Mancavano ormai pochi minuti alle due, e io iniziavo a sentirmi annoiato. Nonostante le ricerche non ero riuscito a trovare Niall, e non volevo disturbare Zayn e Liam che erano ancora intenti a chiacchierare; così da circa mezz'ora me ne stavo seduto in giardino, su un tavolino di ferro battuto che mi stava gelando le chiappe, con un bicchiere semi-vuoto in mano e lo sguardo perso sulle persone che ridevano e scherzavano, ad alcuni metri da me.
Di solito ero più estroverso e divertente alle feste, ma quella sera mi sentivo davvero giù di tono.
Insomma, come settimana era stata abbastanza pesante, considerando che, oltre a dover affrontare l'inizio di un nuovo anno scolastico, ero anche stato rifiutato dal ragazzo che più mi piaceva al mondo, e che ora passava le giornate a lanciarmi segnali contrastanti. Il momento prima mi parlava e quello dopo mi mandava a fanculo. Cambiava umore ogni trenta secondi. Non potevi mai sapere quale reazione aspettarti da lui. Perchè allora mi piaceva così tanto?-Haffyyy!- sentii esclamare alle mie spalle.
Parli del diavolo...
-Come ftai?- Louis si stravaccò ai miei piedi e appoggiò il mento sul mio ginocchio, guardandomi allegro mentre masticava qualcosa.Somigliava vagamente a un tenero panda strafatto, e non ci voleva un genio per capire che fosse ubriaco perso. E pensare che fino a un paio d'ore prima, quando aveva ballato con me, era praticamente sobrio.
-Uhm... bene. E tu?-
-Beeeene.- sorrise, appoggiando le mani sulle mie cosce e tirandosi un po' su.
Quel contatto improvviso mandò una scarica di elettricità dritta al mio cervello, e fui assolutamente certo di essere appena stato fulminato.-Ti piafe la fefta?- continuò Louis, spostando le mani verso i miei fianchi e sedendosi tra le mie gambe.
Dovetti costringermi a non pensare alla posizione in cui si era appena messo, per non rischiare di perdere definitivamente la poca lucidità che mi era rimasta.
-Mastica prima di parlare, Lou, se no non capisco un cazzo.-
Lui fece una smorfia, deglutendo e poi sorridendo. -Contento?-
-Sì.-
-Allora, perchè sei qui da solo?-
Fissai i suoi occhi leggermente lucidi e resi ancora più azzurri dall'alcol, e per un attimo mi ci persi dentro. -Uhm... Io... Non lo so.- sospirai infine.-Mi dispiace, Hazza.- sussurrò lui.
-Per cosa?- chiesi un po' confuso.
-Per... uhm... averti detto di no.- Abbassò lo sguardo e poi si spostò un po' indietro, prendendomi le mani e tirandomi verso di sè.
-Ah.- sospirai, sedendomi di fronte a lui sul prato un po' umido.
-In realtà, tu mi...- si interruppe, fissandomi un po' perso.
Lo guardai aggrottando la fronte. -Io ti...?-
-Tu mi... uhm...- Si sporse in avanti e mi abbracciò, nascondendo il viso nell'incavo del mio collo e respirando piano. Poi mi si piazzò praticamente addosso, circondandomi la schiena con le gambe e premendosi contro il mio petto. Io ero del tutto senza fiato, avevo realmente smesso di respirare per timore che al minimo movimento lui si sarebbe spostato.-Lou?- lo chiamai a bassa voce, ma non ricevetti altra risposta che un mugolio leggermente infastidito.
Smisi di trattenere il fiato e abbassai lo sguardo su Louis, che al momento sembrava un piccolo angioletto tenero, completamente diverso dalla diva arrogante che interpretava di solito.
-Lou, non puoi addormentarti qui.- cercai di convincerlo, ma lui non si mosse di un millimetro. Anzi, strinse ancora di più la presa su di me, sia con le braccia che con le gambe.E ora che cavolo potevo fare? Di sicuro mi stavo anche sporcando i pantaloni, perchè sentivo l'umidità del terreno arrivarmi dritta sulla pelle, ma ormai Louis era bello che andato.
