29. Torte e cuori fucsia

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Quando la mattina seguente mi svegliai, il mondo sembrava essere diventato tutto arcobaleni e nuvole rosa piene di glitter - roba da far invidia a Magnus Bane.
Mi alzai sorridente, andai in bagno sorridente, scesi le scale sorridente, entrai in salotto sorridente e - beh, avete capito il concetto.

-Buongiorno!- salutai vedendo mia madre e Robin sul divano, che guardavano il notiziario del giorno.
-Buongiorno.- sorrisero loro, ma sembrarono vagamente inquietati quando ripetei "Buongiorno!" per la seconda volta e poi sparii in cucina saltellando.
Quanto testosterone.

-Tesoro, ti senti bene?- chiese mamma, seguendomi e guardandomi perplessa mentre prendevo le uova dal frigo.
Avevo un'improvvisa voglia di cucinare un dolce. Un dolce azzurro come gli occhi di Louis, e rosa come le sue labbra, e profumato come...
-Ehi? C'è nessuno in casa?- mi richiamò mia madre, dandomi un colpetto sulla fronte.
-Eh? Ah, certo, buongiorno!- la salutai io, facendole alzare gli occhi al cielo.
-Harry, amore della mamma, luce dei miei occhi... Puoi spiegarmi quali problemi hai questa mattina?-
-Non ho nessun problema.- replicai -Ho solo voglia di fare un dolce.- E di affittare un aereo che scriva in cielo "Louis Tomlinson è il mio ragazzo". Ma questo non era necessario farglielo sapere.

-D'accordo. E come mai tutta questa euforia?- tentò mamma -Non hai fumato o mangiato qualcosa di strano a quella festa, vero?-
-Ma cosa ti viene in mente!- risi -Sto bene e non sono drogato, giuro.-
Mia madre non sembrava troppo convinta, ma evidentemente decise di lasciar perdere e tornò in salotto da Robin, lasciandomi al mio dolce.

Circa mezz'ora più tardi, la torta era nel forno e io avevo farina sparsa persino sulla maglia e sulle guance, mentre tentavo di riportare l'ordine in cucina, mettendo a lavare mestoli e stoviglie varie e ripulendo il tavolo dai pezzetti dispersi di impasto.
Fu così che mi trovò Zayn, appena entrato in casa mia con uno sguardo insolitamente estasiato.

-Hazza!- esclamò entrando in cucina.
-Zay!- sorrisi di rimando io, correndo ad abbracciarlo e infarinando anche lui. -Com'è andata con Liam?-
-È stato meraviglioso! Devo raccontarti tutto o esploderò.- rispose euforico -Tu hai novità?-
-Louis è il mio ragazzo!- esclamai, ormai al limite della mia capacità di tenere la bocca chiusa -Louis, capisci? Louis Tomlinson! Il mio ragazzo! Louis!-
E a quel punto io e Zayn ci mettemmo a saltellare nel modo meno virile che potesse esistere, fortunatamente senza essere visti da nessuno - a parte mia madre, di passaggio con il cesto della biancheria da stendere, che si limitò ad alzare gli occhi al cielo.

-Dobbiamo chiamare Niall! Ci ucciderà se non gli raccontiamo tutto.- dissi, mentre Zayn annuiva e prendeva il cellulare per telefonare al biondo.
Tuttavia non fece neanche in tempo a comporre il numero che il campanello squillò vivacemente, facendoci correre verso l'ingresso. E okay, forse quella mattina sembravamo vagamente disagiati. Ma insomma, chi poteva biasimarci?

-Niall!- gridai felice quando, aprendo la porta, mi ritrovai davanti il mio migliore amico.
-Harold! Zay!- esclamò lui -Devo raccontarvi un sacco di cose!-
-Anche noi.- sorrisi, accompagnando i due in salotto e sfrattando Robin dal divano, che se ne andò borbottando in cucina.
-Ho conosciuto una ragazza, ieri sera.- esordì Niall -È fantastica, e ci siamo persino baciati!- esclamò, facendo ridere me e Zayn per il tono con cui l'aveva detto.
-Oh sì, vi ho visti sulle scale, a limonare "come tassi in calore".- replicai, riciclando le sue parole e facendolo arrossire vistosamente.
-E io sono uscito con Liam!- esclamò Zayn, quasi con il fumo che gli usciva dalle orecchie per lo sforzo di stare in silenzio.
-E Louis è il mio ragazzo!- sorrisi a mia volta, dato che quello sembrava essere il momento delle novità.
-Oddio, le mie OTP!- esultò Niall, gli occhi illuminati da pura gioia.
E a quel punto ci ritrovammo tutti e tre a saltellare nel bel mezzo del salotto, mentre mia madre passava sospirando un "Cosa ho fatto per meritarmi questo".
Già, forse visti da fuori eravamo vagamente imbarazzanti.

***

-La fetta più grande è mia.- sentenziò Niall, sedendosi a tavola e guardando la mia torta con sguardo famelico.
-Non c'è una fetta più grande, le faccio tutte uguali.- replicai mentre affondavo il coltello nel dolce ancora caldo.
Purtroppo non avevo potuto farlo azzurro, ma c'era almeno il rosa acceso dato dalla crema di fragole che avevo trovato in frigo (e che speravo non fosse di mamma).
-Uffa, che razzismo.- commentò il mio migliore amico, guadagnandosi un sospiro da parte mia e uno sguardo stranito da parte di Zayn.
-Ecco qua.- sorrisi poi, porgendo una fetta di torta a entrambi e tenendone una per me.
Ricordandomi che mamma e Robin si erano riappropriati del salotto, portai due fette anche a loro, sperando che si dimenticassero del disagio a cui avevano dovuto assistere fino a quel momento.

-Bel pigiama, Haz.- ridacchiò Niall con la bocca piena -Prima non l'avevo notato.-
Abbassai lo sguardo sulla mia maglia rosa a cuori fucsia e fui contento di non essere uscito, fino a quel momento. -Era di Gemma.- spiegai -Ma l'ha lasciata qui e allora l'ho presa io. È calda e quando dormo sembra che qualcuno mi abbracci.-
-Oddio.- sospirò Zayn -Ma queste frasi da dove le tiri fuori?-
-Che c'è? È vero.- protestai, addentando la mia fetta di torta e costatando che, sì, era venuta davvero bene.
A confermare quel fatto, Niall sembrava ormai completamente perso nel suo pezzo di dolce, e vederlo così preso mi fece sorridere orgoglioso.
Anche Zayn sembrava apprezzare, infatti dopo neanche due minuti mi stava già fissando con il piattino allungato verso di me per avere una seconda fetta.
Ridacchiai divertito e feci per riprendere il coltello, ma il suono del campanello mi fece dimenticare tutto.
-Forse è Lou!- esclamai felice, abbandonando i miei due (affamati) amici e correndo all'ingresso.
-Taglia tu un'altra fetta, Nello. Ho fame.- sentii dire Zayn, mentre aprivo la porta.

La ventata di aria fresca entrò in casa insieme a Louis e Liam, che mi salutarono allegramente mentre mi spostavo di lato per farli passare.
-Zayn è in cucina.- dissi a Liam con un occhiolino, facendolo arrossire un po'.
-Bella maglia.- ridacchiò Louis, tirandomi dolcemente verso di sè mentre l'altro ragazzo si allontanava.
Oddio. Questo era imbarazzante.
-Ehm... Io ho, uhm, preso la prima che ho trovato...- balbettai arrossendo
-È morbida.- sorrise Lou -Ed è farina, questa?- chiese poi, spolverandomi una guancia con aria divertita.
-No, è coca.- scherzai mentre lo prendevo per mano e lo accompagnavo in cucina.
Lui rise, fermandosi poi un momento per salutare i miei e ricevendo un abbraccio affettuoso da parte di Robin.
-Direi che hai superato il test.- ridacchiai mentre entravamo in cucina.
-Meno male, non avrei retto un altro interrogatorio o cose del genere.- commentò lui, sedendosi tra me e Niall e accettando la fetta di dolce che gli porgevo.

Quella domenica mattina fu senza dubbio una delle più belle che avessi mai vissuto, in compagnia dei miei amici e del ragazzo che più mi piaceva al mondo, ma forse avrei dovuto tenere a mente che c'è sempre una gran quiete prima delle tempeste.

***

Vi ho messo abbastanza ansia con l'ultima frase? Lol, tanto so che mi volete bene lo stesso (stay convint)

A venerdì, cupcakes

Ele xx

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