Che il gioco abbia inizio.

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Londra  9 Novembre 2016.                     MARCUS
Ho ricevuto tutto sulla vita di Sierra,l'ho fatta seguire ed ho scoperto tutte le sue abitudini.Sono diventato uno vero stalker.Ieri sera era bellissima nel suo stile anni 20,rideva e scherzava con i suoi amici,ma quando l'ho vista in compagnia di quel idiota ho perso il lume della ragione.Le sue mani luride che la toccavano senza il suo consenso,la paura di Sierra hanno portato il mio corpo ad agire d'istinto.Un sentimento a me nuovo ha preso piega per la prima volta nella mia vita.La gelosia.Marcus Evans  geloso di una donna,questo è   uno scoop da prima pagina.

Ma perché?Non capisco,sono confuso,lei è solo una delle tante che scalderà il mio letto.Nulla di più.Nulla di meno.Devo solo attuare il mio piano,e dimenticare Sierra Jones.
****
La porta scura con inciso il suo cognome seguito da un altro di origine scozzese,mi rende particolarmente inquieto.Sono nervoso,non riesco ad alzare nessun arto e premere questo maledetto campanello.
Sono io a decidere le regole del gioco,eppure ora sembro la preda.Busso ed aspetto con impazienza di scontrarmi con i suoi blu.Ma ad aprire è una ragazza emo vestita di nero e con un piercing al labbro.È Brianna Murray secondo il rapporto del mio investigatore.


Le regalo uno dei miei migliori sorrisi,mi fissa con aria annoiata.«Salve.»Esclamo con enfasi.Mastica a bocca aperta,cerco di mantenere la calma agli schiocchi fastidiosi.
«Non abbiamo bisogno di un aspirapolvere!»Resto interdetto per un paio di minuti,mi ha scambiato per un venditore porta a porta e sbattuto la porta in faccia.Ritento adirato,nessuno mi ha mai mancato di rispetto.
Quando finalmente è Sierra ad aprire rilascio un sospiro profondo.È completamente spaesata,sorrido avanzando di un passo.

«Marcus?»
«Ciao piccola»

«Che diavolo ci fai qui?»Domanda più che legittima,mi gratto la testa e cerco di entrare ma Sierra blocca tutto con la porta.«Non è educato lasciare gli ospiti sul pianerottolo.»

«Non è educato presentarsi senza preavviso.»

«Touché.»Sussurro aprendo di poco la porta facendola indietreggiare verso l'interno,entro e sorrido al suo sguardo fulmineo.

«Ancora tu!Abbiamo già l'aspirapolvere!»Sbuffo alla affermazione della emo chiacchierona,ma non erano sempre tristi e solitari?

Sierra scoppia a ridere e per quanto sia arrabbiato,non riesco a non seguirla manchino.La sua risata mi contagia,è musica per le mie orecchie.È vera,non finta come tutte le donne che ho conosciuto.La sua risata sa di casa.
«Brianna non è un venditore,ma un mio conoscente.»La sua coinquilina annuisce pensierosa,non tenta nemmeno di scusarsi.«Oh..visto l'abbigliamento credevo il contrario.»Abbigliamento?Il mio completo  di alta sartoria non è accessibile ad un semplice venditore.Ma da una ragazza che indossa un t-shirt sbiadita dei Nirvana, ed un pantalone strappato con converse abbinate non è degna di giudicare.
«Ti sbagli sono un imprenditore.»I suoi occhi contornati di nero, da far invidia ad una panda si assottigliano di poco.
«Certo ed io sono Marilyn Manson!»Scoppia a ridere e si rinchiude in una camera sulla destra.Le manca solo un particolare,la voce e la presenza scenica,per il resto non sono tanto discordanti.

«Mi dispiace..»Riporto il mio sguardo su Sierra,una ciocca sfugge dal suo fermaglio colorato.Sussulta al mio tocco,non mi è indifferente come vuole far credere.Che il gioco abbia inizio.

Hate and passion (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora