37. I love you

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Louis fissava me, io fissavo il tavolo e il tavolo fissava... Ah no, i tavoli non fissano. Prevalentemente perchè non hanno gli occhi, che io sappia.
Ad ogni modo, la cucina era silenziosa e io non sapevo come interpretare quel momento. Avevo appena finito di spiegare a Louis cosa fosse successo a scuola - il che includeva ovviamente il "geniale" piano di nonna Sheeran - e in verità mi sentivo piuttosto idiota.

Per un attimo avevo pensato di inventare una bugia qualsiasi sul perchè Niall mi avesse picchiato, ma dato che ero bravo a mentire quanto a scendere le scale senza cadere, avevo deciso di lasciar perdere.
Perciò ora stavo aspettando una reazione da parte di Louis.

-Harry- esordì lui dopo almeno dieci minuti di silenzio.
-Sì?- domandai, incrociando le dita dietro la schiena e pregando che non mi tirasse un pugno in mezzo alle gambe.
-Harry- ripetè, sedendosi di fronte a me e appoggiando i gomiti sul tavolo.
Grazie a Dio, le mie parti basse erano in salvo.

-Dimmi.- lo esortai.
Lui mi fissò. -Harry Harry Harry-
Io lo fissai di rimando. -Cosa cosa cosa?-
-Noi due siamo rincoglioniti.- sbuffò infine, rialzandosi per mettere in freezer il sacchetto di ghiaccio ormai sciolto.
Fortunatamente la mia guancia e la mia testa non facevano più tanto male, ma i lividi sarebbero rimasti per un po'.

-Insomma, non possiamo continuare così: io faccio cose di nascosto e tu ti travesti da nonnetta per pedinarmi, e poi ti fai persino picchiare per attirare la mia attenzione.- riprese Louis con un sospiro esasperato, tornando a sedersi -Di questo passo non arriveremo ai vent'anni.-
-Quali "cose di nascosto"?- domandai storcendo il naso, ancora fermo a quella parte del suo discorso.
Louis roteò gli occhi. -Te lo spiego dopo. Adesso seguimi su questo.- replicò -Io e te dobbiamo imparare a dirci le cose, ad agire come una squadra, sei d'accordo?- mi chiese.
-Certo.- annuii.
-Bene, è una cosa importante.- borbottò lui -Possiamo farcela, è solo questione di fiducia.-

Io rimasi un attimo in silenzio, ripensando a quando mi aveva confessato di avere problemi a fidarsi degli altri, e mi chiesi come avrebbe potuto arrivare a fidarsi di me se io per primo mi comportavo da idiota, pedinandolo vestito da vecchietta o inscenando piani cretini.
-Ti prometto che non farò più cose simili a quelle degli ultimi giorni.- dissi -E... Scusami per aver baciato Niall.- mormorai abbassando lo sguardo.

Lui sospirò. -Non mi sono arrabbiato per quello.- disse -Cioè, un po' sì... Ma il fatto che tu abbia preferito pedinarmi piuttosto che parlarmi normalmente è stato peggio.- concluse, spostandosi un ciuffo di capelli dalla fronte.
-Lo so, mi dispiace.- annuii affranto -E mi dispiace anche per quello che è successo con Liam, non sai quanto.- aggiunsi -Non avrei mai voluto ferirlo solo per uno stupido piano.-
-L'importante è che si sia sistemato tutto.- assicurò pensieroso Louis.
-Una cosa è certa: non mi affiderò mai più alle idee di nonna Sheeran.- dichiarai -Piuttosto cambio sesso e scappo in Argentina.-
Louis rise, facendo sentire meglio anche me.

