Finalmente, i nostri ragazzi arrivarono in città e, scendendo dai loro veicoli, iniziarono a dirigersi verso la piazza dove si sarebbe svolta l'inaugurazione del nuovo bar.
Asia amava la vitalità della città e ora stava col naso all'insù meravigliandosi di tutto, come una bambina che ha appena iniziato a scoprire il mondo intorno a sé: le insegne luminose, le macchine che scorrazzavano di qua e di là, i grattacieli altissimi che la facevano sentire una formica... tutto emanava luce che si alternava in svariati colori; tra le strade c'era molta gente, molti stili diversi che in città passavano inosservati, mentre se si fossero trovati in un piccolo paese sarebbe già scoppiato lo scandalo. Passarono i semafori, i grandi negozi, le librerie, i ristoranti che invadevano l'aria con i loro odori squisiti.
Saphira, Francesco,Asia, Johnny,Valerio e Valentino arrivarono in piazza dove ad accoglierli c'era la musica degli innumerevoli artisti di strada che animavano il centro con i loro talenti; il vociare della gente e i lampioni dalla luce soft davano un'atmosfera di una sera d'estate.
-Ecco: siamo arrivati. Il nuovo bar è quello lì, dietro la fontana- disse Johnny, indicando una minuscola porta che a stento si vedeva dietro i zampilli della fontana che dominava il centro della piazza.
-Sei serio?- chiese Francesco con un sopracciglio alzato, credendo che il nuovo locale fosse un po' più grande e un po' più chiccoso.
-Dove vuoi che la facciano la festa in quello spazio così ristretto?- aggiunse Saphira mentre Valerio, Valentino ed Asia guardavano l'entrata con circospezione.
Johnny rise -Non giudicate dall'apparenza. Forza! C'è una festa che ci aspetta!- dopo di ciò, prese il polso di Saphira e il braccio di Francesco e, oltre a spingere questi due ad incamminarsi verso il bar, incitó anche il resto del gruppo, nonché Asia, Valerio e Valentino, che intanto se la ridevano ad ascoltare Francesco e Saphira che borbottavano contro l'iniziativa di Johnny.
I ragazzi arrivarono davanti all'entrata (una piccola porta in legno colorata a macchie di vernice verde, gialla e fucsia su cui risaltava il nome del bar scritto in nero) Johnny si bloccò, lasciò andare i suoi due amici brontoloni e, accennando un piccolo inchino disse -Prima voi, carissimi amici-
-Che scemo- rise Valentino, mentre insieme agli altri entrava.
Si rimangiarono le parole: il bar, a differenza di come appariva dall'esterno, era composto da una sala enorme erredata con dei salottini e dei tavolini molto moderni; la luce soft che illuminava il vasto spazio, invaso da un profumo di vaniglia, proveniva da delle lampade alte e dal design elegante; su un lato del locale c'era un bancone decorato da delle bottiglie di alcolici posizionate ordinatamente dietro al barman che serviva i primi cocktail alla gente. A proposito... ma la gente dov'era?
-Wow... proprio un bel posticino...- disse Asia guardandosi intorno.
-Molto meglio dell'apparenza- rispose Valerio.
-Allora? Cosa vi avevo detto? Non è fantastico?- esclamò Johnny facendo rimbombare la sua voce in tutta la stanza.
-Avevi ragione- ridacchiò Valentino.
- Woh Woh, aspettate un attimo...- disse Saphira.
- Dov'è la gente? La festa?- continuò Francesco scettico.
Proprio mentre finì la domanda ecco che dal nulla apparse un cameriere vestito di tutto punto che disse - Siete qui per l'inaugurazione?-
Saphira sgranò gli occhi -Non dirmi che è stata annullata!-
Il cameriere ridacchiò -Seguitemi-
Dopo di ciò li fece passare tra i salottini bianchi ed eleganti, in mezzo ai quali, c'erano dei tavolini bassi decorati o con delle candele o con dei vasi di fiori che facevano da fermacarte al menù sottostante.
Arrivarono al lato opposto del locale, davanti ad una grandissima vetrata che occupava l'intero muro e dietro alla quale c'era la festa.
-Prego- disse il cameriere aprendo il vetro scorrevole.
-Wow!- esclamò Francesco: ora si trovavano in un ampio giardino decorato con erbetta, fiori e meli. Lo spazio era più grande dell'interno ed era ordinato per bene: da un lato c'erano i salottini che già avevano visto dentro, dall' altro lato vi era un lungo tavolo dedicato all'enorme buffet e molto più lontano c'era un DJ set e uno spazio vuoto per ballare.
C'era un casino di gente e ne stava arrivando altra.
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Una scommessa aliena.
General FictionTi è mai capitato di guardare il cielo in una notte limpida e piena di stelle, chiedendoti se, da qualche parte lassù, ci sia qualcun altro oltre a noi? Ti è mai capitato di fantasticare su ciò che potresti trovare tra le stelle? Beh, a me è capitat...