Sospirai e presi ad accarezzare la sua schiena, facendogli produrre un mormorio tranquillo che ricordava un po' le fusa dei gatti. Sorrisi intenerito.-Sono sicuro che queste cose non capitano alle persone normali.- sospirai mentre cercavo di alzarmi tenendo Louis in braccio.
-Mi stai toccando il culo.- ridacchiò lui.
-Ah, allora sei sveglio, razza di infame.-
-No.-
Alzai gli occhi al cielo, riuscendo finalmente a sollevarmi grazie a chissà quale divinità. -E ora dove ti porto?- borbottai, rivolto più a me stesso che al ragazzo tra le mie braccia.
-Macchina- biascicò lui, e io decisi che, a quel punto, un posto valeva l'altro.Non fu facile arrivarci. Innanzitutto, Louis si era lasciato andare completamente tra le mie braccia, e io non ero certo Mastro Lindo. Poi, le persone a quel punto della serata erano parecchio "brille", per usare un eufemismo, e ci volevano dieci anni prima che riuscissero a capire di doversi spostare. E, ultimo ma non meno importante, Louis aveva iniziato a baciarmi il collo, cosa che di certo non aiutava a mantenermi concentrato sull'obiettivo - l'auto di Liam.
Non sapevo neanche come avrei fatto a entrarci, visto che non avevo le chiavi, ma decisi di risolvere un problema alla volta.
A proposito di problemi, con tutto quello che avevo bevuto, ora mi scappava da morire la pipì.-Eccoci qua.- sospirai quando finalmente arrivammo alla macchina -Adesso puoi scendere, Lou.-
-Non voglio.- piagnucolò lui.
Cristo, tutte a me capitavano.
-Lou, devo pisciare. Scendi da solo o ti butto per terra.-
-Non buttarmi, non è vero che non mi faccio male quando cado.- protestò lui strascicando un po' le parole.
-E allora scendi, dai.- lo esortai con pazienza. Mi stava per esplodere la vescica, poco ma sicuro.
-Uff, okay...- sospirò lui, appoggiando i piedi per terra e aprendo lo sportello che dava sui sedili posteriori dell'auto.
-Ma... Liam lascia la macchina aperta?- chiesi perplesso.
-No, ma questa porta è...- Louis si interruppe per cercare la parola. -Difettosa.- sospirò infine -Gli dico sempre di farla aggiustare, ma lui pensa che nessuno gli ruberebbe mai l'auto... La chiama "fiducia nell'umanità". Io la chiamo coglionaggine.-Ridacchiai divertito, e mentre Louis si stravaccava sui sedili posteriori io mi chiesi se la mia vescica avrebbe retto finchè non fossi tornato nella casa di Thomas. Valutai rapidamente la situazione e decisi che facevo prima a pisciare dietro i cespugli lì vicini.
-Ew, che uomo selvaggio che sei, Styles.- rise Louis quando tornai alla macchina.
-Stai zitto, che se tu non fossi praticamente svenuto in braccio a me, a quest'ora avrei potuto essere in un bagno.- ribattei, entrando a mia volta nella vettura e sedendomi accanto a Louis.
-E adesso cosa facciamo?- mi chiese lui con un sorrisetto.***
Mi uccidete se finisco il capitolo così?
Certo che no, altrimenti non avreste più aggiornamenti u.uDato che non ci rivedremo(?) fino a lunedì, ne approfitto per farvi gli auguri in anticipo. So, buon Natale, cupcakes :)
Ele xx
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Fake Friendzone || L.S.
Fanfiction"Mi spiace, non uscirò con te." "Neanche se smetto di caderti addosso?" In cui Harry ha seri problemi con la forza di gravità, Zayn scopre i miracoli dell'adolescenza su Liam Payne, Louis finge di essere un duro e Niall... è semplicemente Niall. [...