Restammo in silenzio per qualche attimo, senza più quella fastidiosa patina di imbarazzo tra noi, e infine riuscii a raccogliere abbastanza coraggio da chiedere: -Tu invece... quali "cose di nascosto" hai fatto?-
Lou si mosse un po' sulla sedia, spostando lo sguardo in giro per la cucina. -Diciamo che... tu non sei l'unico che si è dato al pedinamento.- confessò.
Io inarcai le sopracciglia, guardandolo confuso. -In che senso?-
-Beh... Il mio intento iniziale era andare dal tizio che ci segue e chiedergli cosa volesse.- cominciò a spiegare, ma io lo fermai subito.
-Aspetta, aspetta: vuoi dire che non lo conosci?-
Lui aggrottò la fronte. -Certo che non lo conosco, te l'ho detto.- sbottò -La seconda volta che l'abbiamo visto, quel giorno al parco... mi ha ricordato una persona.- ammise.
"Nicholas" pensai.
-Ma poi l'ho rivisto, più da vicino, e ho capito che non era lui.- Per fortuna, sembravano dire i suoi occhi.

Annuii, aspettando che proseguisse, cosa che accadde dopo qualche minuto.
-Comunque, ogni volta che provavo ad avvicinarmi per parlargli, lui scappava, e perciò ho deciso di pedinarlo.- spiegò.
-Hai seguito il tizio che ci segue.- sospirai divertito, e Louis ridacchiò.
-Già, ma non è stato molto utile: ho scoperto solo che vive con sua madre e che ogni mattina va al minigolf.- continuò -Ed è anche una schiappa.-
Risi a quell'affermazione, sentendo l'atmosfera farsi finalmente più naturale e tranquilla, e Louis mi guardò sorridendo.

-Quindi ora cosa facciamo?- chiesi -Aspettiamo che si rifaccia vivo?-
-Direi che non abbiamo altra scelta.- annuì Lou -Ma non appena si avvicina... Sbam!- esclamò mollando una manata sul tavolo e facendomi sobbalzare -Lo becchiamo e lo costringiamo a dirci cosa merda vuole.- sorrise con aria leggermente inquietante.
-Beh... È un buon piano.- buttai lì, facendolo annuire contento.
-Certo, funzionerà di sicuro.- assicurò.

Io ridacchiai divertito dalla sua espressione entusiasta, e dopo qualche attimo lui tornò a sorridere più tranquillo, alzandosi dal suo posto per arrivare accanto a me.
Io mi alzai a mia volta, trovandomi a pochi centimetri dal suo viso sorridente, e i suoi occhi erano nuovamente brillanti come era giusto che fossero.

-Mi sei mancato, baby cakes.- sussurrò abbracciandomi, e io mi strinsi a lui intrufolando il viso tra il suo collo e la sua spalla.
-Anche tu, sweetcheeks.- mormorai, sollevato di essere di nuovo tra le sue braccia. -E in questi giorni... Insomma, ho capito tante cose.- balbettai.

-Tipo?- ridacchiò lui in quel suo modo adorabile, strofinando le mani sulla mia schiena e tenendomi vicino a sè.
-Tipo... Che...-
"Avanti, Harry, sono solo due parole. Puoi farcela" mi incoraggiai da solo, tentando di mantenere la calma. "Solo cinque lettere, in fondo. Niente di che."
-Che... Io... Insomma...- sospirai tormentato -Io ti, uhm...-
"Ce la fai o sei tardo?" mi rimproverai mentalmente.
-Io... Magari te lo dico dopo.- sbuffai infine, nascondendo il viso contro il suo collo.

Louis ridacchiò, accarezzandomi dolcemente i capelli e dandomi un bacio sulla tempia. -Va bene.- sussurrò -Ti amo anch'io.-
Oh cazzo.
Datemi un dannato defibrillatore.

***

VI PIACE QUESTO CAPITOLOOOO???

Non so perchè grido, okay, sclero da sola come la disagiata che sono. Bene bene bene.
Eeee boh, so che fa piuttosto pena ma non tiratemi le padelle, lololol

Non so più cosa sto dicendo, addio

Ele xx

Fake Friendzone || L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora