24. Harry aka James Bond dei poveri

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Cosa fa la gente normale quando sente due persone parlare di sè?
Non lo so, io mi spiaccicai dietro una colonna per origliare.
Per rendere più chiara la situazione, però, bisogna fare un passo indietro.

I giorni passavano veloci e ormai era già il 10 di ottobre.
Zayn era impegnato a organizzare un super appuntamento a sorpresa per fare colpo su Liam, Niall era il solito disagiato e io avevo preso un quattro in matematica, ma per il resto le cose filavano lisce.
Beh, non del tutto, in realtà.
Dopo il bacio di quasi due settimane prima, Louis aveva iniziato ad evitare in ogni modo di restare solo con me, facendomi pensare che probabilmente si fosse pentito.
Allo stesso tempo, però, quando eravamo insieme agli altri continuava a scherzare e a parlarmi come se niente fosse. Avevo cercato di chiedergli spiegazioni, di capire se avessi fatto qualcosa di sbagliato, ma lui era sempre sfuggente.
Tanto per cambiare, mi mandava fuori di testa.

Comunque, finalmente anche per quel giorno le lezioni erano terminate, dopo avermi regalato ore interminabili di noia e alcuni terribili minuti di ansia, quando il prof di letteratura aveva annunciato e poi disdetto una verifica a sorpresa.
Zayn, completamente immerso nel suo piano "Stupisci Liam in mille e uno modi", era corso via in tutta fretta, quasi dimenticandosi di salutare, mentre Niall quel giorno era assente. Per questo, una volta chiuso il mio armadietto, mi ritrovai a camminare da solo verso l'uscita dell'edificio.
Mi strinsi nel cappotto e recuperai l'ombrello che quella mattina avevo lasciato sotto il portico, ed ero proprio sul punto di uscire quando notai Liam e Louis, seduti sul gradino più basso della piccola rampa che conduceva al portone.
Non avrei voluto origliare, ma non potei farne a meno, dopo aver sentito Liam pronunciare il mio nome.
Così mi fiondai dietro una delle due colonne che reggevano la tettoia e rimasi immobile. Per fortuna la gran parte degli studenti era già uscita, e quasi nessuno fece caso a me.

-Sai che ho ragione.- stava dicendo Liam -A lui piaci e a te piace lui. Cosa ti fa sentire così bloccato?-
-Lo sai che cos'è.- rispose bruscamente Louis.
-Sono passati cinque anni, Lou. Dovresti sul serio smettere di pensarci.-
-Non ci riesco, va bene? Non riesco a fidarmi.-
Liam sospirò, passando una mano sulla schiena di Louis, mentre io cercavo di capire di cosa stessero parlando.
-Harry non farebbe mai una cosa del genere, l'hai visto? È un tenero cupcake che ti guarda come se fossi l'unico sul pianeta.- continuò Liam.
Oddio, ero davvero così patetico?
-Quindi cosa dovrei fare?- chiese Lou.
-Raccontagli cosa è successo e spiegagli come ti senti.-
-Intendi... Con i sentimenti?- domandò Louis con espressione confusa.
-Ma dai?- sbottò esasperato Liam.
-Ma non so come si fa!-
-Okay, cercherò di essere chiaro. Se tu non gli fai capire come ti senti, lui continuerà a pensare di non interessarti, e presto o tardi troverà qualcuno che lo amerà senza tanti drammi.-
Louis si prese per un attimo la testa tra le mani. -Non dirlo. Non voglio neanche pensarci.-
-Beh, allora parla con lui!-
-Io...- Lou si interruppe e sospirò. -E se adesso non mi vuole più?-
-Sei scemo o cosa?- esclamò Liam, sempre più esasperato. -Siete perennemente appiccicati. Credo che se non ti volesse non starebbe così tanto con te, no?-
-Mh- si limitò a mugugnare Louis, appoggiando il mento alle ginocchia.
Dio, quant'era tenero. E bello. E sexy. E... Meglio se calmavo gli ormoni.
Come poteva anche solo pensare che io non lo volessi?

Dato che la conversazione sembrava finita e io ci avevo capito la metà, decisi di uscire dal mio nascondiglio e scendere le scale fino ad arrivare ai due amici.
Avrei fatto finta di niente e sarebbe andato tutto bene.
Non mi sarei comportato in modo strano, no.
-Ciao, ragazzi!- esclamai, fin troppo entusiasta.
Ecco, come non detto.

-Ehi, Harry.- mi sorrise Liam, mentre Louis borbottava qualcosa di incomprensibile.
-Volete sentire una barzelletta?- domandai, sempre con quel tono assurdo. -È esilarante.-
-Oh, okay.- annuì Liam, sinceramente perplesso.
-Allora... No, un attimo, non me la ricordo più. Ah, no! La so. Allora, cosa dice una pianta profondamente offesa?- Un attimo di suspense e poi... -Rodo-dendro!-

Liam cercò di sorridere, mentre Louis alzò lo sguardo e mi fissò.
Battuta esilarante, proprio.
-L'avete capita? Perchè suona come "rodo dentro" e...-
-Stai zitto.- mi interruppe rabbiosamente Louis, alzandosi e andandosene.
-Scusalo, oggi è un po' nervoso...- cercò di giustificarlo Liam, salutandomi poi velocemente e raggiungendo l'amico.
"Complimenti, Harry. Meglio di così non poteva andare" pensai, schiaffeggiandomi mentalmente.
Che impedito. Cos'avevo al posto del cervello? Unicorni rosa e fan art sui Muke?

Con aria afflitta mi avviai quindi verso casa, e non appena varcai il cancelletto per entrare in giardino vidi un ragazzo seduto fuori dalla porta.
-Ed!- esclamai felice, correndogli incontro.
-Hazza, ce ne hai messo ad arrivare.- scherzò lui, alzandosi per abbracciarmi.
-Non pensavo di trovarti qui.- risi -E comunque, ero occupato a fare la spia ninja.-
Ed mi guardò corrugando la fronte. -La spia ninja. Tu.-
-Sì, entra in casa così ti racconto. Devi aiutarmi a capire quello che ho sentito.-
-Riguarda Louis?-
-Ho altri argomenti?- chiesi in tono scherzoso. Ma neanche troppo.
-Giusto.- rise Ed.

***

Preparatevi a nuovo disagio, perchè mi sono venute delle idee bellissime (proprio)

A lunedì, babes

Ele xx

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