I giorni passarono, Saphira e Asia cominciarono a conoscersi meglio, visto che stavano sempre insieme.
Impararono molto l'una dell'altra: colore preferito, idoli sia musicali che sportivi, abitudini; si raccontarono molte cose della loro vita passata, delle loro esperienze e tante altre cose che non starò qui ad elencare (perché parlarono veramente tanto quelle due). Solo che Saphira ,molte volte, evitava di dare risposte ad Asia, cambiando discorso.Era arrivata la ricreazione di una giornata scolastica abbastanza pesante e, come ogni giorno, Asia e Saphira uscirono fuori, nel cortile della scuola, e si sedettero sui gradini delle scale antincendio. Intanto tutti gli studenti si riversavano in quello spiazzo soleggiato (un po' troppo soleggiato per essere a metà Dicembre) armati di snack e panini con le facce di chi vorrebbe dormire,ma sfortunatamente non può.
-Asia, non credi che tu stia esagerando con tutto quel cibo?- chiese Saphira mentre addentava il suo piccolo panino al prosciutto.
-Perché? Ho solo un panino al salame, un pacchetto di Croccantelle, un Kinder Pinguí e un Kinder Bueno...- rispose Asia masticando soddisfatta il suo primo boccone di merendina.
-Appunto...- commenta Saphira -Non credi che dovresti riprendere i tuoi allenamenti in piscina?-
-Si, dai. Ci penserò- rispose menefreghista Asia.
Saphira sospirò: sapeva già cosa significava quella risposta.-Cosa c'é?- chiese divertita Asia.
-Perché ti comporti così? Insomma, é da un mese che ci conosciamo e tu, in questo breve periodo, hai iniziato ad ingozzarti di cibo non salutare; quei pochi allenamenti in piscina che facevi, ora li stai rimandando di giorno in giorno e, a parer mio, non ti stai neanche impegnando più di tanto nello studio... Cosa ti succede?- fece serissima Saphira.-Beh, se ti dicono che sei la peggiore, che sei brutta, che non vali niente, tanto vale farlo bene, no?- rispose Asia serrando la mascella -Loro scherzano e tu devi stare al gioco-
-Ma sei seria?- chiese Saphira turbata.
-Certo, Saphira. Che senso ha cercare di migliorare se poi ciò che fai deve essere sempre criticato? Che senso ha cercare di essere speciali se alla fine basta essere un po' più originali e ti insulteranno a vita? Eh, che senso ha? Dimmelo tu, visto che io ho già deciso di essere un fantasma!-detto ciò, Asia finì la sua merendina, pronta a scartare un altro snack.-Ma che dici! Asia, c'è qualcosa che devo sapere?-
Asia non rispose e si limitò ad abbassare lo sguardo.
-Asia...- la richiamò Saphira, scuotendola per un braccio.
-Ma cosa vuoi saperne tu?! Tu sei perfetta. Perfetta in ogni cosa che fai!- comincia a piangere Asia.-Ma...- cercò di ribattere Saphira, ma non fece in tempo perché la sua amica col caschetto si alzò di scatto dal gradino, facendo cadere a terra tutto quel cibo che teneva sulle gambe poco prima e, a passo veloce e gli occhi perennemente portati in basso per non incrociare altri sguardi, cominciò ad attraversare il cortile per rientrare nella scuola, lasciando la povera Saphira sbigottita alle sue spalle.
Quest'ultima l'osservava chiedendosi "Ma perché? Perché la devi pensare così quando sei tutto il contrario di ciò che dicono?".
Ora, la Vostra Narratrice (che in realtà dovrebbe coprire un ruolo neutro, ma shh, facciamo un'eccezione) vi dirà che ,secondo lei, il pensiero di Saphira era più che giusto, anche perché, molte volte, diamo troppa inportanza alle critiche che ci vengono fatte e la miglior soluzione, sempre secondo la Vostra Narratrice, è farsi scivolare le cose addosso, come acqua sulla pelle, e amarsi sfoggiando il sorriso più bello che abbiamo, perché é quello che fotte tutti. Insomma, in poche parole, bisogna impare a fregarsene e questo la nostra Asia doveva ancora impararlo.
Ritornando a noi. Mentre Asia attraversava il cortile a pugni chiusi e sguardo basso, ecco che qualcosa andò storto: Viola, una delle più acide, presuntuose ,viziate e... Ok, la smetto. Insomma, la ragazza più antipatica della classe di Asia e Saphira (detta anche Barbie a causa della sua somiglianza con la bambola) se la stava ridendo con le sue fedelissime amiche, le quali non si separavano da lei neanche per un secondo: veneravano Viola, la loro bellissima Barbie amante dei più bei alti tacchi; tutte volevano essere come lei, tranne Saphira a cui stava antipatica.
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Una scommessa aliena.
General FictionTi è mai capitato di guardare il cielo in una notte limpida e piena di stelle, chiedendoti se, da qualche parte lassù, ci sia qualcun altro oltre a noi? Ti è mai capitato di fantasticare su ciò che potresti trovare tra le stelle? Beh, a me è capitat...