Lì per lì rimasi un po’ sconvolta, a tal punto che gli risi in faccia senza volerlo. “Lo so che siamo troppo giovani. Che è una cosa da matti, ma…ho voglia di pensare al mio futuro insieme a me. Il nostro futuro. Non voglio pensare a mettere su famiglia, ne cose strane. Solo stare insieme, come una vera e propria coppia. L’ho sempre pensato. Tu…che ne pensi?”. Era ancora in ginocchio che mi guardava dal basso, “Sì.” Dissi io ridendo, “Sì che cosa? Che sono un pazzo?” “No…” dissi io ridendo, “No?” “Sì..”. Ero molto emozionata, e non riuscivo a dire altre parole oltre al sì. “Spiegati meglio..” stava sudando davanti a me, “AHAAHHAHA Sì, ti voglio sposare.” Dissi io facendolo alzare. Mi infilò l’anello al dito. Poi mi abbracciò forte. “Non sai quanto sono felice… Che bello… Non ci posso credere. Tra qualche mese saremo marito e moglie.” Disse lui sorridendo. Cazzo. C’era un grosso problema. “Louis. C’è un problema.” “Sei già sposata.” Disse lui guardandomi negli occhi, “Sono minorenne.” Dissi io preoccupata, “Ne devi fare 18 tra una settimana o mi sbaglio?” disse lui sorridendo e prendendomi in braccio trasportandomi sul divano. “AHAHAHA Già… giusto…”. Me lo ero completamente dimenticato che tra una settimana sarei diventata maggiorenne. Come al solito non ricordavo nemmeno la data del mio compleanno. Mi fece distendere sul suo comodo divano e si mise su di me ridendo. “Che ti ridi?” “Mi immagino la faccia di tua mamma e della mia.” “Oh mio Dio. Ma sono troppo giovani!! No, no, no! Non se ne parla nemmeno.” Dissi io imitando la voce di mia mamma, “Promettimi che non ti farai condizionare da tua mamma.” “No, promettimelo tu.” “Te lo giuro io.” “Anche io.” “Quindi...Tutto quello che diranno, niente. Ok?” “Certo.” “Ti amo” “Cert…Ah no aspetta.. Anche io.” Dissi io ridendo. “Ti sto odiando per adesso.” “Un istante fa hai detto che mi ami.” Dissi io mettendo il broncio, “Madonna….” Rise poi mi baciò il collo. Mentre che ridevamo e ci facevamo le coccole, mi suonò il telefono, “AHAHHA Aspetta, mi suona il telefono!” Dissi io cercando di levarmelo da dosso, “Uffa…”. Ammaccai il verde e risposi, “Pronto?” “A che ora è che torni?”. Era mia madre. “Perché? Che ore sono?” “Le undici.” “Come le undici?” “Sì, sono le undici. E domani hai scuola.” “ Ma se domani…” “Non ci pensare nemmeno.” “Non posso dormire da Lou?” “Cosa?! No.”. Iniziava bene questo matrimonio… “Dai… Dormo qui e domani mattina presto vengo lì e prendo lo zaino e vado a scuola.” “Ti ho detto di no.” “Fammi parlare con papà.”. Sono sicura. Mi avrebbe detto sì. “Che c’è Sum?” “Papi… posso dormire da Lou? Ti prometto che domani mattina torno presto a casa e poi subito a scuola. Ti prego.”. Si è sempre fidato di me, mi ha sempre mandato fuori casa. E poi… anche se lui non lo sapeva, non poteva temere niente. Perché già quello che è stato fatto è stato fatto. “Mi prometti che non mi farai stare in pensiero, e che non combini guai?” “Certo papi. Ti fidi di me?” “Mi sono sempre fidato.” “Continua a farlo traanquillamente.” “Va bene… Buona notte cucciola.” “Ciau papi.”. Ero sempre la sua bambina. “Che cosa cariiina.” Disse lui sorridendo. “Sono la sua bambina, aw.” “No, la mia.” “No.” “Sì.” “NO.” “Sì.”. Disse così e mi prese per le gambe catapultandomi sulla sua schiena, “LOOUIISS!” dissi io dandogli pugni sulla schiena. Mi portò in camera sua, e mi lasciò sul suo letto, “Vuoi la mia roba per dormire, eh bimba?” “Magari..” dissi io sorridendo. Aprì il suo armadio e uscì fuori un paio di pantaloni di tuta ed una maglia larga. Me li tirò in faccia, “Gentilissimo eh.” Dissi prendendoli e andando in bagno. Rise. Dopo un po’ tornai con il mio grosso “pigiama”. Era già sotto le lenzuola, quando tornai. Mi infilai anche io, “Ciao futuro marito.” Dissi appoggiandomi al suo petto, “Ciao futura moglie.” Disse lui stringendomi. “Uddio. Pensaci. Tra qualche mese saremo insieme qui, ma come marito e moglie.” “Sembra figo.” “ Lo è.” Dissi io dandogli un bacio sul collo, “Sì, ma la porti tu la spazzatura fuori eh.” Dissi io seria, “E farai te il bucato.” Disse lui, “ Certo… certo…” “Certo.” Disse lui ridendo. “Sei brutto, brutto, brutto.” Dissi io toccando con insistenza la sua guancia, “Sei bella te oh…” disse lui ridendo, “Fanculo.” Dissi io girandomi dall’altro lato e facendo finta di dormire. Si avvicinò a me e mi fece il solletico, “Fanculo? Fanculo? Al tuo futuro marito fanculo?” “HAHHAHAHAAH LASCIAMI LASCIIIAAMIII! AHAHAH” dissi io agitandomi nel letto. Dopo un po’ la finì prendendomi di peso e facendomi appoggiare a lui, “Buona notte amore.” “Notte Loulou.” Dissi prima che mi baciò la nuca. Era mezzanotte quando mi addormentai