16. Perdite?

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Non riusciva a smettere di pensare a cosa fosse accaduto poco prima... Era stato veramente pazzesco! Giocherellò con il cellulare, passandoselo tra le dita, mentre dondolava il bacino sul letto. Quanto le era piaciuto... ma soprattutto quanto avrebbe continuato! Suo padre era veramente in un mare di guai... Doveva sperare di non prenderla in un momento sia di ciclo mestruale, sia di pazzo e furioso desiderio carnale, se no la sua vita era realmente finita.
Era quasi tentata di mandare tutto a quel paese, mettersi in macchina e spuntare davanti casa di Jeffrey. Ne aveva una voglia matta di lui, dopo quel misero assaggio... Lo voleva ancora più di prima.
- Come va, bellezza mia?!-, suo padre si era magicamente materializzato sull'uscio della porta. Beh, nonostante non fosse un momento in cui il ciclo e l'appetito sessuale coincidevano, creò comunque un "minimo" di disturbo quell'entrata in scena.
- Non ho voglia di parlarti, papà!-
- Come mai col tuo povero vecchio?-, la domanda suonò altamente sarcastica, il che la fece alterare di più.
- Lo sai bene!-
- Oh, no! Veramente non so niente... ho interrotto per caso qualcosa prima?-, si voltò a guardarlo, almeno per cercare di capire come ci fosse riuscito.
- Cosa vorresti dire?-, cercò tempo per inventare qualcosa di convincente.
- Mah... Non saprei... Con Jeffrey, magari...-
- Ci hai spiati?!-, domandò frenetica da generale inquisitore.
- No, per carità! Non arrivo fino a questo punto... È solo che mi siete parsi molto strani quando sono entrato in casa... Soprattutto Jeffrey... aveva uno sguardo che... buu! Non so come descriverlo! È uno sguardo che sembra avere solo con te...-, cercò di raggirare la frittata Jude, per arrivare alla verità.
Se proprio era uno sguardo, era quello defibrillato, pensò Carley, distogliendo lo sguardo verso le lenzuola che avrebbe felicemente condiviso con Jeffrey.
- È una tua impres...-, cercò di smentire il padre, ma fu interrotta dal forte squillo del cellulare che quasi le fece avere un infarto.
Era Fabian. Ne rimase delusa. Per un attimo aveva sperato che fosse Jeffrey.
- Scusa, papà... È Fabian...-, lo congedò con tono svogliato di rispondere. Jude con un gesto della mano si volatilizzò immediatamente.
- Tesorooo...-, addolcì la voce. Sinceramente non si aspettava una sua chiamata, anche perché sarebbe dovuto essere in viaggio.
- Carley. Non sono andato in India, mi hanno rinviato la partenza... Ora sono da mia madre, vieni qui!-, sembrava irritato, il che la fermò dal replicare.
- Perché sei così alterato?-, sembrava avercela con lei, quando non aveva fatto niente o perlomeno... niente che sapesse.
- Per niente. Basta fare domande e vieni!-, esclamò, chiudendole la chiamata in faccia.
Doveva darle un mare di spiegazioni, pensò... Forse era per il lavoro che era così furioso... Doveva comprenderlo.
Si infilò il cappotto ed uscì, salutando con un cenno della mano il padre. Passò di fronte la casa di Jeffrey e lo scorse scendere le scale, con la solita canotta che era come se non l'avesse... Però se non l'avesse avuta sarebbe stato meglio, pensò! Che birichina che era, si disse, mentre entrava dal cancello e saliva gli scalini, ancora completamente immersa nei pensieri riguardanti il loro bacio. Magari dopo senza farsi vedere andava da lui... Sperando che Fabian non la costringesse a restare fino a tardi.
- Ma quanto cazzo di tempo ci metti?!-, le urlò Fabian, aprendole la porta. Carley mostrò un certo disappunto, non solo per il tono, ma anche per le parole rivolte poco consone alla situazione. Anzi che era venuta!
- Calmati, cosa è successo?-, cercò di tenere una tranquillità immutabile.
- Cosa?! Ma niente di niente, tranquilla! Quando ti chiamo, voglio che mi rispondi subito, hai capito?! E se ti dico di venire, non voglio sentirti blaterare, devi venire subito!-, era in preda alla rabbia più nera. L'ira fuoriusciva da tutti i pori. Quanto era premuroso... Si preoccupava così tanto di lei che la minacciava pure... Quanto era tenero...
La prese per il braccio e quasi la strattonò all'interno della casa. Poi volle che lo seguisse in cucina, dove Moonly li aspettava impaziente di giocare. Salutò la signora Noelle, per poi accovacciarsi ad accarezzare l'affettuosa cagnolina.
A quel punto, si distrasse, ma a quanto capì successivamente Fabian aveva trovato una sorta di coltellino di cui non si sapeva la provenienza sul divano. Perciò cominciò ancora di più a sfuriare verso la madre che non riusciva proprio a capire come ci fosse mai potuto arrivare.
Le stava scoppiando la testa al suon di quelle urla incontrollabili. Decise di uscire sul balconcino corrispondente alla cucina. Poggiò i gomiti sul corrimano. Non era un caso che avesse voluto affacciarsi proprio in quel determinato punto. Da lì poteva benissimo spiare ciò che accadeva nella casa accanto e di conseguenza ciò che faceva Jeffrey. Lo vide accatastare dei rami su una pedana di legno con tutti i muscoli in tensione per lo sforzo. Poi aveva cominciato a rastrellare le foglie secche sul prato. Era un piacere vederlo... Rastrellava divinamente, come se stesse danzando... Si ricordò la prima volta che lo aveva visto imparare a rastrellare da suo nonno. Era di un impacciato! La faceva troppo ridere quanto si rendesse ridicolo senza volerlo quando era con lei. Come se la volontà di riuscire a sembrare figo e in gamba fosse direttamente proporzionale alla possibilità di non riuscirci.
Lo vide impigliare il rastrello in una radice e cercare in tasca qualcosa che non trovò. Ne sembrò sorpreso. Guardò il cielo, vedendo che si era fatto abbastanza buio. Appoggiò il rastrello ad un tronco e rigidamente andò verso il cancello. Scavalcò le sbarre ai lati del cancello con un'agilità impressionante e poi sparì nel buio andando verso la strada.
Carley quasi ne rimase allibita. Dove stava andando? Ed ecco, che vide sfumare la possibilità di andargli a fare visita... Ma dove poteva andare a quell'ora?! Con quel buio! Sfidando le probabilità di essere messo sotto una macchina! Era pericoloso! Eppure confidava nel suo bel Marine che sarebbe tornato a casa... Nonostante le rimase accesa la curiosità di cosa mai potesse essere andato a fare... Forse cercare quella cosa che aveva... "perso"?

 "perso"?

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