11. Balla che ti passa

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-Allora, state comodi?- sorrise Liam lanciandoci un'occhiata dallo specchietto retrovisore, mentre guidava tranquillo.
Io ero pressato sui sedili posteriori tra Niall e Louis, e quest'ultimo si era praticamente appiccicato alla portiera per non starmi troppo vicino.
Neanche avessi la peste, oh.

-Da morire.- commentai -Ma grazie per il passaggio, Lee.- sorrisi poi. Non volevo essere antipatico con Liam, che si comportava sempre in modo gentile con me. Beh, con tutti, a dire la verità.
-Non chiamarlo "Lee".- ringhiò Louis.
-Perchè, altrimenti che fai?- lo provocai, sorridendogli con aria strafottente.
-Altrimenti prendo il tuo caz...-
-Ragazzi.- ci riprese Liam -State buoni. Soprattutto tu, Lou.-

Louis sbuffò, borbottando qualcosa e voltandosi verso il finestrino, mentre sull'auto calava il silenzio.
Niall armeggiava con il cellulare e Zayn era seduto sul sedile anteriore, "perchè non poteva stare dietro e stropicciarsi i vestiti". (Anche se sospettavo che, in realtà, avesse voluto semplicemente sedersi accanto a Liam).

-Quindi... quanti anni compie Thomas?- chiesi per alleggerire un po' l'atmosfera.
-Diciotto.- rispose sorridendo Liam -Ormai è maggiorenne.-
-Vi conoscete da molto?-
-Dalle elementari. Non eravamo nella stessa classe, ma giocavamo sempre insieme durante la ricreazione. Lui è un tipo molto amichevole.-
-Beh, allora non vedo l'ora di conoscerlo.- sorrisi a mia volta, mentre Louis sbuffava in modo teatrale.

Stavo per dirgli qualcosa, ma proprio in quel momento Liam parcheggiò davanti a una grande casa tutta illuminata a festa, e perciò lasciai perdere.
In effetti, Thomas si rivelò davvero un tipo simpatico. Non appena ci vide arrivare, venne subito a presentarsi e a darci il benvenuto. Ci mostrò brevemente la cucina, dove avremmo potuto prenderci da bere o da mangiare, e ci fece conoscere un po' di persone, anche se ce n'erano già davvero tante e poco dopo lui dovette lasciarci per andare ad accogliere nuovi arrivati.

Niall si piantò in cucina e iniziò a chiacchierare con una ragazza seduta sul bancone, Zayn aveva cominciato una conversazione con Liam, e io mi ritrovai da solo con Louis.
-Beh- dissi.
-Beh- rispose.
Attimi di silenzio imbarazzante e poi...
-Vado a prendermi da bere.-
-Vengo con te.-

***

Ballare da solo mi sembrava un po' squallido, ma era senz'altro meglio che starsene in un angolo a deprimersi.
Dopo aver bevuto per un po' con me, Louis era scomparso insieme a dei suoi amici, lasciandomi solo senza pensarci due volte. Nel frattempo, Zayn aveva intrappolato Liam in un monologo, probabilmente su se stesso. Riuscivo a vederli anche dal centro del salone in cui mi trovavo, seduti sulle scale che portavano al piano di sopra: Zayn fingeva un'espressione di noncuranza, mentre Liam lo ascoltava sorridente. Mi chiesi se fosse realmente interessato o se sorridesse solo perchè era ciò che faceva sempre.

Niall invece era disperso, il che mi dispiaceva dato che mi sarebbe piaciuto avere un po' di compagnia, in quel momento.
Neanche mi avesse letto nel pensiero, Cassie spuntò improvvisamente alle mie spalle, abbracciandomi da dietro e ridendo.
-Ehi Harry, balli da solo?- mi chiese, spostandosi di fronte a me.

Cercai di non fare una smorfia di disgusto davanti al vestitino striminzito che la copriva a malapena, ma spostando lo sguardo sul suo viso mi ritrovai a fissare una maschera di trucco che definire pesante era poco. Quella ragazza aveva lo stile di un camionista, per usare un eufemismo.

-Già.- borbottai, ma la musica era alta e non ero sicuro che mi avesse sentito. Non che mi importasse, in realtà.
Senza curarsi del mio interesse pari a zero, Cassie iniziò a strusciarsi su di me mentre io facevo di tutto per allontanarmi, cosa piuttosto difficile data la quantità di gente che mi circondava.
-Cassie, smettila.- sbuffai, ma lei si aggrappò alla mia camicia e iniziò a baciarmi il collo. Bleah, quanta saliva.
-Vuoi levarti dal cazzo?!- esclamò a quel punto una voce alle mie spalle.
Mi voltai per vedere di chi si trattasse, ma la luce soffusa, l'ammasso di gente e il lieve stordimento dato dall'alcol mi rendevano le idee confuse.
In ogni caso, quella era una voce che avrei riconosciuto tra mille.

-Lou?- borbottai incerto, mentre lui prendeva Cassie per un braccio e la strattonava via da me. Quanta eleganza in un solo ragazzo.
-Ciao.- ridacchiai quando mi prese per i fianchi e mi tirò verso di sè.
-Non ballare con quella.- disse lui un po' arrabbiato, guardandomi dal basso verso l'alto in un modo che trovai assolutamente adorabile.

-È lei che mi si appiccica addosso.- mi difesi -Ballare con te è molto meglio.-
-Come se tu fossi capace di ballare! Ti stai muovendo come una foca col culo in fiamme.- rise Louis.
-Ha parlato il grande ballerino!- lo presi in giro. Stavo davvero scherzando tranquillamente con Louis Tomlinson senza che lui saltasse fuori con qualche atteggiamento insensato?

Lui aprì la bocca per rispondere, ma proprio in quel momento alcune persone alle sue spalle iniziarono a spintonarsi, urtando anche noi e facendoci finire a terra prima ancora che provassimo a mantenere l'equilibrio.
In mezzo secondo ero passato dal ballare al ritrovarmi sul pavimento con Louis steso sopra di me.

-Oops.- sorrise -Come ci si sente quando la gente ti cade addosso?-
-Spiritoso.- borbottai -Tirati su così posso alzarmi, piuttosto.-
-E se non ne avessi voglia?- domandò con un sorrisetto provocante.
-La gente ci calpesterà e moriremo in modo triste.- risposi frettolosamente, sforzandomi di non pensare al corpo di Louis premuto sul mio.
E intendo, proprio tutto premuto sul mio.
-Uff, e va bene. Sono troppo figo per morire calpestato.- sbuffò lui, alzandosi con un po' di fatica e tirando su anche me. -Comunque, posso caderti addosso altre due volte, e poi saremo pari.- scherzò mentre mi spolverava la camicia con una mano.

-Non saremo mai pari, perchè quando cadi tu non ti fai male, al contrario di me.- risposi in tono ironico, ridacchiando per la sua espressione confusa. -Con il culo che ti ritrovi, potresti anche lanciarti da un aereo senza paracadute.-
-Tutta invidia.- ribattè lui con una smorfia, senza però essere realmente offeso. -Adesso vado a bere un altro po'. Divertiti, Styles.- disse poi, stampandomi un bacio sulla guancia e facendosi spazio tra la gente, lasciandomi solo per la seconda volta in quella serata.
Sbuffai e mi allontanai anch'io dalla folla di persone che ballavano, ormai stanco, decidendo di andare a cercare Niall.

***

La festa è appena a metà e devono succedere ancora molte belle cose *tenta di fare l'occhiolino ma finisce col sembrare mentalmente problematica*... Quindi, a venerdì, lil cupcakes

Ele xx

Fake Friendzone || L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora