26. For your eyes only

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Seduto sul divano e con le mani strette attorno alla tazza di tè bollente, Louis aveva l'espressione più spaventata che gli avessi mai visto.
Mi voltai preoccupato verso Ed, ma lui si limitò a farmi un gesto con aria tranquillla. Sapevo cosa voleva dire: dagli tempo.
Ma l'ansia mi stava uccidendo.

-Okay.- esordì a quel punto Louis, alzando lo sguardo. -In realtà per te sarà piuttosto noioso da ascoltare, è complicato solo per me. Non sono bravo a parlare di sentimenti e cose simili.-
-Non c'è problema. Non sei nemmeno obbligato a dirmi nulla, in verità.- lo rassicurai, ma lui scosse la testa.
-Voglio parlarti di questa... cosa.-
-Va bene, allora.- annuii, abbozzando un sorriso e sedendomi accanto a lui. Presi una delle sue mani tra le mie e iniziai ad accarezzargliela, sperando di riuscire a tranquillizzarlo.

-La prima superiore fa cagare. Quando ho iniziato, quasi cinque anni fa, non conoscevo nessuno, ed ero anche piuttosto stupido.- cominciò lui.
-Lo sei anche adesso, amico.- scherzò Ed per alleggerire l'atmosfera.
Pensavo che Louis gli avrebbe tirato una scarpa, invece si limitò a un piccolo sorriso mesto. Ciò mi fece capire che, qualsiasi cosa stessi per ascoltare, era quello che aveva fatto nascere l'amicizia tra Ed e Louis.
-Diciamo che ero incredibilmente ingenuo. Tipo te.- riprese Lou, guardandomi alla fine della frase.
Corrugai la fronte un po' scocciato.
-Okay no, forse anche peggio.- si corresse lui, sospirando e bevendo un sorso di tè. -In ogni caso, c'era questo ragazzo di terza che era semplicemente... un gran figo, ecco.- continuò -Mentre io ero una specie di sfigato.-
-Già, non è sempre stato una sassy queen.- intervenne Ed, rivolto a me.
Louis alzò gli occhi al cielo. -Vuoi raccontare tu?-
-No no, io sono qui solo per fare commenti irritanti.-

Ridacchiai un po', riportando poi l'attenzione di Louis sulla storia. -Quindi cos'è successo?- chiesi.
-Penso avessero fatto una specie di scommessa, lui e i suoi amici. O magari era solo un modo come un altro per divertirsi a spese degli altri.- disse Lou con un sospiro -Ma io avrei dovuto capirlo. Avrei dovuto capire che un ragazzo del genere non poteva seriamente interessarsi a uno come me. Non ero abbastanza.-
-Cosa dici, Lou?- esclamai turbato -Questa è la cosa più stupida che io abbia mai sentito.-
-Non lo è.- tagliò corto lui.
-Harry, quello che intende è che Nicholas era uno stronzo e si credeva il re del mondo: non si interessava nemmeno a quelli più grandi, figuriamoci a un ragazzino di prima.- spiegò Ed -Non perchè Louis non fosse abbastanza. Anzi, era Nicholas a non essere degno del nostro nano preferito.-
-Guarda che neanche tu sei uno stangone, sai?- replicò Louis piccato, mentre io sorridevo intenerito. Non era davvero capace di sembrare minaccioso.

-E poi?- chiesi, sebbene iniziassi a intuire come sarebbe andata a finire quella storia.
Il viso di Lou si scurì. -Nicholas mi invitò a uscire. Ci frequentammo per un bel po' di tempo, e io non potevo credere di piacergli davvero. Ero al settimo cielo. Cosa che però non durò per molto.- Si interruppe per bere un po' di tè e io scambiai un'occhiata con Ed, che fece un'espressione dispiaciuta.
Louis fissò la bevanda che iniziava a raffreddarsi. -È stato così... così... umiliante.- sussurrò -Un attimo prima c'eravamo solo io e lui nella sua macchina, e l'attimo dopo tutti i suoi amici erano lì fuori che ridevano e mi scattavano foto, come fossi stato un animale allo zoo.-
Strinsi la mano di Louis e cercai di non far vedere che mi veniva da piangere, perchè in quel momento lui sembrava così piccolo e fragile... E odiavo il pensiero che qualcuno avesse potuto ferirlo a quel punto. Deglutii per scacciare il groppo alla gola.

