Capitolo 10

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In casa non c'è nessuno, non vola una mosca e probabilmente sia Mia che Diego dormono. Poggio la borsa e le chiavi sul tavolo in cucina e vado a controllare in camera da letto. Sono lì entrambi, Diego steso sul letto e Mia che dorme beata sul suo petto nudo. Le lacrime cominciano a riempire i miei occhi e mi rendo conto che è l'immagine più bella che abbia mai visto.

Prima che Diego si accorga di me prendo il cellulare e gli scatto una foto, così da ricordare questo momento magico.

Continuo a fissarli e rimango impalata sulla porta per la bellezza della scena, fino a quando Diego non mi vede:

"Che vuoi?" domanda freddo.

"Volevo ricordarti che stasera abbiamo appuntamento con i tuoi amici" affermo.

"Non abbiamo bisogno di te. Mia ed io possiamo anche andare da soli" continua duro come una roccia.

A quelle parole mi crolla il mondo addosso e le lacrime che avevo conservato mentre li fissavo scorrono prepotenti lungo le mie guance. Chiudo la porta alle mie spalle e mi rifugio in camera di Mia, tra quelle pareti rosa che mi fanno ritornare bambina, mi fanno pensare alla spensieratezza dei bambini e ai problemi che non esistono quando sei la gioia di mamma e papà.

Tutto cambia quando cresci, devi essere forte per superare tutti gli ostacoli che la vita ti mette davanti.

Mi siedo sul letto con le gambe tirate al petto e comincio a piangere come una bambina impaurita. Dopo un po' sento il rumore di alcuni passi, alzo la testa e Diego si sta sedendo accanto a me. Poggia la sua mano sulla mia e allarga le braccia per far si che io mi accoccoli, ma stavolta non ci casco. Se ha detto quelle parole vuol dire che non ha bisogno di me, tanto quanto io ho bisogno di lui.

"Tua mamma mi ha detto che se non riusciamo a risolvere i nostri problemi è meglio finirla. Credo sia arrivato il momento" sospiro cercando di sostenere il suo sguardo.

"Smettila di dire cazzate e vieni qui" afferma allargando nuovamente le braccia.

Non gli do ascolto e continuo a parlare:

"Non prima di dirti che ho bucato la ruota e Gabriele si è trovato a passare di lì e mi ha aiutata" dico con la consapevolezza di fare la cosa giusta.

"Questa gente è il passato e tu sei il mio presente, come io sono il tuo e soprattutto sei il mio futuro" ammette prendendomi le mani e tirandomi verso di lui.

Mi stringe forte e ancora una volta, siamo qui a fare pace, con la certezza che sarà sempre così perché non possiamo stare lontani.

Prende il mio viso tra le sue mani e mi bacia dolcemente. Sfiora la lingua con la sua ed io mi perdo in quel bacio perfetto. Mi abbandono alle sue labbra e alle sue braccia, chiudendo gli occhi e immaginando il nostro futuro insieme. 

Ballo per amare (wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora