2. Cambiamenti non imminenti.

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Non poteva crederci... Lo riguardò per essere sicura che fosse lui. Era davvero cambiato... Nel portamento, nello sguardo... Aveva sentito che era partito per certe missioni, ma non immaginava che l'avrebbero fatto diventare così! Lo guardò ancora e fu travolta dai ricordi... In fatto di vestiti non era cambiato... Sempre modesto, jeans, camicetta da campagnolo a quadri. Eppure sentiva che dentro di lui qualcosa era mutato... come se qualcosa si fosse rotto.
Si voltò verso lei improvvisamente e lei di conseguenza si girò verso il lato opposto per non fargli capire che poco prima lo stesse fissando imbambolata. Tornò ad osservarlo quando lo vide distrarsi a guardare fuori. Da come però, le aveva rivolto lo sguardo appena arrivata, aveva sentito che ciò che era successo tra loro due era rimasto nel suo cuore nello stesso posto dove lo aveva lasciato. Rimase lì intenta a studiarlo, attenta a non farsi scoprire.
Si era fatto crescere di più i capelli, rispetto a quanto si ricordasse, ed erano leggermente più biondi, nonostante fossero scuri di natura. Poi, notò che ora fosse più muscoloso... Si ricordava ancora quando lo prendeva in giro per le braccine scarne. Sorrise al ricordo. Tornò a guardarlo amorevolmente, lasciando che la testa si riempisse di ricordi.
Intuì che lavorasse molto sotto il sole o che fosse andato spesso a mare durante le vacanze estive, giacché era abbronzato, ma dato che sapesse che il mare non fosse il primo tra i luoghi in cui avrebbe preferito andare, scelse la prima ipotesi e a quel punto si chiese cosa facesse.
La guardò negli occhi, voltandosi all'improvviso. Carley socchiuse le labbra senza accorgersene e restarono a fissarsi come se fosse la cosa più normale e allo stesso tempo più rimpianta al mondo.
Cominciò a riflettere sui suoi occhi. Da quando lo aveva conosciuto, pensava e continuava a ripeterselo che fossero bellissimi e di un intenso struggente, di quelli che ti portano via, senza che tu possa averne una consapevolezza. La ghiacciavano, quando gli brillavano come il quel preciso istante. Jeffrey abbassò lo sguardo e solo in quel momento, Carley riuscì a percepire una nota di rimpianto forse e di preoccupazione nel suo sguardo. Avrebbe voluto chiedergli così tante cose... Per esempio, come erano state le missioni e soprattutto cosa avesse fatto in esse, perché ancora non le era alquanto chiaro. Oppure se si ricordava dei momenti passati insieme. Cercò di calcolare il periodo di tempo che li aveva separati fino a quell'istante e quando ebbe la risposta si destabilizzò.
5 anni? Non poteva essere, pensò!
Lo vide mettere una mano sulla spalla di Edward e sussurrargli qualcosa.
Le dava l'impressione di essere maturato, di essere più responsabile e sorrise all'idea.
- Carley, vieni!-, si accorse solo in quel momento che Fabian la chiamasse già da un bel pezzo.
- Sì, scusami, tesoro...-, gli andò incontro.
Quasi si era dimenticata che avesse un fidanzato... Non era la prima volta che Jeffrey le faceva quest'effetto. Scacciò i pensieri che aveva avuto su di lui come se fossero stati granelli di polvere su uno scaffale. Doveva darsi un contegno! Si era comportata come una novellina alle prese con la prima cotta! Era fidanzata e tra un paio d'anni sarebbe diventata anche più di questo. Andò ad abbracciare Fabian e a sentire cosa gli amici e i parenti avessero da dirgli, nonostante Jeffrey, qualche volta, passasse davanti a loro con un portamento rigido e chiedesse se avessero bisogno di qualcosa. Lo vide solo all'ora di cena dirigersi verso la propria casa e quando sparì nel buio della sera, sentì una pungente fitta al cuore per non avergli parlato e chiesto di restare...

Il corso della fenice...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora