Il terzo giorno di scuola si stava rivelando meno peggio dei precedenti. Era la quarta ora e per il momento non ero caduto addosso a Louis Tomlinson, ma questo solo perchè non l'avevo ancora visto. Il che in realtà mi rattristava.
Possibile che stesse saltando le lezioni già il terzo giorno?-Styles, sai la risposta o no?- esclamò il professore di letteratura, riscuotendomi bruscamente dai miei pensieri.
-Eh... Io...- farfugliai, cercando di capire di cosa stesse parlando. Abbassai per un momento lo sguardo sul mio libro e vidi che era girato al contrario. Tra l'altro, non era nemmeno quello di letteratura, ma di matematica. -Può ripetere la domanda?- chiesi, sperando di poterci capire qualcosa.Il professore sospirò, passandosi una mano sul viso. -Ho chiesto se qualcuno conosceva la data di nascita di Shakespeare e tu hai alzato la mano.-
Sbarrai gli occhi, preso alla sprovvista, e spostai lo sguardo sul mio braccio ancora sollevato. Perchè diavolo avevo alzato la mano?
-Ehm, no, volevo chiedere se posso andare in bagno.- balbettai, sentendo le risatine di alcuni miei compagni.-Certo.- sospirò nuovamente il professore, facendomi cenno di uscire.
Mi alzai e mi diressi in fretta fuori dalla classe mentre il prof mi osservava come se fossi un caso disperato, e in effetti non potevo dargli tutti i torti.Comunque, mi chiusi la porta alle spalle e camminai lentamente verso il bagno più vicino, entrandoci mentre mi passavo una mano tra i capelli per cercare di dar loro una forma sensata. Alzai lo sguardo e vidi un ragazzo seduto sul pavimento del bagno vuoto, le gambe allungate in avanti e il viso abbassato verso il cellulare.
Sollevò un attimo lo sguardo quando mi sentì arrivare, sbuffando poi leggermente. -Ehi, non cadermi addosso anche oggi, eh.- ridacchiò.-Tranquillo, Tomlinson, non mi diverto a fare la figura dell'idiota.- risposi, avvicinandomi ai lavandini per sciacquarmi un po' le mani.
-Sicuro? Secondo me non ti dispiace starmi così vicino.-
Aveva ancora quel sorrisetto bastardo che mi faceva venire voglia di prenderlo a sberle, ma schiaffeggiare la mia crush non mi sembrava il modo ideale di iniziare una relazione.-Sei stato quattro ore qui dentro?- gli chiesi quindi, per cambiare argomento.
-Certo che no, sono entrato dieci minuti fa.-
-Entrato in bagno o entrato a scuola?-
-A scuola, chiaro.- rispose sogghignando.
Perchè mi ero innamorato di un idiota del genere?
-Essere all'ultimo anno non ti fa proprio nessun effetto, eh?- commentai mentre mi asciugavo le mani.
-Che effetto dovrebbe farmi?- chiese lui candidamente. In effetti, sembrava davvero sorpreso dalla mia domanda.
-Nessuno, lascia perdere.- sospirai -Pensavo solo che ripeterlo per la seconda volta ti avesse reso più...- Mi accorsi che Louis mi stava fissando divertito e perciò decisi di smettere. -Okay, niente.- dissi, girandomi per uscire dal bagno.
-Ehi, dove vai?- mi chiamò Louis con tono indispettito.
Ma faceva sul serio?-In classe, forse?- risposi esasperato -Hai presente quel posto pieno di banchi e sedie, con i compagni che ascoltano e il prof che spiega?-
-Uhm, sì, ne ho sentito parlare.- sorrise lui -Però sembra noioso. Vieni a sederti vicino a me, invece.-
Per circa mezzo minuto sono sicuro di averlo fissato con espressione scioccata, facendo probabilmente l'ennesima figura di merda, ma alla fine annuii e mi avvicinai a lui. Diedi un'occhiata al pavimento, perchè non mi attraeva l'idea di appoggiare il culo su una pozza di piscio o cose del genere, ma dopo aver visto che era abbastanza pulito decisi di sedermi. Accanto a Louis.
Io ero seduto accanto a Louis Tomlinson.
Che fino al giorno prima non mi degnava neanche di uno sguardo (a parte quando gli cadevo addosso, ovviamente).Cercai di non mettermi a fangirlare come una ragazzina sclerata e rimasi in silenzio, mentre Louis scriveva imperterrito al cellulare.
Perchè mi aveva chiesto di restare se ora non mi rivolgeva nemmeno la parola?
-Allora, Harry.- esordì lui in quel momento, come se mi avesse letto nel pensiero -Tu sai come mi chiamo, mentre io non conosco nemmeno il tuo cognome. Vuoi rimediare?- domandò ficcando il cellulare nella tasca dei suoi jeans stretti.
-Ah, beh, sì... Io, uhm, Styles.- farfugliai, schiaffeggiandomi mentalmente.
Da quando ero così impedito a parlare con la gente?
Okay, davanti a me non c'era "la gente", ma Louis Tomlinson, il ragazzo a cui sbavavo dietro da un anno, però... Stavo facendo la figura del coglione, ecco.-Harry Styles.- ripetè Louis -Non male.-
A quelle parole mi venne da ridere. -Dai anche giudizi sui nomi altrui, adesso?-
-Io posso fare quello che voglio: sono Louis William Tomlinson, la regina del fottuto mondo.- rispose lui in tono altezzoso.
-Regina?- ripetei divertito.
-Re, regina... Non fa differenza, Riccioli d'oro.- spiegò lui.
-Guarda che non sono biondo.- replicai.
-Però sei riccio.- sorrise Louis, prendendo un ciuffo dei miei capelli e avvolgendoselo intorno all'indice.
Sorrisi a mia volta, perdendomi per un momento nell'azzurro dei suoi occhi. Erano così belli... Anche se, a dire il vero, tutto in lui era bello.-Bene, ora devo andare.- disse Louis all'improvviso, alzandosi in piedi e avviandosi verso la porta. -Ci si vede, Styles.- E detto questo uscì, mollandomi là sul pavimento, confuso e anche un po' dispiaciuto.
Avevo fatto qualcosa che non andava?***
Oh yeah, per la vostra gioia (spero, lol) ho deciso di pubblicare anche al lunedì. So, eccomi qua :D
In questo capitolo troviamo un esemplare di Harry Styles abbandonato al cesso con espressione da panda confuso, mentre Louis si comporta da reginetta mestruata. Ma che dire... È nella sua natura, quindi non possiamo farci niente.
Ci vediamo mercoledì con nuovo capitolo disagiato
Bye, sweetiesEle xx
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Fake Friendzone || L.S.
Fanfiction"Mi spiace, non uscirò con te." "Neanche se smetto di caderti addosso?" In cui Harry ha seri problemi con la forza di gravità, Zayn scopre i miracoli dell'adolescenza su Liam Payne, Louis finge di essere un duro e Niall... è semplicemente Niall. [...