Il pomeriggio del giorno di San Valentino, i nostri ragazzi lo passarono molto diversamente da come si potrebbe pensare, a differenza delle tante coppiette felici che quel giorno si vedevano in giro per il paese.
Valerio dovette annullare la cena a sorpresa con Valentino, visto che avevano un urgente ed improvvisa riunione con il resto della loro band e non erano proprio in vena di far festa, visto ciò che stava succedendo; Saphira e Asia, invece, stavano andando in ospedale per saperne di piú sulle novità che intendeva dar loro Cristiano.Appena arrivarono davanti alla stanza di Mary, trovarono lui e Rossana che chiaccheravano tra loro con dei sorrisi a trentadue denti.
-Papá, Mamma cos'é successo?- chiese Asia appena furono abbastanza vicine.
-Oh ragazze! Si tratta di Mary!- rispose Cristiano.
-Beh, questo era ovvio!- rise istericamente Saphira presa dall'ansia.
-Che stupido- rise Rossana -Il dottor Fortis ha detto queste testuali parole "Mary si sta riprendendo, sta ritornando dal coma. Secondo le analisi, il cervello della ragazza sta pian piano riprendendo a svolgere le sue normali funzioni. Ora però, resta solo un sottile strato di incoscienza, ma non insignificante"-
Le due ragazze rimasero a bocca aperta, lanciarono un urlo euforico e si abbracciarono in un modo talmente forte tanto che Asia si fece male, ma iniziò a ridere. Due pazze.Dopo di ciò, prese dalla felicità della bella notizia, fecero una staffetta a chi arrivava per prima alla porta di Mary e, ignorando gli avvertimenti del dottore, entrarono in due nella stanza come due uragani, senza badare a far silenzio.
Mary era come sempre lí in quel letto, ma questa volta era avvolta in un'atmosfera di speranza, mentre il bip delle macchine segnalava il battito del suo cuore giovane e il suo respiro regolare scandiva il passar del tempo lento. Le due si sedettero ai lati del letto, iniziando a raccontarsi le varie pazzie combinate con o da Mary.
-Mi ricordo che ogni tanto, quando andava alle medie, buttava il libro di Francese in aria solo perchè non le piaceva studiarlo e poi si lamenta di me quando faccio la stessa cosa con fisica- rise Asia.
Saphira la imitò -Ma é vero il fatto che mi racconta sempre Valerio?-
-Quello della chitarra intendi?- Chiese Asia mentre Saphira annuiva -Si si, é tutto vero. Mi ricordo che stavamo nel locale della band di Valerio e quest'ultima stava facendo una pausa. Valentino lasciò la chitarra acustica nelle mani di Mary ed iniziò a parlare con noi allegramente. Non l'avesse mai fatto. Il batterista della band, in vena di fare scherzi, iniziò a gridare "Mary! Attentaa!!! C'é uno scarafaggio vicino al tuo piede!!!". Lei, spaventata, saltò sul posto e picchiò la chitarra di Valentino per terra nel tentativo di uccidere l'animaletto che non esisteva. Cosí ruppe le corde della chitarra e danneggiò il manico. Tutti se la facevano sopra dalle risate, tranne Valentino che dovette pagare una bella somma di denaro per aggiustarla.-Continuarono a raccontarsi aneddoti divertenti fin quando la porta della stanza non si aprí bruscamente.
Vi entrò un infermiere grande e grosso abbastanza antipatico -Le regole si rispettano, non potete stare in due qui! E per di piú a parlare a gran voce! Uscite subito!- chiuse la parta e se ne andò incavolato.
Asia e Saphira riserò di gusto: non riuscirono a prenderlo sul serio con quella voce acutissima che si ritrovava, tradendo l'apparenza.Saphira lasciò Mary con un bacio in fronte dicendo -Ora noi andiamo. Muoviti a svegliarti, eh?-
Quando Asia cercò di lasciarle la mano, Mary la strinse ancora di piú, lasciandola andare in un secondo momento, facendo rimanere sua sorella sbalordita.
Una volta che si riprese, Asia se ne andò sussurrandole -Se questo é un altro dei tuoi scherzi, giuro che non ti parlo piú per il resto dei tuoi giorni- ovviamente scherzava: moriva dalla voglia di risentire la sua voce.•••
Intanto Valerio stava discutendo con i membri della sua band, riuniti nel salotto della casa di Lele, uno dei due bassisti.
-Ragazzi credo che la nostra avventura sia arrivata alla fine...- sospirò per l'ennesima volta Filippo, il secondo bassista.
-Ma non c'è proprio un'altra soluzione? A me non va di mollare tutto cosí. Abbiamo fatto tanti sacrifici per comprare i nostri strumenti- disse Enrico, il batterista.
-No, Enrico. Ha ragione Valerio: o paghiamo quell'uomo con i soldi ottenuti dalla vendita delle nostre attrezzature o ci perseguirá- rispose Valentino, che suonava la chitarra acustica.
-Pff... Sarà difficile separarmi dal mio basso...- commentò Lele.
-Sará difficile vivere senza la nostra musica, senza la nostra band...- rispose Enrico.
I ragazzi sospirarono, sapendo che il loro sogno si sarebbe fermato lí.
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Una scommessa aliena.
Ficción GeneralTi è mai capitato di guardare il cielo in una notte limpida e piena di stelle, chiedendoti se, da qualche parte lassù, ci sia qualcun altro oltre a noi? Ti è mai capitato di fantasticare su ciò che potresti trovare tra le stelle? Beh, a me è capitat...