzo."-sputò a terra.
"Decisioni vostre."-scrollò le spalle.
All'improvviso il salotto si riempì di cani, cavalli, coccodrilli e animali vari.
"E questi sarebbero i vostri demoni?"-rise Rose.-"Andiamo, state scherzando."
"Credimi, non sono molto belli visti dai nostri occhi."-disse Isabelle, brandendo una frusta dorata.
Clary e Jace si stavano baciando. Lei era viva e lui sembrava esprimere felicità da tutti i pori. Ma la felicità terminò presto perché presero anche loro parte alla mini battaglia che stava per scoppiare.
"Ragazzi, tutti vicino a me!"-esclamò Hermione.-"Correte qui!"-urlò poi.
"Mamma ma...?"-stava per chiedere Rose.
"Voglio smaterializzarmi."- le sussurrò.
Solo che le due non si erano accorte di due cani che le saltavano addosso.
"Mamma!"-riuscì ad urlare Rose, poi si portò le mani sulla faccia, istintivamente.
Non sentì nessuno graffiarle il viso o azzannarla, sentì solo uno schizzo sul proprio corpo.
Aprì gli occhi e vide che i due cani non c'erano più e che lei era schizzata di nero. Quella sostanza stava corredando i suoi vestiti.
Davanti a lei, al posto degli animali, una ragazza dai lunghi capelli castani.
Non le ci volle niente per riconoscerla.
"Scusate per il ritardo."-si scusò Francesca, ghignando, mentre brandiva una spada lucente.
Rose si sforzò e riuscì a vedere tutti i tatuaggi neri che spiccavano sulla sua pelle diafana.
"Tu sei una..."-boccheggiò Rose.
"Una Shadowhunter?"-chiese, finendo al posto suo-"Si, lo sono."

ANGOLO AUTRICE=
Eh si! Non è Rose la Shadowhunter bensì Francesca!
Comunque, prima di qualche casino, voglio chiarire che SO che il sangue degli Shadowhunters domina sugli altri, ma è una storia di mia invenzione e qualche strappo alla regola non conta, giusto?
Comunque, secondo voi morirà qualcuno in questa mini-battaglia? Se si, chi? Con questo non dico che morirà qualcuno, ma chi lo sa.🌝
Penso che continuerò la Dramione, non so se pubblicherò un capitolo domani o no, dipende se ho la luna storta o dritta.
Scusate per l'orario, molti di voi leggeranno domani sicuramente.
Comunque credo di aver detto tutto.
Spero vi sia piaciuto e niente...
Dubaiii

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