Saliamo le scale in silenzio in fila indiana. La nostra stanza è al primo piano, non siamo solo Marta ed io le occupanti della stanza. Ci sono quattro letti uno affianco all' altro con un comodino in mezzo: i due a destra sono nostri mentre quelli a sinistra sono di Blanca e di un'altra bambina.
Io e mia sorella posiamo le scatole e le divise ben ripiegate sul nostro letto, è strano: non ci sono lenzuola e neanche coperte, solo il materasso posato su un'asse di legno rialzata.
Non capisco: dormiremo solo con il materasso? Con questo freddo?! No verranno sicuramente a mettere delle coperte, almeno le lenzuola.
Cosa facciamo adesso? Non abbiamo ricevuto ordini. Inizio a guardarmi attorno: pareti spoglie, soffitto alto, tende sporche e lugubre... fortunatamente hanno preso i peluches. Io la notte qua al buio da sola non ci sto.
La donna cattiva in completo blu entra improvvisamente nella camera e io mi volto di scatto verso la porta per la paura.
-iznoshennyye odezhdy- dice in tono piatto e asciutto. Molto probabilmente ci sta dando un comando ma non capisco il russo ed evidentemente neanche le altre perché iniziamo a guardarci l'un l'altra spaesate in cerca di un esempio da imitare.
La signora diventa furente e inizia ad avvicinarsi minacciosamente a Blanca e l'altra bambina: Blanca si ritrae impaurita mentre l'altra si paralizza dalla paura contraendo tutti mi muscoli.
Anche la mia paura accresce, so già cosa sta per accade e così chiudo gli occhi aspettando lo schiocco dello schiaffo che non tarda ad arrivare.
Appena riapro gli occhi vorrei richiuderli: Marta ha la faccia pallida e contratta dal terrore, la bambina è a terra con le lacrime agli occhi e Blanca riceve un altro schiaffo.Dopodiché la donna prende le loro divise e le sbatte addosso a loro malamente.
Le divise. Le divise! Vuole che indossiamo le divise!La signora si gira verso me e Marta probabilmente per impartirci la stessa punizione: scatto come una molla. Prendo la mia divisa mi spoglio più velocemente che posso, praticamente mi strappo i vestiti di dosso, e mi infilo la divisa stando attenta a stropicciarla il meno possibile. Non mi importa di spogliarmi davanti ad altri mi importa solo di avere la faccia intatta fino a sera.
La donna sembra sorpresa dal mio gesto e io sono atterrita: ho ancora il fiato corto per l'ansia e la donna non toglie il suo sguardo dal mio. Non voglio essere picchiata, basta. Distolgo lo sguardo e la donna esce dalla stanza
- fuori dalla stanza fra tre minuti- conclude prima di varcare la soglia della stanza. Il suo accento russo mi fa rizzare i capelli.
Ci vestiamo in silenzio. Si sentono solamente i singhiozzi della bambina sconosciuta. Spiego a gesti cosa mi ha detto la donna alle mie compagne di stanza e infine ci mettiamo in corridoio fuori dalla porta spalla contro spalla.
La divisa non è niente male: camicia bianca con sopra una specie di vestitino senza maniche blu scuro.
Anche le bambine delle altre stanze indossano la divisa e si posizionano fuori dalla porta imitando il nostro esempio.
Alcune ragazze più grandi di noi passano a prenderci per scortarci in una grande sala con tre lunghi tavoli di legno apparecchiati con piatti e bicchieri. Questa stanza deve essere la mensa. Tutte le ragazze che ci hanno scortato vanno a sedersi a tavola con un ordine ed una precisione disarmanti.
Avranno sicuramente un posto assegnato.
Io e tutte le altre bambine nuove rimaniamo dritte in piedi notando con amarezza che ai tavoli non c'è posto per noi. Ci faranno saltare la cena? Spero di no. Sto morendo di fame, non mangio da due giorni: credo che mi metterò a piangere per la disperazione se non ricevo neanche un pezzetto di pane.

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Dopo Captain America
Fiksi PenggemarDopo la scomparsa di Captain America (Steve Rogers) la vita continua gli anni passano. Cosa è successo mentre lui era in coma nei ghiacci? E se avesse delle figlie? E se queste figlie fossero super soldatesse? Continuazione di Captain America the...