Capitolo 19

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Sono talmente arrabbiata che non ho intenzione di rivolgergli la parola. Sua madre mi ha dato ragione, lui, invece, ha pensato che darmi due schiaffi era la soluzione migliore.

La seconda parte del saggio verrà aperta dal gruppo caraibici con una bachata ed io sono pronta per esibirmi con Diego. Sono appoggiata allo stipite della porta che divide i camerini dal palco quando sento Diana parlare, non la solita presentazione:

"Oggi ho intenzione di raccontarvi una storia. Non voglio dilungarmi molto, ma è mio dovere farlo. Aurora è arrivata nella mia palestra quando aveva solo 10 anni ed è sempre stato un piacere vederla lì felice e contenta. Ha dovuto affrontare mille problemi, ma quando metteva piede in aula, si lasciava tutto alle spalle. Poi è diventata qualcosa di più. È diventata la fidanzata di mio figlio e la mamma di mia nipote e mi ha reso la persona più felice di questo mondo. Non sono qui a raccontarvi la loro storia, ma ne hanno passate tante e a volte ho pensato che non ce l'avrebbe fatta nemmeno a diplomarsi. E invece, ecco qui il grande giorno" - parla a raffica ed io mi emoziono ad ogni singola parola - "Aurora vieni qui" esclama per farmi avvicinare a lei.

La raggiungo al centro del palco e nel frattempo lei ha preso il mio diploma. Non me l'aspettavo perché mi aveva detto che avrei dovuto aspettare a giugno per averlo e invece eccolo qui, davanti ai miei occhi. Finalmente sono anche io un'insegnante di danza.

"Non so che dire, davvero" - ammetto mentre le lacrime continuano a rigarmi le guance e Diana mi stringe forte.

Parte un applauso generale e non è solo per il nostro abbraccio. Quando Diana mi lascia, mi volto e alle mie spalle c'è Diego, pronto ad esibirsi con me nella coreografia che stavamo preparando per il giorno del mio diploma. Mi lascia un bacio sulle labbra, mi prende la mano e mi porta al centro del palco. Parte la musica ed io e lui cominciamo a ballare e la gioia si impossessa di me.

Gli sorrido e sono fiera di lui perché ci abbiamo messo un po' per convincerlo a fare questa coreografia.

Quando la musica termina e ci prendiamo i meritati applausi, mi sento davvero soddisfatta.

A quel punto Diego si allontana da me e prende un fascio di rose rosse dalle mani di Diletta.

"Ti riporto nella tua città. Lì dove sei sempre voluta andare. Ti riporto a Londra. Ti amo" leggo a voce alta e non ci credo, questa sera troppe sorprese e l'emozione prende il sopravvento.

"Grazie davvero" - affermo abbracciandolo - "Grazie anche a te Diana, perché senza di te non sarei arrivata a questo traguardo" continuo abbracciandola nuovamente.

Mi ritrovo stretta nell'abbraccio di due delle persone più importanti della mia vita e continuo a rendermi conto che sono davvero fortunata.

CCryg

Ballo per amare (wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora