Capitolo 44

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Quando mi sveglio la mattina seguente, al mio fianco trovo solo Mia e un biglietto sul cuscino di Diego. Allungo il braccio per prenderlo e lo apro:

"Porta male vedere la sposa prima del matrimonio, sono andato a prepararmi da mamma. Ti aspetto lì, dove diventerai mia per sempre".

Mi siedo al centro del letto e sorrido pensando al fatto che tra poche ore sarò sua moglie e sarà così per sempre. Lascio un bacio sulla guancia di Mia facendo attenzione a non svegliarla, per lei è ancora presto.

Mi alzo dal letto e raggiungo la cucina per fare colazione prima dell'arrivo di estetista e parrucchiera per trucco e parrucco. Sono certa che sarà una giornata fantastica e che al termine sarò ancora più felice di quanto non lo sia già adesso.

Dopo aver fatto colazione, vado in bagno a fare una doccia e il getto di acqua calda mi accarezza la pelle che diventa limpida sotto le goccioline. Al termine, indosso il mio intimo in pizzo bianco e la mia vestaglia di seta dello stesso colore.

Mia dorme ancora, quando sento bussare al campanello e vado ad aprire convinta che sia arrivato il momento di dare inizio alla mia trasformazione, ma non è così. Un fascio di rose rosse si materializza davanti ai miei occhi e sono certa di chi sia il mittente. Lascio la mancia al fioraio e prendo la composizione, chiudendo poi la porta alle mie spalle.

"Non fare tardi mi raccomando. Lo sai non mi è mai piaciuto aspettarti troppo. Ti amo. Diego".

Come si fa a non amarlo? Mi ha spiazzata di nuovo e sono certa lo farà per il resto della giornata.

Ormai sono pronta e lo è anche Mia che si è svegliata mentre la mia estetista mi stava sistemando il trucco. Menomale che Diletta è venuta a darmi una mano nel prepararla, altrimenti avremmo fatto tardi. Non indosso il mio abito da sposa, ma qualcosa di più semplice per la cerimonia in comune: un tubino bianco con una gonna di tulle che si allaccia sui fianchi e scende fino a terra. Ho legato i capelli in uno chignon morbido e un trucco leggero a coronare il tutto. Mia, invece, indossa un vestitino di tulle rosa cipria e le ballerine dello stesso colore.

Raggiungiamo il comune in auto, guidata rigorosamente da mio fratello, che sarà mio testimone insieme a Diletta, Stella e Mauro.

Quando mi ritrovo davanti all'entrata della sala dove Diego mi sta aspettando mi manca il respiro e faccio fatica a muovere i piedi per raggiungerlo. Le porte si spalancano e finalmente lo vedo, lì che mi attende con gli occhi lucidi e il suo abito elegante. Mi tende la mano e quando la afferro, tiro un sospiro di sollievo, sono accanto a lui e sono al sicuro.

"Se siete venuto fin qui ad esprimere la vostra volontà di contrarre matrimonio, vuol dire che siete certi della vostra scelta ed io posso dichiararvi legalmente marito e moglie".

A quel punto Diego prende la mia mano e mi infila la fede ed io faccio lo stesso con lui. Poi, poggia una mano sul mio mento e mi avvicina a lui per baciarmi. Mi prende la mano e dopo aver aspettato l'uscita di tutti dalla sala, raggiungiamo l'esterno per i festeggiamenti con i nostri parenti e amici.

"Ti amo" midice sotto l'arco dell'ingresso del comune e dopo mi bacia mentre tutti ipresenti ci applaudono forte. Adesso posso urlarlo forte: SONO SUA MOGLIE.    

Ballo per amare (wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora