Capitolo 27

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"E così non ti fidi più di me?" chiede guardandomi fisso negli occhi.

Mi mancano le parole e non so davvero cosa dirgli. Mi sono sempre fidata di lui e non smetterò mai di farlo, nonostante tutto.

"Mi rispondi?" domanda nuovamente sporgendosi verso di me.

"Mi fido di te come non mi sono mai fidata di nessuno ed è per questo che mi ritrovo in questa situazione, ma stasera la mia fiducia è andata a farsi un giro dopo aver sentito ciò che ha detto Laura" rispondo tutto d'un fiato.

"Scusami" – mi dice prendendomi la mano – "Non so cosa mi sia preso, ma ti giuro che quello che ha detto Laura non è vero" ammette sincero.

"Lo so, Stella ha registrato tutto e mi ha fatto ascoltare, ma avresti potuto parlare anche davanti a me" affermo con le lacrime agli occhi ripensando alle sue parole.

Non mi avrà dato una soddisfazione in mia presenza, ma lo ha fatto in mia assenza e lo amo anche per questo, perché, nonostante tutto, sa come difendermi.

"Ma se facessimo pace alla nostra maniera?" mi chiede malizioso, avvicinandosi.

"Diego!" esclamo e scoppio a ridere, ma orma è già su di me e mi sta riempiendo di pizzichi sulla pancia.

È l'uomo della mia vita e non saprei sostituirlo con nessuno.

"Fammi chiamare Stella e Rosanna per dirle che posso andare via" affermo divincolandomi per prendere il cellullare dal comodino.

Con Diego sopra di me, non riesco a comporre il numero, ma alla fine ci riesco e attendo che risponda.

"Stella potete andare, tutto bene" affermo ridendo perché Diego ha cominciato a farmi il solletico.

"Vedo che vi state divertendo a litigare" – ammette Stella dall'altro capo del telefono – "Ci sentiamo più tardi" continua staccando la chiamata.

"Sei sempre il solito" ammetto capovolgendo la situazione, prendendo poi un cuscino per colpirlo in pieno viso.

"Vuoi la guerra? E guerra sia" afferma credendo di avere a vittoria in tasca, ma io ho le mie armi segrete.

"Diego..." lo chiamo mentre si divincola per prendere un cuscino alle sue spalle, senza liberarsi della mia presa sui suoi fianchi.

"Che c'è?" chiede.

"Ti amo più di quanto ami me stessa" lo spiazzo.

Infatti si volta e lascia perdere il cuscino, mi stringe i fianchi tra le sue mani e mi attira a se per baciarmi senza sosta.

"Aspetta, aspetta!" esclama Diego quando sente il suo telefono squillare.

Allunga il braccio e sblocca lo schermo, soffermandosi a leggere il contenuto del messaggio.

"È Laura!" esclama ed io comincio a perdere le staffe.

"Che vuole?" domando.

"Ci chiede scusa, soprattutto a te, e ha detto che ci vuole bene" afferma leggendo nuovamente il testo.

Sorrido con la consapevolezza che con Laura dovrò sicuramente parlare.

Diego mi tira di nuovo verso di sé e continua a baciarmi. Stavolta mi soffermo a pensare che tra qualche mese saremo marito e moglie.

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Ballo per amare (wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora