32. Big yellow banana

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L'incredibile quantità di acqua che cadeva dal cielo il pomeriggio seguente trasformò quella che doveva essere una per-niente-romantica-passeggiata con Nick in una corsa fino al bar più vicino.

Per evitare qualsiasi fraintendimento, avevo deciso di vestirmi nel modo più fiacco e trascurato che avessi mai osato - pantaloni della tuta e una vecchia felpa grigia terribilmente sformata. Inoltre, avevo pensato, cosa c'era di meno sexy di un impermeabile giallo che mi faceva sembrare una grande banana con le gambe?
Perciò avevo indossato anche quello, sopra il giubbotto.
Ero semplicemente ridicolo, per chiarirci. Tuttavia Nick non sembrò accorgersene.

-Harry!- mi salutò tutto allegro quando arrivò a casa mia.
Invece di farlo entrare, infilai le scarpe e lo seguii subito all'aperto, intabarrato nel mio impermeabile, mentre ci scambiavamo qualche chiacchiera inutile.
Arrivati finalmente al piccolo bar vicino casa mia, andammo a sederci a un tavolino e ordinammo due cioccolate calde, per riprenderci un po' dalla pioggia e dal freddo che ci eravamo beccati fino a quel momento.
Nick mi guardava tutto sorridente, come se avermi lì con sè fosse il dono più grande dell'universo, e perciò iniziai a sentirmi un po' in colpa per il mio atteggiamento. In fondo era simpatico e gentile, e non meritava di essere trattato con sufficienza, neanche fosse stato una delle Piaghe d'Egitto.

-Allora- esordii quindi, mentre mi liberavo di impermeabile e giubbotto -Che mi racconti?-
Lui sembrò indeciso per qualche secondo, ma poi riprese a sorridere. -Sai già con chi fare il progetto di letteratura?- chiese allegro.
-Quale progetto?- domandai confuso.
-Quello che il prof ha assegnato l'altro giorno. Ha detto che si può fare a coppie.- rispose un po' esitante.
-Uh- sussurrai -E... entro quando bisogna consegnarlo?-
-Venerdì della prossima settimana.-
-Ah. E su cosa bisogna farlo?-
Mi sentii piuttosto un disadattato mentre facevo tutte quelle domande. In effetti, ultimamente non stavo molto attento durante le lezioni (e okay, non ero mai stato il numero uno della classe, ma forse adesso stavo esagerando).
-Bisogna scegliere uno scrittore o un poeta dal programma di quest'anno e fare una ricerca su di lui, per poi esporla.- spiegò Nick gesticolando appena, mentre una cameriera piuttosto anziana e dall'aria tranquilla ci serviva le cioccolate.

-Oh.- espirai -Tu sei in coppia con qualcuno?-
-Veramente stavo per chiederti se volessi farlo con me.- sorrise Nick, sporgendosi leggermente in avanti.
-Beh...- esitai. L'idea di passare tanto tempo con lui non mi entusiasmava. D'altro canto, però, non avevo molta scelta. -Va bene.- accettai quindi -Hai già qualche idea?-
-Ehi, Hazza!- esclamò in quel momento una voce alle mie spalle, facendomi sobbalzare per lo spavento.
Non feci neanche in tempo a voltarmi che una figura si era materializzata accanto al tavolino, spostando una sedia e sedendosi tra me e Nick.

-Liam? Ciao.- salutai un po' confuso.
-Spero di non disturbare, passavo qui davanti e ti ho visto, perciò ho pensato di fare un salto dentro.- sorrise il ragazzo, non riuscendo però a convincermi.
Se c'era una cosa di cui potevo essere certo, era che Liam non sarebbe mai stato tanto sfacciato e menefreghista da venire a sedersi lì ignorando completamente Nick.
Quello era più da Louis.

-Allora, va tutto bene?-
-Ehm, certo, sì.- risposi incerto, guardandomi rapidamente intorno per vedere se il mio ragazzo si fosse nascosto da qualche parte, dopo aver mandato Liam in ricognizione. Tuttavia c'erano solo altri due clienti nel bar, e nessuno di loro era Louis.
Osservando meglio, notai che quello più alto, appoggiato al bancone accanto a un suo amico, era lo stesso ragazzo che avevo visto fuori da scuola il giorno prima. Quello che mi aveva sorriso in modo vagamente inquietante, per intenderci.

-Fantastico, e il tuo amico, qui?- continuò Liam, dando una pacca sulla schiena a Nick.
-Oh, lui è Nick...- presentai velocemente, distogliendo lo sguardo dal ragazzo al bancone.
-Ah sì, forse ti ho visto a scuola.- annuì Liam rivolto a Grimshaw, che fece un sorriso un po' stranito. -Bene, bene, e che fate di bello, ragazzi?-
-Noi, uh, stavamo parlando di un progetto per la scuola.- risposi, sinceramente confuso dall'atteggiamento di Liam.
Non capivo se fosse lì per tenere d'occhio me o se invece fosse sotto l'effetto di qualche stupefacente.

-Oh, i progetti, li adoro!- sospirò Liam con un ampio sorriso, dando un'altra pacca sulla schiena di Nick. Okay, ora stava iniziando ad essere ridicolo.
-E sapete cos'altro adoro? I pasticcini. Vado a prenderne qualcuno.- continuò, alzandosi rumorosamente dalla sedia -Ne volete anche voi?-
-Uh, no, sono a posto.- risposi, mentre Nick scuoteva la testa.
Sembrava piuttosto scombussolato, a dire la verità.
-Okay, torno subito!- esclamò Liam saltellando via.
Il pensiero che presto avrebbe avuto altri zuccheri in corpo mi spaventò abbastanza.

-Io, uhm... Mi dispiace per il mio amico, è un po' iperattivo al momento.- spiegai a Nick, nel tentativo di scusarmi.
-No, è okay...- farfugliò lui -Voglio dire, sembra simpatico.-
Tempo due minuti e Liam tornò con un piccolo vassoio, su cui erano posati tre pasticcini dall'aria davvero deliziosa. Si sedette nuovamente al suo posto e fece un bel sorriso prima di mettersi a mangiare.
-Quinfi Nif- esordì a bocca piena -Fe ne penfi di...- Si interruppe per deglutire -Che ne pensi di Harry e Louis?-
Aggrottai la fronte confuso, mentre Nick sembrava sempre più a disagio.
Di sicuro non mi avrebbe più chiesto di uscire, quello era sicuro.

-Harry e... e Louis?- ripetè incerto.
-Sì, esatto, non ti sembrano carini?-
-Carini?-
-Liam, posso parlarti un momento?- li interruppi, prendendo il ragazzo per un braccio e facendolo alzare in piedi.
Ci allontanammo un po' dal tavolino e mi girai in modo da dare le spalle a Nick.
-Cosa stai facendo?- sibilai contrariato.
Liam sembrò confuso dalla domanda, mentre si puliva la bocca da un rimasuglio di zucchero a velo. -Sto mangiando pasticcini?- rispose incerto.

-Liam- sospirai -Hai capito cosa voglio dire.-
-Veramente no.-
-Ti ha mandato Louis?-
-Louis?- ripetè -Certo che no, ti ho detto che stavo solo passando di qui e...-
-Certo.- sbuffai -Senti, non devi tenermi sotto controllo, okay? Non sto tradendo Louis o cose del genere, sto solo bevendo una cioccolata con un mio amico. O almeno, era quello che stavo facendo prima del tuo arrivo.-
-Sto disturbando?- domandò Liam sconvolto, e a quel punto una parte di me sentì il bisogno di abbracciarlo.

-No, non intendevo quello... Solo, credo che Nick sia un po' a disagio.- mi affrettai a spiegare -Perchè ti stai comportando in modo leggermente inquietante.-
-Oh, mi dispiace tanto!- esclamò gettandomi le braccia al collo -Perdonami!-
Okay, forse era davvero sotto effetto di stupefacenti.
-Liam, Liam, è tutto a posto.- cercai di tranquillizzarlo, dandogli qualche pacca sulla schiena.
-Perdonami. Forse è meglio se vado.- disse invece lui.
-No, dai, davvero...-
-È okay, vado.- E detto questo si distaccò e tornò al tavolo, portandosi via l'ultimo dolcetto e uscendo quasi di corsa dal bar.

Sospirando rassegnato tornai al tavolo anch'io, ma a quel punto mi squillò il telefono. Era evidente che quella giornata fosse destinata ad essere un supplizio.
-Pronto?-
-Trottolino amorosoo?-
Oh, perfetto. -Lou?-
-Amorino bello, c'è una probabilità del cinquanta percento che io sia steso nudo sul tuo letto.-
-Oh, Cristo.- sospirai. Perchè avevo a che fare con dei malati di mente cronici?
-Va tutto bene?- mi chiese preoccupato Nick.
-Mi dispiace tantissimo, so che è stata l'uscita peggiore di sempre, ma devo davvero andare.- mi scusai, lasciando sul tavolino i soldi della mia cioccolata e raccogliendo giubbotto e impermeabile. -Giuro che mi dispiace.- ripetei mentre uscivo dal bar.

-Non correre sotto la pioggia o ti prenderai qualcosa.- rise Louis, all'altro capo della linea.
-Cerca di non farti vedere da mia madre, idiota.- sbottai mentre tornavo alle mie sembianze di "banana con le gambe", per proteggermi dall'acqua che scrosciava imperterrita.
-Non preoccuparti, tesoruccio, è uscita mezz'ora fa.- rispose allegramente Louis -Ti aspetto!- canticchiò. E a quel punto chiuse la chiamata.
Signore, aiutami.

***

Solo una cosa: la nuova canzone di Ed.

ASDFGCFSVNBKLYTD muoio seppellitemi addio

Tra l'altro oggi è anche il compleanno di quella patata con i capelli rossi, quindi andate a fargli gli auguri u.u

Sì, ora smetto di rompere e me ne vado. A lunedì, sweeties

Ele xx

Fake Friendzone || L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora