Capitolo 49

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Un giorno ti senti la donna più felice del mondo, l'altro senti che il mondo ti sta per crollare addosso e tu non sai cosa fare. Non lo sai perché ti sembra che la persona che ami da più di due anni non capisca quanto soffri ogni volta che scopri qualcosa sul suo conto.

Questa mattina ho trovato sul telefono di Diego dei messaggi con una certa Elvira, un'amica di Francesca, una mia cara amica. Ha sempre voluto Diego, dal primo momento, ma non l'ha mai confessato e, adesso, ha deciso di rovinare il mio matrimonio.

Nel messaggio che ho trovato c'è scritto: "Ho bisogno di vederti. Mi manchi!".

Non sono per niente lucida e sto continuando ad urlare contro Diego.

"Io non ce la faccio più. Cosa vuol dire questo messaggio?" gli chiedo per l'ennesima volta, in attesa della verità.

"Ti giuro che non lo so. Io non l'ho mai vista, se non con te" ammette, ma io non gli credo, non può essere uno sbaglio quel messaggio.

"Io me ne vado. Basta Diego" affermo prendendo le chiavi dell'auto per andare via. "Dove stai andando? Fermati!" esclama bloccandomi il braccio con una mano. "Torno a prendere dopo Mia" continuo lasciandolo lì impalato.

Le lacrime cominciamo a scorrere lungo le mie guance e mi si annebbia la vista. Scendo le scale, ma le mie gambe cedono e inciampo su uno scalino. Mi ritrovo per terra e comincio a scendere le scale da seduta, senza battere la testa. Cerco di mantenermi la pancia, ma è inutile. Quando mi fermo, allargo le gambe e vedo del sangue scorrere.

Urlo a più non posso e vedo Diego raggiungermi fin dove sono. Mi prende in braccio e mi carica in auto. Avvisa sua madre per far controllare Mia e mi accompagna in ospedale.

Sono davvero spaventata, ho paura per il mio bambino, ho paura di quello che gli possa succedere, ho paura che il mio piccolino possa andare via. Ho paura che il mio piccolino non sia più qui, che il suo piccolo cuoricino si sia fermato. E se ciò avvenisse purtroppo saprei già a chi dare la colpa.

Quando arriviamo in ospedale, mi portano d'urgenza a fare un'ecografia per controllare il bambino e nel frattempo cercano di fermare l'emorragia, ma io ormai ho perso le speranze.

La ginecologa sta cercando di sentire il battito, ma le mie orecchie non sentono nulla. "Mi dispiace. Non ce l'ha fatta. Deve essere sottoposta ad un raschiamento" confessa guardando me e Diego.

Scoppio a piangere mentre mi preparano per l'operazione. Questa volta non è colpa mia, questa volta il mio bambino non c'è più a causa di Diego.

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Ballo per amare (wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora