Capitolo 46

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Mi hanno sempre detto che i matrimoni sono strazianti ed è proprio vero. La giornata è passata in un batter d'occhio ed io sono ancora nel pallone e, soprattutto, ho i piedi distrutti. Sono, però, euforica perché devo dire a Diego della gravidanza e non vedo l'ora.

Siamo ormai soli, sono andati via tutti e mia madre ha portato Mia con sé, così da poter passare la nostra prima notte da marito e moglie in tranquillità.

Salgo le scale per raggiungere la camera a messa a disposizione dai proprietari del ristorante per la nostra prima notte, mentre lui sta sistemando le ultime cose relative alla giornata appena conclusa. Avrei voluto fargli compagnia, ma sono davvero stanca e devo stendermi un po', ma soprattutto devo preparare il suo regalo di nozze, che non sono io, almeno per ora.

Apro la camera e tolgo subito le scarpe dai piedi e tiro un sospiro di sollievo per la fine di quella giornata stressante, ma allo stesso tempo bellissima.

Non credo ancora al fatto di essere diventata sua moglie, ora a tutti gli effetti, ma è proprio così. Finalmente siamo insieme e nessuno potrà più separarci.

Prendo la borsa che ho preparato con le mie cose e cerco la scatolina che ho preparato per dargli la bella notizia.

Ho deciso di mettere il test di gravidanza in una scatolina di un bracciale e di darglielo come regalo di matrimonio, so che sarà felicissimo.

"Eccomi qua!" - esclama entrando in camera - "Che giornata" continua raggiungendomi sul letto, stendendosi poi al mio fianco.

"Mi fanno malissimo i piedi, ma sono la donna più felice del mondo. Ora sei solo mio..".

"Lo ero anche prima e lo sarò per sempre" ammette senza farmi continuare per poi avvicinarsi a me e lasciarmi un tenero bacio sulle labbra che io prolungo schiudendole, facendo spazio alla sua lingua che continua a giocare con la mia.

"Questo è per te" - gli dico porgendogli la scatolina – "Il mio regalo di matrimonio".

La prende dalle mie mani e con la curiosità di un bambino di 5 anni il giorno di Natale, la apre e spalanca gli occhi appena vede il contenuto.

"Auguri papà" gli dico quando alza gli occhi per cercare conferma nel mio sguardo.

A quelle parole i suoi occhi si riempiono di lacrime e mi stringe forte, cominciando a baciarmi ovunque, partendo dal collo fino ad arrivare alla pancia, coperta dal tessuto dell'abito.

Mi fa sedere al bordo del letto e comincia a sbottonare, lentamente, ognuno dei bottoni che percorrono la mia schiena. Le spalline del vestino cadono delicatamente e mi alzo in piedi per farlo scorrere lungo il mio corpo e raggiungere il pavimento. Mi volto verso di lui in intimo bianco di pizzo e mi sposto i capelli su un solo lato. Si avvicina a me ed io comincio a sbottonargli i bottoni della camicia che faccio volare via, accanto al tulle del mio vestito. Lo stesso fa il suo pantalone e a quel punto mi trascina su di lui sul letto che ci accoglie in questa prima notte da marito e moglie.

Fa fatica a slacciare il corsetto che indosso, ma quando ci riesce continua a baciare ogni centimetro della mia pelle, fino ad arrivare alla mia pancia, nuovamente, che si prepara ad ospitare un altro bambino. Mi guarda dall'alto per qualche secondo e poi affonda in me delicatamente, continuando a baciarmi. Mi muovo insieme a lui per far si che il piacere si diffonda in noi.

Non ci credo ancora, non credo al fatto che ora siamo più legati che mai. Se penso a quante ne abbiamo passate, non avrei mai potuto immaginare di arrivare fin qui, fino al giorno del nostro matrimonio. Quel matrimonio che ho tanto desiderato, quel matrimonio che sognavo sin da bambina: il mio matrimonio con lui, l'uomo che amo più di qualsiasi altra cosa al mondo. 

Ballo per amare (wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora