7. Muke, lacrime e gelato

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-Quindi com'è andata?-
Alzai lo sguardo su mia madre e vidi che stava impastando qualcosa di non ben definito, ma che quasi sicuramente sarebbe stata la cena di quella sera. Lei amava cucinare, e in effetti piaceva molto anche a me.
Non quel giorno, però. Ero troppo depresso per pensare al cibo.

-Di cosa stai parlando?- chiesi confuso, mentre mi sedevo davanti al bancone della cucina.
-Hai parlato con il ragazzo che ti piace?-
Non occorre dire che quasi mi soffocai da solo a sentir pronunciare quella frase.
-E tu che ne sai di Louis?!- esclamai, cercando di non morire strozzato dalla mia stessa saliva.

-Ah, quindi si chiama Louis.- sorrise mia mamma -E comunque non ne so niente. Ma è tutta l'estate che hai l'aria da depresso, e oggi più del solito. Perciò ho dedotto che fossi innamorato di qualcuno.-
-Manipolatrice.- commentai -Ma se non ne sapevi nulla... perchè hai pensato che fossi innamorato di un ragazzo?-
-Tesoro mio, sei la persona meno eterosessuale dell'intero pianeta. Non ci voleva un genio.-

-Ah.- sospirai. Quindi mia madre sapeva perfettamente che ero gay senza che io le avessi mai detto nulla. Grande. -E... va bene?-
Lei alzò lo sguardo dall'impasto, sorridendomi in modo rassicurante. -Certo che va bene, tesoro. L'importante è che tu sia felice.-
Scesi dalla sedia e feci il giro del bancone per abbracciarla, e lei ridacchiò contenta, dandomi un bacio sui capelli.
-Dai, raccontami di questo Louis.- mi esortò poi, mentre tornavo a sedermi.

-Non c'è niente da raccontare, in realtà.- ammisi con aria abbattuta -Lui mi piace, gli ho chiesto se voleva uscire con me e mi ha detto di no.-
-Oh, tesoro, mi dispiace tanto.- sospirò mamma -Vuoi che ti prepari una cioccolata calda per consolarti?-
-No, tranquilla, tra poco arriva Niall.-
-Oh no.-
La guardai confuso. -Pensavo ti stesse simpatico.-
-Ed è così, ma ogni volta che viene qui si mangia qualsiasi cosa riesca a scovare.- rispose mamma -Tipo i miei biscotti preferiti. Dovrò nasconderli.-
-Già, ma trova un posto migliore dell'altra volta, perchè era riuscito a fiutarli anche se li avevi messi sopra l'armadio.-

Proprio in quel momento il campanello suonò allegramente segnalando l'arrivo di Niall, e mia mamma corse via stringendo al petto il sacchetto dei biscotti, fregandosene di avere le mani ancora impiastricciate di farina.
-Signore, aiutami!- la sentii esclamare dalla stanza accanto, mentre ridendo andavo ad aprire la porta.

-Ciao, Niall.- sorrisi spostandomi di lato per far entrare il mio amico.
-Ciao, Haz. Sbaglio o sento odore di cibo?-

***

-Luke, giuro che ora ti picchio.- piagnucolò Niall tirando su col naso.
-Zitto, se no non riesco a leggere.- dissi, sfregandomi gli occhi con una mano per asciugare le lacrime.
-Dai, spicciati.-
-"Luke fissava il fidanzato con gli occhi lucidi, sperando che non fosse troppo arrabbiato, ma Michael gli stava già voltando le spalle, pronto ad andarsene."- lessi con voce tremolante.
-Merda- pianse Niall, ficcandosi in bocca una cucchiaiata di gelato.

-"‘Non seguirmi, anzi, stammi lontano, Hemmings. Non voglio mai più rivedere la tua faccia da coglione’ disse il ragazzo, la voce rotta dal pianto. ‘Ti prego, Mickey, lasciami spiegare’ lo supplicò Luke, ma ormai il tinto si stava allontanando, e lui rimase solo, nel buio."-
-E poi?!- quasi strillò Niall, affogando nel gelato.
-Non lo so, questa stronza non ha più aggiornato!- esclamai distrutto.
-Dammi qua, adesso mi sente!- sbottò Niall, strappandomi il cellulare dalle mani e rintracciando in fretta il profilo dell'autrice della fanfiction.
-Cantagliele per bene, non può giocare con i nostri sentimenti in questo modo!- lo esortai mentre mi ingozzavo a mia volta di gelato.

-Oh santo Zayn...- sentimmo sospirare alle nostre spalle, e voltandoci vedemmo proprio Malik appoggiato alla porta della mia camera. -Voi due siete senza speranza.- commentò.
-Parla quello che si santifica da solo.- ribattè Niall, ancora con gli occhi lucidi.

-Sono passato per vedere come stava Hazza, ma mi sembra che quello più distrutto sia tu, Horan. Soprattutto mentalmente.-
-Piantala. Il mio metodo di leggere fanfiction muke e mangiare gelato in vaschetta è ottimo per non pensare alla vita reale.-
-Ha ragione.- annuii -In questo momento ho la testa così piena di fluff muke che non mi ricordo nemmeno come mi chiamo.-

Zayn alzò gli occhi al cielo, avvicinandosi per poi sedersi sul pavimento accanto a me e Niall. -E va bene, adesso mi avete incuriosito. Trovate un'altra fanfiction e leggiamola, così vediamo se avete ragione.- disse -Come se ci si potesse emozionare così tanto per delle storielle da ragazzine, poi.-

***

-"Luke affondò le dita tra i capelli soffici di Michael, massaggiandogli dolcemente la testa mentre gli lasciava piccoli baci su tutto il viso"- lesse Niall con un'espressione intenerita sul volto -"‘Non lasciarmi mai, gattino’ sussurrò dolcemente, mentre Mickey si accoccolava contro il suo corpo. ‘Non potrei mai lasciarti, Lukey’ rispose il più grande"-

-Aww, ma che pasticcini- commentò Zayn con aria inebetita, appoggiando la testa sulla mia spalla.
-Meno male che tu non ti saresti emozionato, eh?- lo presi in giro.
-Stai zitto. E, Niall, continua a leggere.-

***

Questo capitolo non ha un senso logico, okay

Btw, l'altra sera ho visto un pezzo di X Factor e l'esibizione di Louis, il che mi ha destabilizzato abbastanza.

Comunque, ora sparisco. A mercoledì, lil cupcakes

Ele xx

Fake Friendzone || L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora