Fake Friendzone || L.S.

31. One... Distraction

Scusatemi per l'immagine, ma quando l'ho trovata non ho potuto fare a meno di metterla qui AHAHAH

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La "Giornata artistica" volgeva ormai al termine, e io e Louis eravamo riusciti a fare il giro di tutti gli stand presenti - tra le altre cose, lui aveva cantato un po' e suonato il piano per me, e io avevo tentato di migliorare le mie capacità di ballerino (con scarsi risultati).
Adesso mancava circa un'ora al suono della campanella e per questo eravamo tornati in palestra da Zayn e Liam, dove avevamo ritrovato anche Niall, tutto preso dal racconto delle sue avventure con le "shipper".
Eravamo tutti e cinque seduti in cerchio sul pavimento, accanto ai banchi su cui Zayn aveva esposto i suoi disegni, e c'erano un po' di persone che ci giravano intorno, ma, essendo quasi la fine della giornata, tutto era molto più calmo rispetto a qualche ora prima.

-Ci credete che quasi tutte mi hanno dato i loro numeri di telefono?- stava dicendo in quel momento Niall, le guance arrossate per l'emozione. -Non ho mai avuto i numeri di così tante ragazze tutti insieme!-
-Adesso non puoi di certo lamentarti.- lo canzonò Zayn, occupato nel frattempo a fare un ritratto a Liam.
Un ritratto vero, intendo, non come quelli che ci eravamo fatti io e Louis.

-Nello è famoso!- rise Lou mettendo un braccio intorno alle braccia del diretto interessato, che lo spintonò scherzosamente.
-Ridi, ridi. Intanto io posso avere tutte le ragazze che voglio.- si pavoneggiò il mio migliore amico.
-E io ho Harry.- replicò Louis, impettito -Vuoi vedere il ritratto che gli ho fatto? Non devi essere facilmente impressionabile, però.-
-Allora no, grazie.- ribattè Niall storcendo il naso.

Louis scrollò le spalle, alzandosi in piedi e prendendomi per mano per farmi fare lo stesso. -Io e Harold usciamo.- annunciò -Venite anche voi?-
-Ma non manca ancora un'ora alla fine?- domandai spaesato.
-Se esci con me adesso ti farò le coccole sul divano.- replicò Lou.
-Andiamo.- decisi senza esitazione.
-Difficile da corrompere.- mi prese in giro Liam -Ci vediamo domani?-
-Certo.- sorrise Louis -Voi nel frattempo cercate di resistere senza la nostra magnificenza.- aggiunse, ottenendo in un colpo solo l'incredibile reazione di tre mani con il dito medio alzato.
-Tanto mi amate!- esclamò ridendo mentre mi precedeva fuori dalla palestra.

-Quindi che si fa, usciamo e basta?- chiesi mentre, diretti verso l'uscita, ci mescolavamo alla confusione di studenti che ancora giravano per i corridoi.
-Ovvio, basta mimetizzarsi.- rispose Lou con aria da esperto -Segui il maestro.-
Non fece in tempo a concludere la frase che una voce risuonò potente alle nostre spalle.

-Tomlinson, posso sapere dove stai andando?- tuonò la prof di arte, che quel giorno sembrava essersi auto-eletta nostra stalker personale.
Louis però non si fece prendere dal panico, facendomi segno di restare in silenzio e poi voltandosi tranquillo verso la donna.

-Sto accompagnando Harry fuori. Non si sente molto bene e ha bisogno di un po' d'aria, vede?- disse indicandomi.
Da parte mia, cercai di assumere l'espressione più sofferente possibile. -Ho bisogno di un po' d'aria.- ripetei annuendo.
-Se continua a stare in mezzo a tutta questa gente, si sentirà peggio.- proseguì Louis.
-Mi sentirò peggio.- ripetei.

La professoressa ci squadrò scettica per qualche secondo, ma alla fine decise evidentemente di rassegnarsi. -E va bene.- sospirò -Perlomeno avete fatto qualcosa di produttivo? Oltre ai vostri "disegni", intendo.-
-Louis ha suonato il piano.- risposi con enfasi. Per la verità, aveva anche rovesciato tre secchi di vernice mentre provava a fare il giocoliere con alcuni ragazzi del gruppo di teatro... Ma quello non serviva dirlo.
-E Harry ha fatto un sacco di foto con la macchina fotografica di un tizio.- aggiunse Lou -Voglio dire, non gliel'ha rubata, era solo in prestito.- si affrettò a spiegare, vedendo l'espressione diffidente e confusa della prof.