-"Tomlinson è una puttanella" rideva Nicholas, e i suoi amici ridevano anche di più. Nei giorni seguenti, a scuola, chiunque mi prendeva in giro. Se prima ero stato solo, ora la situazione era anche peggiore. Ero il pettegolezzo più stupido e deriso di tutti i tempi.-
Gli occhi pieni di lacrime di Louis mi stavano facendo così male che non riuscivo a trovare nemmeno delle parole per confortarlo. La mia mente era completamente paralizzata; dispiacere e rabbia facevano a gara per sovrastarsi l'un l'altra, e nel frattempo io non sapevo come aiutare Louis. Così lo abbracciai, tenendolo stretto per fargli capire quello che non riuscivo a dire.
Lui si lasciò stringere per un po', finchè non decise di riprendere la sua espressione determinata che ora sembrava più che mai una maschera.
-Sto bene.- disse, serio. -È passato tanto tempo.-
-È okay sentirsi deboli, a volte.- mormorai accarezzandogli un braccio.
Lui mi guardò per un po' senza dire nulla, ma sembrava sollevato.

-Comunque un po' alla volta si è sistemato tutto.- riprese dopo qualche minuto -E di questo devo ringraziare l'ospite molesto che ci fissa da mezz'ora.- aggiunse indicando Ed, mentre tentava di reprimere un sorriso.
-Io non sono molesto.- protestò il rosso -Posso farvi una foto da mandare a Niall? Me l'ha chiesta.-
-Stai scrivendo a Niall?!- sbottai incredulo.
-Che c'è di male? Stiamo solo parlando tranquillamente di voi due.-
-Dovreste seriamente trovarvi un hobby.- commentai scuotendo la testa.
Per tutta risposta, Ed inquadrò me e Louis con il cellulare e ci scattò una foto a tradimento.

-Continua a raccontare, prima che io commetta un omicidio.- sospirai rivolto a Louis, che annuì divertito. Come sempre, il suo sorriso mi scaldò il cuore.
-In realtà non c'è molto altro da aggiungere.- disse, tornando un po' più serio -Ed mi ha aiutato a superare tutto quel pasticcio, e l'anno seguente ho fatto in modo di far scordare a tutti quello che era successo con Nicholas.-
-Si è trasformato in "Louis Tomlinson, la regina del mondo".- spiegò Ed, ancora intento a messaggiare -E, credimi, ha smerdato un sacco di gente per arrivare dov'è ora.-
-Ho smerdato chi se lo meritava.- si difese Louis -Ma questo non serve raccontartelo ora.- aggiunse, rivolto a me.
Storsi il naso un po' contrariato, ma infine decisi di lasciar perdere. In fondo, quella era probabilmente tutta l'apertura che si potesse pretendere da Louis, per un solo giorno.

-In ogni caso, come potrai immaginare, adesso ho qualche problema di fiducia nei confronti degli altri.- riprese Lou, stringendosi nelle spalle -Beh, forse ero così anche prima, ma il punto è che... Dovrai avere un po' di pazienza con me, ecco.-
-Abbiamo tutto il tempo del mondo.- lo rassicurai, facendolo sorridere.
-Grazie, Harry.- mormorò, abbracciandomi nuovamente.

-Ehi, Lou, vuoi sentire la canzone che abbiamo scritto io e Niall?- chiese a quel punto Ed, in tono entusiasta.
-No!- praticamente gridai, balzando in piedi e quasi facendo cadere Louis -Non vuole sentirla. Né lui né nessun altro. Mai.-
-Perchè no?- domandò candidamente Ed, già con la chitarra tra le braccia. Lo fulminai con un'occhiataccia e lui scrollò le spalle. -Come ti pare.- sbuffò -Il mondo si perderà un capolavoro della musica.-

***

Cosa ne pensate di Nicholas? Sarà solo parte del passato o potrebbe ritornare (come dice Tiziano Ferro)? Chi lo sa, io non vi faccio spoiler ;)

Ci vediamo lunedì, babes, buon fine settimana

Ele xx

Fake Friendzone || L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora