28. Boyfriend

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Dopo la proposta di Robin riguardante l'eroina, avevo deciso di andare a salvare Louis dal folle interrogatorio del mio patrigno pazzoide.
-Oh, avanti, stavamo solo facendo due chiacchiere!- protestò lui, vedendosi portare via la sua preda.
-Avete "chiacchierato" abbastanza. Se ti annoi, accendi il forno per mettere a scaldare la pizza.- replicai scocciato, circondando le spalle di Louis con un braccio e portandolo al sicuro in salotto, mentre Robin sbuffava.

Non appena mi sedetti sul divano sentii gli occhi di Niall su di me.
-Che c'è?- sbottai, ancora un po' irritato.
-Ho sentito "pizza"?- chiese lui retoricamente, il viso praticamente luminoso per la contentezza.
-Sì, quella fatta ieri da mia madre.- risposi -E, sì, puoi restare a cena.- aggiunsi, intuendo la sua domanda implicita.
-Aw, Hazza.- esultò lui, stringendomi in un abbraccio veloce.
-Okay, okay, staccati.- sbuffò a quel punto Louis, facendo ridere il mio migliore amico.
-Tranquillo, non ti rubo il ragazzo.- lo rassicurò divertito Niall, allontanandosi poi per rispondere al cellulare.

-Scusami davvero per il mio patrigno. Ti assicuro che di solito è una persona normale.- dissi voltandomi dispiaciuto e imbarazzato verso Louis, che però si limitò a scrollare le spalle.
-Non preoccuparti, è tutto okay.- sorrise -Solo... spiegagli che non ho intenzione di corromperti con droghe e sesso sfrenato per poi abbandonarti con cinque bambini a carico.- aggiunse in tono scherzoso.
-E i cinque bambini da dove dovrebbero arrivare, di preciso?- chiesi ridendo.
-Di certo non da me.- rise a sua volta Louis.
-Sei sicuro?- si intromise Niall, tornando in salotto -Perchè mi è venuta quest'idea per una fanfiction che...-
-Amico, no.- lo fermai subito -Niente fanfiction sui Larry. Nè ora, nè mai.-
Lui sbuffò contrariato, facendo ridacchiare me e Louis, ma un attimo dopo aveva già ripreso la sua naturale euforia, mentre ci tirava su di peso dal divano esclamando: -Andiamo a una festa!-

-Quale festa?- domandai sconcertato.
-Mi ha appena chiamato Jonathan, uno che fa matematica con me, e ha detto che stasera c'è una festa grandiosa a casa di Kevin.- spiegò entusiasta Niall -Conclusione: noi ci andremo.-
-Chi diavolo è Kevin?- chiese Lou.
-Uno della mia classe di fisica. Ma che importa? Il punto è che adesso mangiamo la pizza, ci prepariamo e andiamo alla festa.-
-Di sicuro non ci andrò con la felpa.- sentenziò Louis, tirando fuori il suo lato da diva, mentre Niall si dava una manata in faccia.
-Posso prestarti una delle mie camicie.- proposi prima che scoppiasse un conflitto mondiale, facendo annuire Louis.
-Ottima idea.-
-Perfetto. Allora mangiamo.- esclamò felice Niall, avviandosi allegro verso la cucina.

***

-Ecco, questa come ti sembra?-
Mi spostai per lasciare che Louis si guardasse allo specchio mentre provava una semplice camicia bianca che avevo recuperato dal mio armadio.
In realtà a me non andava neanche più bene, l'avevo potuta usare solo fino a due anni prima, ma questo evitai di dirlo a Louis.

-Direi che va bene, e per fortuna ho messo i pantaloni neri.- rispose lui soddisfatto, contemplando il proprio riflesso per qualche minuto.
-Perfetto, allora possiamo andare.- sorrisi, avviandomi verso le scale per tornare di sotto, dove Niall ci aspettava trepidante.
Prima che potessi uscire dalla stanza, però, Louis mi trattenne per un braccio e mi avvicinò a sè, lasciandomi un bacio sulle labbra, e poi un altro, e poi un altro, e poi...
-Vi spicciate?- gridò Niall dal piano inferiore -Vorrei arrivare prima che quelli più fighi si portino via tutte le ragazze abbordabili.-
-Io lo uccido.- sussurrò Louis con un sospiro esasperato. E in effetti non potevo dargli torto.

-Arriviamo.- gridai di rimando a Niall, prima di baciare nuovamente Louis.
Dio, le sue labbra erano così morbide e perfette... Ancora non riuscivo a credere che proprio io, io, avessi il permesso di baciarle.
-Andiamo, prima che Nello abbia un attacco isterico.- ridacchiai sottovoce, facendo annuire divertito Louis.
Scendemmo in fretta le scale e arrivammo di fronte a Niall che, saltellando da un piede all'altro, ci aspettava impaziente.
-Alleluja!- sbottò indispettito -La prossima volta che dovete pomiciare come tassi in calore, scegliete un momento più appropriato, grazie.-
-Tassi in calore.- ripetè sbuffando Louis, mentre indossava sciarpa e giubbotto -Tu sei tutto fuso.-

Fake Friendzone || L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora